
In questo volume:
- ”Battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo”
(S.A. Panimolle)
- Fondamenti veterotestamentari del dogma cristiano della SS. trinità
(A. Niccacci)
- Monoteismo e s. trinità negli scritti giudaici intertestamentari
(F.Manns)
- La Santa Trinità nei Vangeli e negli Atti degli apostoli
(S.A. Panimolle)
- La Santa Trinità nell’epistolario del NT e nell’Apocalisse
(R. Fabris)
Il volume è un bel testo sulla preghiera cristiana, letta e vissuta basandosi sul fondamento sicuro della Parola. L’autore, presbitero della diocesi Salerno Campagna Acerno, è uno studioso della Bibbia, professore di Sacra Scrittura dal 1989. In questo testo sintetizza un cammino di fede e di preghiera più volte da lui offerto in modo particolare ai presbiteri e ai religiosi; il libro si rivolge tuttavia a chiunque nel popolo di Dio è interessato ad affrontare il tema della preghiera, a partire da uno studio attento delle Scritture. Punto di partenza del libro è l’analisi della preghiera di Gesù, fatta alla luce dei testi del Vangelo di Luca. Particolarmente interessante è la proposta di una lettura cristiana dell’Antico Testamento che arriva ai Salmi partendo sempre dalla figura di Gesù e da una forte riflessione sulla sua preghiera, letta con attenzione a partire dai testi evangelici.
Uno studio che fa emergere il personaggio di Giacobbe come protagonista, come direbbe Jung, di uno dei primi percorsi di "individuazione" della letteratura occidentale e incarnazione, come direbbe Ricoeur, di una delle sue prime "identità narrative". Con l'ultimo patriarca d'Israele, icona dell'uomo faticosamente in cammino verso Sé e verso l'Altro, la benedizione di Dio è entrata nella storia.
In questo studio Philip F. Esler colloca la lettera ai Romani sullo sfondo per molti versi unico di Roma e delle sue comunità del movimento di Cristo attorno alla metà del primo secolo, muovendo da una prospettiva sociale e culturale per molti versi inedita e innovativa. Nell'ottica di Esler la lettera ai Romani mostra d'essere un tentativo tanto elaborato quanto pregnante di riproporre l'identità del movimento di Cristo in una forma in cui domina il riconoscimento della differenza etnica. È una lettera in cui la verità teologica dell'unicità di Dio fa da fondamento all'identità comune patrocinata da Paolo. In un mondo come quello d'oggi che non cessa d'essere lacerato da conflitti etnici, la lettera che Paolo scrive ai credenti in Cristo delle comunità romane mostra come sia possibile preservare la propria e l'altrui identità etnica in un'identità comune che non annulla bensì esalta le peculiarità che distinguono gruppi etnici altrimenti diversi.
È veramente impossibile scrivere una storia di Gesù? La ricerca pare esserne convinta: i vangeli non sono libri storici e il Gesù dei vangeli è un personaggio senza tempo. Ma Gesù è un uomo storico, e di nessuna personalità storica si rinuncerebbe a priori a ricostruire la storia. Nelle pagine di Giorgio Jossa il Gesù che inizia il suo ministero pubblico come discepolo di Giovanni non è lo stesso che annuncia a pescatori e contadini della Galilea l'avvento imminente del regno di Dio, né questo Gesù è quello che minaccia il giudizio futuro alle autorità di Gerusalemme. In questo nuovo libro si espongono in modo chiaro alcune ipotesi fortemente innovative di lettura dei vangeli e si ripercorrono le tappe fondamentali della vicenda di Gesù, per giungere a una immagine inedita e largamente convincente della sua figura.
Opera di uno degli esponenti maggiori della ricerca sul giudaismo del secondo tempio, il saggio di James VanderKam corona una vita di studi dedicati a uno dei più importanti ritrovamenti archeologici e letterari dell'età moderna. Nel suo agile volume l'autore illustra l'apporto dei rotoli del Mar Morto allo studio critico delle Scritture ebraiche e cristiane: dall'autorevolezza dei libri biblici e cosiddetti «parabiblici» all'interpretazione e il commento del testo delle Scritture e alle controversie fra i grandi gruppi giudaici dei tempi di Gesù.
In questo stimolante volume David Carr propone la sua interpretazione delle origini della Bibbia. Lo studioso americano si chiede: dove risiede il segreto per cui i testi di Israele sono riusciti a sfidare i secoli, mentre l’inesorabile scorrere del tempo ha seppellito altre narrazioni più trionfalistiche? Carr sostiene che la caratura dei testi biblici si spiega per il fatto che essi parlano di un catastrofico trauma umano: proprio da lì sono scaturiti. Le Scritture dell’antico Israele, piccola regione sperduta fra le colline del Mediterraneo orientale, divennero così il punto di riferimento di due grandi religioni mondiali.
La progressiva affermazione dell’alleanza e del monoteismo, l’esperienza dell’esilio a Babilonia, l’idea di elezione e quella di purità, la concezione della sofferenza come prova divina, la formazione del canone ebraico e la nascita del cristianesimo con il suo Salvatore umiliato e crocifisso: tutto questo viene convogliato da Carr in un racconto davvero accattivante. Un racconto che dispiega i contrasti storici di una comunità e mette a fuoco i tentativi di guarire dai conflitti, per dare un senso al mondo e tendere alla redenzione.
Un libro suggestivo, ricco di profonde intuizioni e frutto di grande sensibilità e intelligenza.
"Libro semplice per i semplici, lo si potrebbe definire un Vangelo da cantastorie. Un "popolare" poema su Cristo che stupisce per la forma e che, non raramente, fa nascere emozioni. Non una semplice resa in versi, né tanto meno una sterile operazione meramente tecnica, ma una vera reinterpretazione poetica della parola evangelica. Affresco poetico che ricrea personaggi e figure del Vangelo di primo e second'ordine, portando insieme sulla scena primi attori e comprimari, in una sacra drammatica rappresentazione. Poema cristiano che conserva intatti, e forse qua e là anche li esalta, la splendida semplicità, l'ingenuo candore e la primitiva sorgiva freschezza dei sacri testi canonici. Godibile, innanzi tutto, da chi già conosce i testi evangelici: per costoro costituisce gioioso motivo di nuova riscoperta e, forse, di invito alla rilettura e ad un nuovo ripensamento dei testi originali. Per chi invece alla storia di Cristo, alle sue imprese e vicende, non si è mai avvicinato, è un modo del tutto insolito e originale di prima scoperta." (dalla Presentazione). Già presentato, fin dalla prima edizione, da padre Raniero Cantalamessa nella trasmissione televisiva "A Sua immagine", questo poema cristiano viene ora riproposto in una quinta edizione ulteriormente riveduta.
Nella nostra cultura il corpo ha subito una desacralizzazione violenta: esaltato come «idolo» di cui prendersi cura, ha perso ogni riferimento al sacro. Ne consegue che l'uomo moderno non riesce più a visualizzare i riflessi degli archetipi divini nel proprio corpo. Questo volume, attingendo alla tradizione biblica e alla mistica ebraica, è una mappa che scandaglia la complessa geografia del corpo, nei cui tessuti è inscritta la storia del cuore e dell'anima. Il corpo come santuario, luogo dell'incontro con se stessi e con Dio, dove ogni organo ha valore sacrale e simbolico. Siamo libri di carne nelle cui pagine è inscritto il passato e il futuro, la salute e la malattia, il piacere e la gioia. Un testo impegnativo e affascinante. Alla ri-scoperta del corpo come territorio del sacro.
In questo volume Luis Alonso Schökel - noto per la grande capacità che dimostra nell'esposizione letteraria e poetica del testo biblico - illustra i capitoli della Genesi che trattano dell'incontro fra persone raggruppandoli sotto tre figure salienti: Abramo, Giacobbe e Giuseppe. Di ciascuna pericope si fornisce una breve presentazione, una traduzione peculiare e integrale, brevi note di commento alla traduzione e riflessioni sulle risonanze del tema. Opera di un grande specialista e sperimentato comunicatore, il volume è accessibile a chiunque sia interessato alla pregnanza della letteratura biblica.