
IL VOLUME NASCE DALL ESIGENZA DI RESTITUIRE SAN CARLO AI NOSTRI TEMPI, ADATTANDONE IL LINGUAGGIO E RIPROPONENDO I MOMENTI PIU`SIGNIFICATIVI DELLA SUA RICCA ESPERIENZA CRISTIANA. San carlo da sezze (1613-1670) fa parte di quella schiera di frati francescani che, nel nascondimento e nell'umilta di ogni giorno, hanno scelto la configurazione a cristo povero, casto e obbediente secondo la forma di vita suggerita dallo spirito a francesco d'assisi . Eppure, nonostante i l fascino irresistibile che ne hanno subito i contemporanei, di san carlo da sezze si sa ancora poco, complice una ripetizione poco fruttuosa di schemi agiografici classici e la impossibilita, dopo tre secoli di leggerne in lingua corrente gli scritti. Gli scritti qui raccolti, nella misura in cui ci restituiscono un san carlo piu`umano", meno pre-confezionato e piu`a misura nostra, ci aiutano a riscoprire la santita e il carisma francescano di questo grande santo, di cui ricorre il 3500 anniversario del"
Il presente lavoro contiene una piccola raccolta di testi e commenti sull'umiltà, estratti dagli insegnamenti dell'autrice nei corsi dell'Associazione Italiana di Psicologia Transpersonale. L'umiltà, condizione per la conoscenza di sé, è anche un fattore di salute mentale, elemento alchemico di dissoluzione dei peggiori fattori della sofferenza narcisistica, come orgoglio, avidità, volontà di potenza e intolleranza. All'umiltà si associano qualità spirituali come il discernimento intuitivo, la calma mentale, l'autodominio e la pazienza, che dona il coraggio morale nell'affrontare le prove dell'esistenza.
Questo libro comprende, con alcune modifiche e integrazioni, una serie di meditazioni pubblicate da Paoline nel 1995, in due volumetti: Il tesoro e la creta e Le ferite che guariscono. Nessuno ignora che la vicenda di Cristo comincia in una stalla e finisce su una croce. Ma il credente è chiamato a gettare il suo sguardo, e il suo desiderio, oltre il visibile, nello spazio dove irradia la luce della risurrezione. Ed è qui che si stabilisce la connessione tra la fragilità e la forza, quella che dà il via, e il senso, a tutta una serie di paradossi che la Bibbia e la liturgia non si stancano di proclamare, e che trovano in alcune sintesi vertiginose la loro formulazione più essenziale. Una per tutte: "Quando sono debole, è allora che sono forte" (2Cor 12,10).
Piccole frasi di personaggi di tutto il mondo tratteggiano le virtù del coraggio e della sincerità, parlano dell'amicizia e della interiorità in modo diretto ed efficace.
Le forze della decadenza costituisce la continuazione e il completamento di un lavoro precedente, intitolato Dalla sofferenza alla pace, uno dei libri di Ignacio Larranaga più letti e diffusi in vari paesi. In quest'opera l'autore si addentra nel mistero dell'uomo sofferente che, di fronte a situazioni dolorose come la perdita della memoria, la stanchezza, l'insuccesso, l'ansietà, la malattia, il dolore, la paura, la solitudine, la vecchiaia e la prospettiva della morte vicina si spinge verso il mistero di Dio, che si è fatto impotente e debole in questo mondo per stare più vicino a noi e soccorrerci in ogni circostanza.
Autore:
Larranaga Ignacio, nato in Spagna, ha passato quasi tutta la sua vita di sacerdote in America Latina. Negli ultimi anni è diventato uno strumento forte nelle mani di Dio per trasformare le comunità religiose dell'America Latina e della Spagna. I suoi libri presentano alcune caratteristiche molto marcate: chiarezza, profondità e realismo; editi tutti in Spagna, sono stati tradotti in molte lingue e hanno avuto grande successo in vari paesi, come Brasile, Stati Uniti, Italia, Portogallo, Venezuela, Argentina, Messico, Colombia e Cile).
Biografia del Foucauld sahariano (copre il periodo che va dal 1903 al 1916).
Se hai il Pastore, hai tutto ciò che ti serve.
Commento piano e facile al Salmo 23: «Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà», è dedicato un capitoletto a ogni verso. Per le citazioni bibliche viene usata la «Nuovissima versione dai testi originali».
Indice: Introduzione; Il Signore è il mio pastore; Nulla mi mancherà; In pascoli verdeggianti mi fa riposare; Verso acque tranquille mi conduce; Egli rinfranca la mia anima; Mi guida per sentieri di giustizia; In grazia del suo nome; Anche se camminassi in una valle dall’ombra di morte; Non temerei alcun male; Tu sei con me; Il tuo bastone e la tua verga, sono essi la mia difesa; Per me tu prepari una mensa di fronte ai miei avversari; Hai unto con olio il mio capo; Il mio calice è traboccante; Certo, bontà e misericordia mi accompagneranno per tutti i giorni della mia vita; Abiterò nella casa del Signore per lunghi anni; Pensieri conclusivi.
Max Lucado, ministro della Chiesa di Cristo, negli Stati Uniti è un autore assai noto, sia per le sue pubblicazioni per ragazzi sia per i suoi libri per adulti, di argomento religioso. È autore di altri due testi dell’Edizioni San Paolo: Tu sei mio e Tu sei speciale.
In questi tempi di radicali cambiamenti la fede sembra trasmettere poco o nulla alla vita così da apparire a molti credenti irrilevante e non più "vivibile". Secondo l'autore di questo libro l'attuale situazione di crisi costituisce in realtà un passaggio, un "transito" in ogni caso fecondo, che chiama la fede a ri-pensarsi e a compiersi in "luoghi", "ritmi" e "stili" nuovi e diversi. Quali? Come? Le pagine che seguono tracciano abbozzi, indicano il senso di un cammino da compiere adesso, abitando questo nostro tempo come un "ambiente" da attraversare, un "interstizio", una "frontiera", un "fra-tempo" necessario. La novità sta nel linguaggio di Correia, non astratto ma esistenziale, e nel contenuto che fa dell'attuale situazione il punto di partenza per ridare significato agli "stili" di fede e imparare a vivere, a camminare sui terreni scivolosi e instabili della vita di ogni giorno.
Dieci meditazioni per ricongiungerci con le nostre fragilità. Scritto con il suo consueto stile brillante e diretto, il Dott. Aceti ha saputo parlare della fragilità facendone elogio. Il mondo contemporaneo, frenetico e inarrestabile, trascina tutto e tutti in un vortice che sembra escludere i "fragili". Non c'è tempo per chi invecchia, per chi è malato, per chi non produce, per chi va lento, per chi non sta al passo. Eppure, il segreto del vivere sta proprio lì, nella fragilità costitutiva di ogni persona: una dimensione con la quale occorre riappacificarsi.
Un libro che apre il velo della vita quotidiana apparentemente semplice di Thérèse e ne racconta l'anima e la psicologia. Come in un romanzo, incontriamo una bambina capricciosa, addirittura difficile nei suoi rapporti con la madre, poi una fanciulla che lotta con una struttura psichica complicata e fragile, una giovane suora della quale la sua maestra delle novizie dice che è difficile e non promette nulla di buono. Alla fine si penetra in un mondo di miracoli: non della piccola Teresa, ma della divina Grazia che trasforma non soltanto l'anima di Teresa in un giardino, ma anche la sua psiche in una sinfonia d'amore. Leggendo le vicende spirituali e psichiche di Teresa si capisce che non esiste la santità come tale, ma esistono i Santi, ciascuno e ciascuna in suo modo originale e che la santità non è uno stato, ma un cammino dinamico verso una sempre più grande perfezione.
La fragilità diviene creatrice di legami, agisce come ponte che istituisce rapporti tra diversi. Per quanto indesiderabile, la fragilità può divenire capace di mobilitare una società e di creare rapporti di solidarietà. Il problema non è la fragilità in sé, ma ciò che se ne fa.

