
L'opuscolo "I lontani" appartiene a una delle stagioni più feconde della riflessione di don Primo Mazzolari. È la seconda metà degli anni Trenta, quando si concentrano molte delle pagine del prete di Bozzolo dedicate alla Chiesa, al suo rapporto con il mondo e all'evangelizzazione. Dopo la bufera caduta su La più bella avventura, dove la figura del prodigo già lanciava il tema, e la condanna da parte del Sant'Uffizio (5 febbraio 1935), Mazzolari non si dà per vinto. Non è difficile immaginare che per lui sia in gioco un modello di Chiesa proprio a partire dallo sguardo sui lontani. È in questo contesto che trova luce il libretto, nato come articolo pubblicato sulla rivista Segni dei Tempi nel 1938 e poi divenuto un testo a sé, dedicato «alle anime sofferenti e audaci».
L'uso della parola amicizia è un segnale importante, non solo lessicale, perché sottende un fatto sostanziale: l'amicizia resta il desiderio più grande nel cuore dell'uomo, l'ideale che ognuno cerca di realizzare nella vita quotidiana, l'orizzonte verso cui naturalmente è proteso. Francesco Gioia, Frate Minore Cappuccino, ci accompagna alla riscoperta dell'amicizia per aiutarci a riscoprire la passione per un mondo migliore, nel quale tutti sono uniti per il bene comune.
“Ho voluto questa opera a ‘coronamento’ di un’altra opera eccelsa: il carisma della Divina Volontà, negli scritti della serva di Dio Luisa Piccarreta”, dice Gesù d’Amore.
E continua: “L’anima che si sente chiamata alla ricerca di questa verità ha quattro passi da compiere: il primo è quello del desiderio (che l’ammette al dono); il secondo, quello della conoscenza (che la fa progredire nel dono); il terzo, quello della virtù (che la tiene assicurata a questo dono); e il quarto, quello della vita (per realizzare questo dono). Poiché molti ritengono l’opera di Luisa di ‘difficile comprensione’ per il modo in cui è scritta, mi sono compiaciuto ispirare al mio strumento questa seconda opera, nella quale gli insegnamenti contenuti nella prima, sono ‘spalmati’ in tanti messaggi di più facile lettura ... e questo perché i tempi stringono”.
Sono una raccolta di semplici "parabole" da sfogliare ogni giorno, capaci di farci sorridere e pensare. Gocce vitali di saggezza e spiritualità in cui è possibile apprendere il senso profondo dell'amore e della felicità. "I miei passi sono tuoi" è un libricino che regala speranza, gioia nel cuore a chi lo legge e a chi lo riceve in dono.
Padre Emilio guida il lettore in un cammino spirituale per vivere ogni giorno tutti gli aspetti della gioia dell'incontro con Gesù prendendo spunto da una citazione di Madre Teresa di Calcutta: Chi è colmo di gioia predica senza predicare, la nostra gioia è il modo migliore di predicare il cristianesimo". "
«Da sempre ho amato viaggiare alla scoperta di luoghi nuovi, assaporandone la ricchezza e la bellezza tra paesaggi, storia, arte e cultura. Un mio caro zio di Udine si presentava a Padova suonando il campanello per "rapirmi" e portami senza preavviso a [...] scoprire le meraviglie nascoste di città o paesini vicini». Con queste parole don Davide Banzato, volto noto e amato della televisione e sacerdote da decenni impegnato con l'Associazione Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante, ci introduce in un libro che è un percorso nelle vite di tre straordinari personaggi, tutti francescani, che hanno, ciascuno a suo modo, cambiato il mondo: san Francesco, sant'Antonio e san Pio da Pietrelcina. Prendendo spunto dal fortunato programma televisivo "I viaggi del cuore", in onda su Canale 5, don Davide racconta la vita dei santi, i luoghi dove hanno lasciato una traccia indelebile e un poco anche di sé, della propria avventura spirituale sulle tracce dell'Assoluto. Il libro è arricchito da riflessioni di Chiara Amirante, che traduce per ciascuno di noi, per la nostra vita non sempre facile, gli spunti forniti dai tre santi e dalle loro vite dedicate all'Amore.
Gesù nella sua vita ha compiuto numerosi miracoli guarendo persone malate. Ma la stagione dei miracoli è finita con l’Ascensione di Gesù? Sono molti a crederlo. Invece suor Briege in questo libro racconta come i miracoli di guarigione accadono davvero anche ai nostri giorni. Lei ne è testimone diretta. Il potere risanatore di Cristo, attraverso la preghiera e l’eucaristia, raggiunge ancora gli uomini e le donne che a Lui si rivolgono con fede profonda e speranza incrollabile.
Il miracolo è un tema che da sempre affascina l’uomo. Pochi sanno che il miracolo è anche la prova dell’enorme potenziale della coscienza. La tesi può sembrare rivoluzionaria, ma è basata su ricerche scientifiche accreditate, in particolare nel campo della fisica quantistica e della psicologia del profondo, ma anche della medicina.
Il miracolo consiste non già in un’eccezione alle leggi di natura, bensì nella applicazione di leggi di natura ancora poco conosciute. Di conseguenza, in linea di massima, il miracolo è sempre possibile. La chiave di volta per accedere a tale potenzialità consiste nella scoperta della natura essenzialmente spirituale dell’essere umano. Il cristianesimo correttamente inteso è infatti una scienza, in quanto basato sull’esperienza.
In questo saggio avvincente sono raccontati molti casi, tutti recenti e rigorosamente documentati, di guarigioni, eventi straordinari, prodigi, normalmente considerati “miracolosi”, ossia “inspiegabili” secondo i canoni della scienza tradizionale. Ogni case history è poi supportato da efficaci esegesi che spiegano la visione della vita e l’atteggiamento psicologico necessari per ottenere un miracolo.
Un libro capace non solo di infondere speranza, ma anche di aprire il cuore e la mente a una visione più alta dell’uomo, a una prospettiva più ampia delle sue possibilità, tanto ottimistica quanto scientificamente testata.
Un volume che intende far conoscere i Missionari di san Vincenzo de Paoli, ma accenna anche a tutte le altre realtà che si rifanno idealmente al santo francese della carità: i Missionari Vincenziani, le Dame della Carità, le Figlie della Carità e tutti coloro che si rifanno all’insegnamento e all’esempio di San Vincenzo de Paoli mettono sempre al primo posto la carità, perché è il modo migliore per servire ed essere più vicini a Dio; il santo infatti affermava che: La carità è superiore a tutte le regole e ad essa deve tendere tutto il resto: è una padrona generosa che decide quello che si deve fare sul momento.
L'AUTORE
Giuseppe Guerra, nato a Napoli nel 1944, è stato ordinato sacerdote nella Congregazione della Missione di S. Vincenzo de Paoli nel 1968. Laureato in filosofia e teologia, ha insegnato nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Ha scritto Credere e capire (1987), Senza dualismi (1996); Storia dei Missionari vincenziani nell’Italia meridionale (2003), Oltre la persona individuale (San Paolo, 2009). Dirige la rivista «Informazione Vincenziana».
Il testo propone la recitazione del Rosario della Vergine Maria meditando i misteri del Vangelo in compagnia di don Bosco. Per ogni mistero viene citato un testo del Vangelo o del Nuovo Testamento, seguito da un aneddoto della vita di don Bosco oppure da una sua riflessione o meditazione in riferimento al mistero del Rosario. Infine viene proposto un "frutto" del mistero per la nostra vita personale sotto forma di riflessione, di preghiera o di insegnamento tratti dagli scritti di don Bosco. In questa proposta, non si deve ricercare una corrispondenza stretta tra i venti misteri evangelici e la vita di don Bosco. Si tratta di semplici suggerimenti destinati soprattutto a favorire la preghiera e la meditazione.
Quando la Madonna le apparve la prima volta, l'11 febbraio 1858, Marie-Bernarde Soubirous, chiamata Bernadette, allora quattordicenne, piena di stupore e di timore, tirò fuori il suo rosario per iniziare la recita con il segno della croce. Le fu impossibile! Ci riuscì soltanto quando l'apparizione ebbe fatto il segno con la croce del suo rosario. Con questo comportamento sorprendente sembra che la Madonna abbia voluto insegnare a Bernadette il modo di recitare il rosario. Ognuno potrà trovare in questo testo qualche ispirazione per la sua preghiera, meditando i misteri del rosario con Bernadette di Lourdes.
Un saggio illustrato che si legge come un romanzo, in cui Marcello Simoni svela i segreti nascosti negli affreschi che decorano l’abbazia, una vera e propria “Bibbia di pietra” in cui convivono diavoli, mostri ed episodi dalle scritture. Simoni rintraccia le fonti di questo labirinto di simboli, e suggerisce una lettura sorprendente di uno dei capolavori dell’arte medievale. Un viaggio - illuminato dai disegni dell’autore - nella bellezza di un luogo dal fascino immutato, che racchiude mondi letterari e artistici tutti da scoprire, rivelati dalla scrittura appassionante dell’autore italiano di thriller più tradotto al mondo.