
La vita deve essere fortificata da numerose amicizie.
Amare ed essere amati sono le più grandi gioie della vita.
Sydney Smith
Da un grande cultore della letteratura aforistica, un piccolo libro che raccoglie centinaia di pensieri, riflessioni e poesie sull’amicizia di altrettanti scrittori di tutto il mondo e di tutti i tempi,
Mario Merlino, nato a Palermo nel 1969, cultore della letteratura aforistica, ha collezionato tantissimi libri sull’argomento e ha estratto, catalogando, dalle più svariate fonti, migliaia di massime, pensieri, aforismi sui più disparati argomenti.
L’amicizia come «dono» va offerta e ricevuta, come «tesoro» è da ricercare e da custodire. Implica una comunione spirituale, che ha le sue sorgenti nelle ricchezze razionali, affettive, spirituali della persona. È una virtù indispensabile per la vita e la sua felicità; un bene prezioso, che però sembra condiviso da pochi, essendo paghi i più delle conoscenze e delle varie compagnie che non attingono mai l’intimità o la profondità dell’anima. L’amicizia è la «forma etica» dell’amore, da non confondere con la sua «forma erotica»: due sentimenti attigui, ma tali da esigere una formazione distinta. È un fenomeno complesso, appartenente alla ricchezza insondabile del soggetto; per questo sfugge in parte alla sua intelligibilità. Nasce e si struttura nella libertà ed eticità, presenta aspetti singolari collegati agli stadi evolutivi, al genere, alla formazione individuale, al contesto culturale in cui si sviluppa.
Le caratteristiche dell’amicizia sono note: è un vincolo tra persone animate da spirito di mutua dedizione; è una comunità di vita, fondata sulla benevolenza; esige la reciprocità, l’incontro, la frequentazione. Allo stesso modo sono conosciute le sue funzioni: sollecita i bisogni cognitivi e spirituali; sviluppa capacità di rapporti intimi; appaga bisogni di sicurezza e di felicità; favorisce l’equilibrio psicologico. Specifici sono anche i beneficii arrecati: agevola la conoscenza di sé e dell’altro; avvia al dialogo; affina l’ascolto; infonde gioia e serenità; educa il carattere ed il senso morale. L’amicizia pone altresì doveri, come la franchezza e la fiducia, l’integrità e l’ascesa alla perfezione; l’apertura all’ambiente e alle sue necessità sociali e civili.
Come possibile «stato ideale dell’esistenza» è da avvalorare in tutti i suoi aspetti, affinché diventi aiuto e consolazione in tutte le fasi della vita: per questo è necessaria la mediazione educativa.
Norberto Galli, già ordinario di Pedagogia generale dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, è direttore della rivista bimestrale Pedagogia e Vita pubblicata dall’Editrice La Scuola di Brescia.
Piccole frasi di personaggi di tutto il mondo tratteggiano le virtù del coraggio e della sincerità, parlano dell'amicizia e della interiorità in modo diretto ed efficace.
Libretto-regalo di ridotte dimensioni (8x10), in una veste accattivante e attuale. Frasi celebri e citazioni di vari autori per esprimere amicizia e riconoscenza ad una persona cara. Rilegato e completamente a colori. Mini libro regalo per ogni occasione, invece del solito bigliettino.
Le testimonianze e gli approfondimenti proposti in questo libro attestano quanto sia importante l'amicizia nelle varie fasi dell'esistenza umana e quanto questa sia preziosa e fragile, particolarmente bisognosa di cure e attenzioni. Luci e ombre emergono dall'amicizia a vari livelli (personali e sociali), però il libro, come un buon visionario, vuole stimolarne il ritorno "oltre ogni fragilità umana" e con tutte le sue pregevoli istanze, per consentire ad un nuovo umanesimo la possibilità di poter dire che l'amicizia è uno dei valori più importanti per ognuno di noi. I racconti di persone diverse fra loro per formazione, provenienza sociale e età ci parlano del miracolo dell'amicizia: per tutti un dono gratuito, fedele e pacificante. Presentazione di Giacomo Galeazzi.
Aelredo di Rievaulx è considerato il maestro dell'amicizia cristiana, ed è possibile affermare che egli è per la dottrina dell'amicizia del Medioevo, quello che fu Cicerone per l'antichità latina. Su questo tema Aelredo conosceva gran parte della ricca tradizione dei classici pagani, oltre ai Padri della Chiesa e ai suoi contemporanei. Aelredo è certamente riuscito a superare tutte le sue fonti, producendo un testo sul tema dell'amicizia anche per noi uomini del ventesimo secolo.
Il libro si presenta come una sorta di ricerca o di viaggio fra diverse tradizioni culturali e spirituali, con variazioni su un tema di fondo: l’amicizia. Nelle diverse sezioni in cui l’antologia è strutturata, trovano posto brani tratti dal patrimonio di tutta l’umanità, senza confini geografici o cronologici. Il repertorio delle citazioni spazia dagli autori classici ai contemporanei: da Cicerone a Ermes Ronchi, da Dante a Pessoa, da Francesco d’Assisi a Leo Buscaglia. Non si tratta di un elogio dell’amicizia scontato e monocorde, ma di uno sguardo sfaccettato sulla complessità dei rapporti umani, da cui la relazione emerge come la modalità nella quale l’esistenza umana assume il suo senso più profondo.
"L'amicizia si costruisce con fatica, con impegno, con volontà, è esperienza che caratterizza la reazione alla tanta conclamata solitudine del nostro tempo, è aiuto a conoscere se stessi, a riscoprirsi continuamente nelle proprie possibilità, è occasione educativa, per alimentare la soggettiva socialità, la capacità di aprirsi e di comunicare con gli altri, di dialogare e non semplicemente di comunicare. Attraverso gli incontri annuali che Picicco vive con i suoi amici, si delinea l'amicizia come gioia e impegno, parola e ascolto, incontro e percorso, sostenuta da un preciso rigore morale e da una comune scelta di senso...". (dalla prefazione della prof Maria Luisa De Natale)
«L'amicizia di Gesù ci ricorda che Dio mette una virgola dove noi credevamo possibile solo un punto finale.» L'amicizia è uno dei valori più importanti per ognuno di noi, ma anche un aspetto della vita così naturale, e a volte dato per scontato, che raramente ci fermiamo a riflettere su cosa significhi davvero la parola "amico". Se ci pensiamo, l'amico è chi cammina sempre al nostro fianco, anche se separato da migliaia di chilometri o da decine di anni di distanza: nell'amicizia, il lontano e la distanza sono dimensioni del tutto relative. Così come il silenzio e la parola: gli amici parlano una lingua tutta loro, basta un cenno per capirsi a fondo. O un solo sguardo. Con gli amici costruiamo una storia che è sacra, anche se ci sembra fatta soltanto di cose semplici e del tutto umane. L'amicizia, poi, acquisisce una dimensione universale quando supera i confini per unire nel suo abbraccio popoli diversi, rendendo così il mondo un posto migliore, un luogo di pace. L'amicizia è un miracolo che conserva serenamente l'apparenza che non vi sia proprio alcun miracolo. È di questo miracolo che ci parla, in modo tanto diretto quanto poetico, José Tolentino de Mendonça, regalandoci un libro che è un vero e proprio inno all'amicizia, fonte inesauribile e generatrice di valori e azioni positive, esperienza fondamentale per riportare la luce nel nostro presente.
L’amicizia spirituale, eredità del mondo greco, è stata praticata come una virtù fin dai primi secoli del cristianesimo. Non di rado essa si è trasformata in emulazione, sia per migliorare la vita sulla terra, sia come cammino verso il cielo. L’amicizia è infatti all’origine della fondazione di ordini, di slanci missionari, di scambi epistolari e opere di mistica.
Il volume è organizzato in tre parti – l’amicizia spirituale al maschile, l’amicizia spirituale tra donne e l’amicizia spirituale fra uomo e donna – dove vengono presentati brevi ma incisivi ritratti di cristiani la cui amicizia è stata feconda per sé e per gli altri.
Fra le coppie di amici famose che il lettore ritroverà: Girolamo e Paola, Francesco e Chiara, Erasmo da Rotterdam e Tommaso Moro, Teresa d’Avila e Giovanni della Croce,Vincenzo de’ Paoli e Luisa di Marillac, Hans Urs von Balthasar e Adrienne von Speyr.
Jacqueline Kelen, laureata in lettere classiche, da più di vent’anni lavora per FranceCulture e tiene conferenze e seminari sulla comunicazione in pubblico nelle scuole superiori. Studiosa dei miti della tradizione occidentale e della vita mistica, ha scritto molti libri tra cui Aimer d’amitié, La Déesse Nue e L’Esprit de solitude (premio Alef 2002).
Una storia di amicizia, dall’inizio fino a morte naturale. Un amico si ammala, l’altro modifica la sua vita per stargli accanto e scoprire assieme il senso della vita sempre, in ogni momento, in ogni istante, fino all’ultimo, in qualsiasi condizione di salute. Mano nella mano affrontano il doloroso cammino verso la morte, ma che si rivela al tempo stesso verso la vita. Un romanzo di drammatica attualità che, aiutandosi con l’alta poesia, ci porta oltre le barricate ideologiche della morte per eutanasia per condurci nel mistero della vita.
L’Autore
Nato a Bollate (Milano) il 2 ottobre 1972, Giorgio Gibertini Jolly è giornalista e scrittore. Vive a Roma con la moglie Sara Orsini e i due figli Mauro e Massimo. È presidente dell’associazione culturale Ad Maiora e del Centro di aiuto alla vita di Roma. Il sito personale è www.giorgiogibertinijolly.spaces.live.com . Con Fede & Cultura ha pubblicato “Mi hanno accolto con un abbraccio”, storie vere di Vita accolta pur fra mille difficoltà.
Il motto della vita benedettina ora et labora evidenza l’importanza dell’equilibrio tra attività e preghiera. La Regola di Benedetto utilizza tre parole-chiave nel trattare la problematica: vocazione, ovvero l’essere chiamati a ‘fare’; ministerialità, ovvero il prendersi cura di ciò che è stato dato; obbedienza nel servirsi reciprocamente. Il volume sviluppa questi temi, applicandoli all’esperienza di lavoro nel mondo moderno, nello sforzo di testimoniare come ancora oggi il lavoro ci faccia collaboratori di Dio nel portare a compimento l’intera creazione.
Note sull'autore
Il motto della vita benedettina ora et labora evidenza l’importanza dell’equilibrio tra attività e preghiera. La Regola di Benedetto utilizza tre parole-chiave nel trattare la problematica: vocazione, ovvero l’essere chiamati a ‘fare’; ministerialità, ovvero il prendersi cura di ciò che è stato dato; obbedienza nel servirsi reciprocamente. Il volume sviluppa questi temi, applicandoli all’esperienza di lavoro nel mondo moderno, nello sforzo di testimoniare come ancora oggi il lavoro ci faccia collaboratori di Dio nel portare a compimento l’intera creazione.