
La Bibbia si apre davvero a Pasqua, perché è nella celebrazione della morte e risurrezione del Signore che si dispiega il libro della Bibbia, in tutte le sue dimensioni. Mai come in queste ore notturne si fa esperienza dell'unità della Scrittura e della sua ispirazione, fra Antico e Nuovo Testamento. Il presente saggio nasce da un dialogo fra esegeti e liturgisti. L'indagine sulla storia della veglia pasquale lungo i secoli - fra memoria e amnesia - mette in risalto la magnificenza della proposta liturgica contemporanea. Percorrendo le nove tappe del lezionario, sette biblisti associano all'indagine esegetica classica un'attenzione originale alla Parola in quanto proclamata, chiedendosi: Come risuonano i testi antichi nel presente simbolico dell'azione liturgica? Come l'assemblea collega la successione delle letture, dai racconti fondatori al discorso profetico e sapienziale, e a quello di Paolo, prima di sentire di nuovo un racconto, quello dell'Evangelo pasquale? Che ruolo giocano le orazioni che concludono ogni tappa della liturgia della Parola? Ascoltata ogni anno, la sequenza del lezionario di Pasqua è il luogo di approfondimenti progressivi. La Bibbia cresce non solo con chi la legge, ma anche con chi la ascolta e la celebra.
Nella Rivelazione ebraico-cristiana il tema della misericordia riveste un significato centrale: è il volto di Dio e insieme il volto dell'essere umano. A partire dalla misericordia del Padre che si rivela nella vita umana di Cristo - come sottolinea papa Francesco nella Bolla Misericordiae Voltus - noi comprendiamo il vero volto della misericordia. Seguendo il Vangelo di Luca in alcuni passi propri a questo evangelista, possiamo scoprire alcuni tratti della misericordia come si rivela a noi nell'esistenza di Gesù. È un sentiero interrotto che ora spetta a noi percorrere.
Il testo prende in esame alcune frasi "contraddittorie" dei Vangeli, quelle che si prestano a interpretazioni opposte e divergenti, che sembrano disdire ciò che è detto altrove, anzi addirittura contestare il messaggio evangelico. Come per esempio: "Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili?"" (tema del servizio); "A chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha" tema del capovolgimento della mentalità comune); "Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione" (tema della pace). Così siamo condotti a comprendere che queste parole provocatorie in realtà ci parlano di atteggiamenti fondamentali proposti dal Vangelo, senza i quali non possiamo dirci cristiani. Interessante l'approccio laicale (il Vangelo non è riservato ai "professionisti" del mestiere) mentre si fa apprezzare anche lo sguardo femminile alla realtà del nostro tempo.
Come nasce la fede in YHWH? Quando è diventato il solo Dio d'Israele? Perché esige la guerra o il sacrificio umano? Muovendo dalla lettura di alcuni testi del Pentateuco, si prende atto che monoteismo e coscienza dell'elezione procedono di pari passo. Tra diacronia e teologia, nella consapevolezza che l'incontro/scontro con altre divinità ha affinato la percezione di YHWH, si individuano i complessi processi teologici che determinano la fede monoteistica: assimilazione, opposizione e riduzione.
Questa storia è scritta per trasfigurare la storia. Giona è inviato a salvare il Nemico per sovvertire una mentalità, scuotere un mondo di sentimenti feriti, con la sua forza persuasiva e fascinosa, godibile e divertente. La potenza evocatrice e provocatoria del racconto vuole trasformare i lettori e, attraverso di loro, il mondo in cui vivono. Per ebrei e cristiani (e tutti coloro che condividono la saggezza del libro) si profila una missione di riconciliazione in un mondo ferito dalla malvagità e dalla violenza. "Il libro combina un'analisi esegetica storico-critica con una attenta e chiara analisi narrativa. Si aggiunga una grande capacità di scoprire le tracce di intertestualità presenti nel libro di Giona. Nuova è la lettura teologica di Giona fatta alla luce del procedimento profetico del rîb, della disputa giudiziale: Dio accusa il nemico, in realtà per perdonarlo. Il libro di Marino ci svela così tutta l'attualità di un piccolo testo biblico" (dalla Prefazione di Luca Mazzinghi)
I vangeli di Matteo, Marco e Luca, che per le analogie dei loro contenuti sono detti sinottici - allineati su colonne parallele consentono, infatti, una visione d'insieme - sono testi fondamentali della cultura occidentale. Il libro, che prende inesame anche gli Atti degli apostoli, offre un quadro introduttivo d'insieme che consente di cogliere il contesto letterario neotestamentario e quello canonico, gli aspetti storico-culturali e gli studi critici. I singoli vangeli vengono inoltre esaminati da cinque punti di osservazione: la macrostruttura del racconto, l'articolazione del percorso, un testo chiave, i motivi teologici, i connotati storici e ambientali. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico delle università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.<br>
Emergono almeno tre grandi dinamiche dalle pagine del Vangelo di Luca dedicate al tema della ricchezza e della povertà. La prima è la logica del capovolgimento: il potente conoscerà l'abbassamento, mentre l'umile sarà innalzato. La contrapposizione ritorna continuamente nel Magnificat, nelle beatitudini e nella parabola di Lazzaro e del ricco.La seconda dinamica riguarda il modo in cui l'evangelista illustra il potere negativo della ricchezza e, in positivo, si chiede come si realizzi la salvezza del ricco. La risposta è data attraverso l'episodio di Zaccheo: il ricco si salva non tanto alienando ciò che possiede, quanto usando rettamente dei suoi beni e assumendo un atteggiamentodi condivisione.La terza dinamica, infine, èlegata alla figura reale e paradigmatica del banchetto. Il simposio greco era un'occasione d'incontro di una élite di intellettuali per discutere di argomenti filosofici. Al banchetto lucano intervengono soprattutto i poveri e avviene un vero e proprio capovolgimento dei ruoli.
Agile, economico e in formato maneggevole, il volume presenta il testo del Vangelo secondo Matteo nella nuova versione CEI. Adatto da portare in tasca o in borsa, per essere letto in ogni momento del giorno, come suggerisce papa Francesco.
Agile, economico e maneggevole, in formato di cm 8,5x13, il volume presenta il testo del Vangelo secondo Giovanni nella nuova versione CEI. Adatto da tenere in tasca o in borsa, per essere letto in ogni momento del giorno, come suggerisce papa Francesco.
La fonte dei detti di Gesù, chiamata dagli studiosi "documento Q", è uno degli scritti più antichi del cristianesimo. Pur essendo un testo di natura ipotetica che non ha valore canonico, il documento Q ha un grande interesse per la ricerca biblica, non solo perché aiuta a conoscere meglio la formazione dei Vangeli, ma anche perché permette l'accesso alla pratica di vita e alle credenze di uno dei primi gruppi di discepoli di Gesù.
L'angolo della bellezza, secondo una tradizione orientale, è il luogo della casa in cui raccogliersi per la lettura della Parola. Nell'ideale angolo della bellezza della Chiesa occidentale, il libro di padre Magrassi occuperebbe di diritto un posto d'onore perché è un libro prezioso, un vero classico sulla lectio divina. Frutto di un'esperienza secolare, è opera attualissima: insegna al credente di oggi - che spesso non sa come pregare - a nutrire la propria preghiera di adulto ponendosi in ascolto e meditazione della Parola. Il libro - che esce in edizione rinnovata - è una guida perché tutti coloro che entrano nel paese della Scrittura non vi transitino come distratti turisti, ma sappiano fermarsi come appassionati abitatori che tra le pagine sacre incontrano il Signore.
Nel dossier di questo numero viene posta la questione della rappresentazione di Dio nell'arte. Perché alcune tradizioni rifiutano ogni rappresentazione divina e altre la incoraggiano? Si passano in rassegna la tradizione giudaica che propone risposte paradossali, il cristianesimo orientale che ha fatto dell'icona una teologia, il cristianesimo occidentale diviso tra cattolicesimo iconofilo e riformismo iconoclasta, la tradizione musulmana nelle sue differenze sunnite e sciite. E infine la questione dell'arte contemporanea di fronte alla rappresentazione di Dio, con le sue interpretazioni e le sue provocazioni. Completano il numero le consuete rubriche di "Studi Biblici" e "Bibbia e cultura".