
Una originalissima e attesa indagine sulla cristologia del Nuovo Testamento. Attraverso al presentazione di sette fasi fondamentali e di altrettanti complessi letterari, si ricavano i veri e propri Ritratti di Gesù Cristo: 1. il giudeo- cristianesimo palestinese; 2. L’apporto geniale dell’apostolo Paolo; 3. La tradizione paolina; 4. Il contributo della lettera agli Ebrei; 5. Le tradizioni sinottiche; 6. La tradizione giovannea; 6. La prospettiva apocalittica di Giovanni a Patmos.
Viene così offerta una presentazione completa e critica dei diversi modi di descrivere e raccontare la figura di Gesù Cristo, mettendo a disposizione del lettore una patrimonio storico e teologico di enormi proporzioni. Un invito a superare precomprensioni e luoghi comuni, per lasciare spazio alla libertà del Mistero.
Romano Penna, nato a Castiglione Tinella (CN), sacerdote della Diocesi di Alba, è Ordinario di nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense. E’ autore di numerose pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: Lo Spirito di Cristo (1976); L’ambiente storico-culturale delle origini cristiane (1991) e, presso le Edizioni San paolo, L’apostolo Paolo, Studi di esegesi e teologia (1991); Paolo di Tarso, Un cristianesimo possibile (1994); Una fede per vivere (1992).
L’edizione della Genesi che conclude la pubblicazione interlineare del Pentateuco, un’opera mastodontica e di grande prestigio.
Il volume contiene:
* Testo della Biblia Hebraica Stuttgartensia con le indicazioni (twySrp e tw’yrq) per la lettura della liturgia sinagogale del sabato mattina
* analisi grammaticale di tutte le forme verbali presenti
* Traduzione interlineare italiana
* Testo greco dei LXX edito da Alfred Rahlfs
* Testo latino della Vulgata Clementina edito da Luigi Gramatica, corredato di accenti
* Testo italiano della Nuovissima Versione della Bibbia dai testi originali nella revisione di Primo Gironi
In calce alle pagine pari:
* Repertori delle citazioni e dei parallelismi biblici
* Repertori delle pericopi parallele
* Note per un primo confronto critico fra TM, LXX, VG, NVB
In calce al volume:
* Masorah finalis del tyS’rb rps
* Lista sinottica dei termini traslitterati
* Calendario delle letture delle twySrp del tyS’rb rps nella diaspora, negli anni 2006-2010
Chi è stato Gesù? Come ha inteso la sua vita? Quale alternativa ha voluto introdurre con il suo comportamento? In che cosa consiste la forza della sua personalità e l'originalità del suo messaggio? Perché è stato processato e ucciso? Come si è conclusa la sua avventura? Un racconto vivo e appassionante del comportamento e del messaggio di Gesù di Nazaret che, partendo dallo stato attuale della ricerca, lo colloca nel suo contesto sociale, economico, politico e religioso tenendo presente i dati più recenti.
«...sono convinto che Gesù è quanto di meglio abbiamo nella Chiesa e quanto di meglio possiamo oggi offrire alla società moderna...Per questo mi fa male sentire parlare di lui in maniera vaga o dicendo ogni sorta di luoghi comuni che non resisterebbero al minimo confronto con le fonti che su di lui possediamo. Gesù si va spegnendo lentamente nei cuori mentre fra di noi circolano determinati cliché che ne impoveriscono e sfigurano la persona: un Gesù tale non può attrarre, sedurre né innamorare. Mi fa soffrire anche ascoltare un linguaggio di routine, logoro da molto tempo: non accende i cuori né mette nel mondo il suo fuoco; non scatena conversione...
Il mio intento fondamentale è stato quello di "accostarmi" a Gesù con rigore storico e con un linguaggio semplice, per avvicinare la sua persona e il suo messaggio all'uomo e alla donna di oggi. Ho voluto mettere nelle loro mani un libro che li orientasse, perché non si addentrassero nelle vie attraenti ma false di tanti romanzi-fiction, scritti in margine alla moderna ricerca e contro di essa. Ma ho perseguito qualcosa di molto maggiore: nella società moderna intendo destare il "desiderio di Gesù" e suggerire una via sulla quale si possano compiere i "primi passi" verso il suo mistero» (José Antonio Pagola).
Commento alle Lettere Paoline; un libro di esegesi, accurato, informato e rigoroso, utile a studenti e biblisti, ma anche aperto alle esigenze del respiro dell'anima". " Da questo libro di esegesi emerge tutto il fascino del personaggio" Paolo e soprattutto il contenuto sempre moderno e stimolante del suo insegnamento teologico. Questa nona edizione, arricchita da essenziali aggiornamenti bibliografici, viene pubblicata nell'"anno paolino" indetto da Benedetto XVI per ricordare i duemila anni dalla nascita del grande Apostolo. "
Al centro del saggio di Scot McKnight sta la problematica della concezione che Gesù ebbe della propria morte, nella consapevolezza che poter ricostruire come Gesù intese la sua morte non può restare senza conseguenze per il modo di pensare la storia della chiesa delle origini e per l'immagine del Gesù storico. Per l'autore ricercare che cosa Gesù pensasse della propria morte equivale a chiedersi se l'interpretazione cristiana della morte di Gesù come fatto espiatorio e salvifico si fonda su qualcosa di storico e se le diverse spiegazioni protocristiane di questa morte furono mai pensate da Gesù. Scot McKnight scandaglia le domande che muovono le sue pagine: Gesù pensò mai di dover morire prematuramente? se sì, quando ciò accadde? fin dall'inizio? dopo la morte di Giovanni Battista? soltanto dopo il suo ingresso a Gerusalemme nell'ultima settimana? Gesù pensò alla sua morte in termini salvifici? se la risposta fosse negativa, che cosa si dovrà fare del valore espiatorio della morte di Gesù, che la chiesa non ha mai cessato di testimoniare?
Questo volume, con cui si inaugura la serie italiana di una nutrita scelta di scritti di Erik Peterson, è l’edizione del manoscritto dei corsi sul vangelo di Luca che l’autore tenne fra il 1925 e il 1928. La pubblicazione consente di vedere come per molti aspetti questi testi inediti vadano di pari passo con l’opera di Peterson edita, e anche possano gettarvi nuova luce.
Questo volume in particolare fa emergere come l’esegesi petersoniana del terzo vangelo si segnali per l’indipendenza di pensiero che l’autore anche qui dimostra, e contribuisca a una migliore comprensione delle due domande che guidano il Peterson degli anni venti del novecento: che cos’è la teologia? che cos’è la chiesa?
L’approfondita e articolata introduzione di Reinhard von Bendemann ricostruisce utilmente sia l’ambiente e la temperie culturale in cui Peterson ebbe a tenere le sue prime lezioni universitarie, sia le direttrici su cui queste si muovono.
Il Vangelo racconta quanto Gesù dice o fa per qualcuno. Quel qualcuno è il lettore stesso, chiamato a fare in prima persona l’esperienza di ciò che è narrato: la Parola fa quello che dice, per chi l’accoglie con fede. L’interesse al racconto può essere a tre livelli. Può essere rivolto al testo, per vedere come esattamente è, qual è la sua storia, la sua struttura, il suo stile. Può essere anche rivolto a cosa dice il testo: qual è il suo messaggio, come capirlo e viverlo oggi. Può essere infine rivolto al Signore: oltre al testo e a ciò che ci dice, si è attenti a colui che dice quel testo. Tutta la Scrittura è una lettera che il Padre ha inviato a ciascuno dei suoi figli; dietro ogni parola c’è chi parla, e il suo dirsi è un darsi. Chi raggiunge questo terzo livello ha trovato ciò di cui ha fame. Gli altri tre Vangeli sono un racconto storico-teologico della vita di Gesù. Quello attribuito a Giovanni è piuttosto come un teatro, uno «spettacolo» in cui si «vede» chi «parla». È un intreccio di dialoghi e lunghi monologhi, con brevi indicazioni di luogo, di tempo e di azione; protagonista è la Parola stessa, diventata carne in Gesù, per manifestarsi all’uomo ed entrare in dialogo con lui. È il dramma dell’incontro/scontro tra l’uomo e la sua Parola, dalla quale e per la quale è fatto. Come i precedenti, anche questo commento, dopo un calco del testo greco, contiene di ogni brano una prima parte con il messaggio nel contesto e una seconda con la lettura del testo; la terza e la quarta parte, pregare il testo e testi utili, sono indicazioni per il lavoro personale del lettore. Come si vede, al centro sta il testo, inteso come un modo specifico con cui il Signore mi parla e io lo ascolto. Questo commento è nato da una lettura continua del Vangelo tenuta settimanalmente, per tre anni. Vorrebbe aiutare il lettore a entrare nel mistero della Parola diventata carne in Gesù, per lasciarsi sempre più coinvolgere nel dialogo con lui.