
"Dare in primo luogo la dottrina che salva. Penetrare tutto il pensiero e sapere umano col Vangelo. Non parlare solo di religione, ma di tutto parlare cristianamente".
Per Thomas Merton "la contemplazione è l'espressione più alta della vita intellettuale e spirituale dell'uomo. È quella vita stessa, pienamente cosciente, pienamente attiva, pienamente consapevole di essere vita. È prodigio spirituale. È timore riverente, spontaneo, di fronte al carattere sacro della vita, dell'essere. È gratitudine per il dono della vita, della consapevolezza, dell'essere. È chiaro intendimento che la vita e l'essere, in noi, derivano da una Fonte invisibile, trascendente e infinitamente ricca. La contemplazione è soprattutto consapevolezza della realtà di questa Fonte. Essa conosce questa Fonte in modo oscuro, inesplicabile, ma con una certezza che trascende sia la ragione sia la semplice fede. La contemplazione infatti è un genere di visione spirituale alla quale aspirano, per la loro stessa natura, la ragione e la fede, poiché senza di essa sono destinate a restare sempre incomplete. Tuttavia la contemplazione non è visione, perché vede 'senza vedere' e conosce 'senza conoscere'. È fede che penetra più in profondità, conoscenza troppo profonda per poter essere afferrata in immagini, in parole, o anche in concetti chiari. Essa può venire suggerita da parole, da simboli; ma nel momento stesso in cui tenta di descrivere ciò che conosce, la mente contemplativa ritratta ciò che ha detto e nega ciò che ha affermato. Perché nella contemplazione noi conosciamo per mezzo della 'non conoscenza', o meglio conosciamo al di là di ogni conoscenza o 'non conoscenza'".
Otto proposte per una vita più semplice e più felice sul modello delle 8 beatitudini evangeliche. L'autore, missionario impegnato nel sociale, invita ad assumere l'impegno dei nuovi stili di vita lavorando sul positivo, facendo leva sul bene che ciascuno può fare ogni giorno, a km 0.
Un nuovo vocabolario per la spiritualità di oggi. Dalla A di Amore alla Z di Zero, passando per Dio, Giuda, Quarantena, Occidente, Peccato, Vergogna. Un prete eremita e un poeta si gettano a capofitto nel vocabolario, risignificando parole consunte dall'uso e svuotate, ridotte a ricamo televisivo, a sentimentalismo stantio o ad atto di guerra. Giocando all'alfabeto, Davide Brullo e Alessandro Deho', da inadatti e ingenui, con la ferocia dei felici, percorrono le estremità del sacro, guardando là dove non si deve, nei luoghi oscuri, ostili del Vangelo, nelle stimmate del nulla. In questo Nuovo Alfabeto del Sacro si entra a piedi nudi, con le candele sui polsi. Certi che varcare la soglia di alcune parole è un atto di disobbedienza, di libertà.
Il presente Dizionario, nuovo nel suo genere, sia per i contenuti sia per il metodo, e pensato come utile strumento di lavoro per lo studio della spiritualita e per l'approfondimento degli aspetti specifici del vasto campo di questa disciplina teologica. L'opera e espressione della spiritualita americana, la cui caratteristica principale e la tendenza a cogliere in se le ralta emergenti della vita quotidiana dei singoli individui. Il Dizionario si distingue per la prospettiva interdisciplinare, attenta alla psicologia, alla sociologia e alla storia. Di qui l'apertura a problematiche sociali attuali e l'attenzione alle nuove e diverse forme di poverta in America. Hanno contribuito alla realizzazione del volume 150 specialisti, per un totale di 300 voci. La ricca bibliografia ragionata e un ulteriore strumento di ricerca per studenti e cultori di scienze religiose.
Dizionario essenziale, pratico, enciclopedico, con voci monografiche alfabetiche e con piano di lettura sistematica mediante pratici rimandi. Come tutti i Dizionari delle Edizioni San Paolo è uno strumento di cultura: si legge, si consulta, ci istruisce. Manuale di studio e miniera di spunti per una serena meditazione. 109 voci monografiche.
Il volume raccoglie la corrispondenza di monsignor Massimo Camisasca, superiore generale della Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo, con i giovani preti inviati in missione negli Stati Uniti e in Germania. Si completa così, dopo Sentieri d'Asia illuminati, un itinerario di due pubblicazioni che hanno voluto presentarci la nascita di nuove comunità nella Chiesa attraverso il resoconto dei protagonisti.
Hanno più di 1500 anni eppure parlano agli uomini di oggi con una immediatezza e una profondità senza precedenti. Il ‘cuore inquieto’ con cui Agostino rilegge la propria vita alla luce della sua intensa esperienza di fede è anche il nostro cuore moderno alle prese con la domanda più antica del mondo: l’uomo è artefice della propria felicità? Leggere le Confessioni vuol dire confrontarsi con i temi più intimi, mettere a nudo le emozioni, le insoddisfazioni e i desideri che vivono nel nostro animo, e che da un classico della letteratura cristiana riportano al nostro mondo di europei moderni. Qual è il rapporto tra la bellezza e la verità? È possibile un’amicizia vera e duratura? Quanto è libera la volontà dell’uomo? Siamo schiavi del tempo o possiamo in qualche modo dominarlo? Come confrontarci con l’esperienza del male e del dolore? Agostino, nostro fratello, cerca risposte per sé e per noi.
E oggi la sua ‘voce’ ha una nuova opportunità, frutto di un’iniziativa che ha riscosso un meritato successo: la lettura quasi integrale delle Confessioni da parte di grandi ‘voci’ di oggi, attori come Glauco Mauri, Alessandro Preziosi e altri.
Il CD con le registrazioni di queste letture, tenutesi nell’Università Cattolica di Milano da gennaio a marzo 2006, è unito a un volume che raccoglie i commenti ai testi agostiniani dei più grandi specialisti in materia, seguendo un modello di accostamento ai classici che restituisce ai testi fondamentali della nostra tradizione culturale una nuova vita, nell’emozione della lettura e nella comprensione dei contenuti.
Per non divulgare argomentazioni non corrispondenti al Vangelo e alla Dottrina della Chiesa, per non costruirsi una "religione personale" attingendo nozioni e idee da vari ambiti, per non smarrirsi intellettualmente e spiritualmente, è essenziale conoscere e studiare adeguatamente le colonne portanti della propria fede, memori della sollecitazione che l'apostolo Pietro rivolgeva alla Chiesa dell'Asia Minore agli albori del cristianesimo: "Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1Pt. 3,15).

