
Il presente volume delinea la "storia d'Israele e Giuda" dalle origini fino alla rivolta di Bar-Kochba nel 132-135 d.C. cercando di superare le difficoltà nate dall'adozione, negli anni, di paradigmi storiografici diversi. Per l'esposizione degli avvenimenti storici, dai periodi più antichi della storia d'Israele fino ai più recenti, sono state consultate fonti archeologiche ed epigrafiche che includono la più recente ricerca storiografica, ma anche documentazione papiracea e archeologica. Ogni capitolo del libro, inoltre, è corredato da alcuni riquadri nei quali sono presentati e commentati alcuni documenti di natura extrabiblica. Il volume si rivolge a tutti i lettori che intendono ottenere le necessarie informazioni storiche per affrontare lo studio della Bibbia in modo consapevole e critico.
Descrizione dell'opera
Numerosi sono gli esegeti che hanno rivolto la propria attenzione a due composizioni della letteratura giovannea, più rari quelli che si sono impegnati con tutte e tre. La tendenza dell'esegesi moderna, che fa dubitare dell'omogeneità di questo corpus, spiega tale fenomeno.
Il commento di Simoens cerca di rispettare ciò che si può sapere dell'evoluzione e della genesi delle tradizioni giovannee e valorizza soprattutto la sincronia nell'accertamento dei rapporti costitutivi dei testi in se stessi e fra di essi.
Il sottotitolo Credere per amare unisce i due assi della letteratura giovannea: «Credere è necessario per amare. Se l'agape è sortente e compimento, la fede-fiducia le è indispensabile» (dalla Prefazione).
Sommario
Prefazione. I. UNA TRADUZIONE. Presentazione. DI GIOVANNI A. DI GIOVANNI B. DI GIOVANNI C. II. UN'INTERPRETAZIONE. DI GIOVANNI A. 1. Il prologo (1,1-4). 2. Dio è luce (1,5-2,2). 3. I criteri del «rimanere» (2,3-17). 4. Ultima ora e Parusia (2,18-28). 5. La Prima lettera di Giovanni come testo di alleanza. 6. Il giusto e i figli di Dio (2,29-3,10). 7. I criteri dell'amore reciproco (3,11-24). 8. Il discernimento degli spiriti adesso (4,1-6). 9. Dio è amore (4,7-20). 10. I criteri dell'amore e della fede (4,21-5,12). 11. Preghiera e convinzione (5,13-21). DI GIOVANNI B. DI GIOVANNI C. Bibliografia. Indice biblico. Indice dei nomi.
Note sull'autore
YVES SIMOENS, nato nel 1942 a Kinshasa (Congo), sacerdote gesuita, insegna Sacra Scrittura al Centre Sèvres di Parigi e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Conduce la sua attività pastorale (ritiri ignaziani e accompagnamento spirituale) soprattutto in Belgio, Francia, nell'Africa centrale e ad Haiti. Nella sua attività, sia accademica sia pastorale, e nelle sue pubblicazioni traspare un'attenzione costante al rapporto tra l'Antico e il Nuovo Testamento, visto come atto di nascita del Cristo in ogni lettore o lettrice della Bibbia, e come fondamento di ogni relazione autentica. Presso le EDB ha pubblicato: Secondo Giovanni. Una traduzione e un'interpretazione (22002), Entrare nell'Alleanza. Un'introduzione al Nuovo Testamento (2003), Il Libro della Pienezza. Il Cantico dei Cantici. Una lettura antropologica e teologica (2005), Il corpo sofferente. Dall'uno all'altro Testamento (2007) e Apocalisse di Giovanni. Apocalisse di Gesù Cristo. Una traduzione e un'interpretazione (2010).
Tradotta in tutte le lingue del mondo cristiano, la Bibbia di Gerusalemme è universalmente la più diffusa. Per il rigore degli studi e l'affidabilità dei ricercatori che vi hanno lavorato è la più amata dai credenti, la più consultata dagli esperti, la più frequentata dal pubblico laico. Questa edizione rilegata, con copertina in plastica e chiusura con bottone, è indistruttibile e pratica da maneggiare, ed è impreziosita da xilografie tratte da una Bibbia stampata a Venezia nel 1606, realizzate da disegnatori e incisori italiani, in apertura di ogni libro biblico e nei risguardi.
Ogni scrittura è ispirata si propone di avviare una discussione rinnovata tra biblisti e teologi a proposito dell’ispirazione della Scrittura. I primi interrogano il dato dell’ispirazione a partire dalla loro pratica esegetica e lo mettono al vaglio delle metodologie esegetiche, comprese le più recenti. I secondi evidenziano come la teologia abbia bisogno dello studio della Scrittura per conoscere il mistero del Dio che rivela se stesso e la sua volontà salvifica. Entrambi dibattono con libertà e reciproco ascolto per convergere infine sul fatto che solo una Scrittura ispirata si rivela anche ispirante, nell’ambito di letture credenti. La comunicazione della vita ai lettori è l’ispirazione riuscita, portata a compimento.
Peter Dubovsky s.j. è professore di esegesi dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico, dopo avere studiato presso il medesimo Istituto e presso la Harvard Divinity School. Membro dell’International Association for Assyriology, ha partecipato a diverse campagne di scavo nel Vicino Oriente. Esperto di storia dell’Israele antico, ha pubblicato Hezekiah and the Assyrian Spies: Reconstruction of the Neo-Assyrian Intelligence Services and Its Significance for 2 Kings 18-
19 (2006), oltre a numerosi articoli apparsi su riviste internazionali.
Jean-Pierre Sonnet è professore di esegesi dell’Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana ed editor della collana «Le livre et le rouleau» (Lessius, Bruxelles); è specializzato in teoria letteraria. Accanto a raccolte di poesie (Il canto del viaggio, Qiqajon 2009), le sue pubblicazioni includono The Book within the Book: Writing in Deuteronomy (Brill 1997) e il capitolo sull’esegesi narrativa nel Manuale d’esegesi dell’Antico Testamento (Dehoniane 2010).
Il libro
«Non puoi dire di conoscere un poeta se non conosci la sua terra». Potremmo parafrasare questa considerazione di Goethe affermando che non è possibile conoscere molti autori biblici senza penetrare anche nel loro humus, nella terra dello spirito da cui sono nati, in cui sono stati alimentati e da cui sono stati chiamati...
Questo volume è forse il più sistematico e vasto tentativo dì disegnare la grande tela delle coordinale storico-culturali dell'antico Medio Oriente ai fini di superare la convinzione ancora diffusa di una Bibbia simile ad un aerolitlo piombato dal cielo e rimasto intatto in una piccola regione orientale o quella di un Israele antico arroccato in uno splendido ed incontaminato isolamento spirituale. Il grandioso affresco che ora si distenderà davanti ai nostri occhi è, d'altra parte, dipinto cercando dì evitare un'altra tentazione, sottilmente presente in una certa apologetica classica, quella cioè di considerare i fermenti e le consonanze delle culture della Mezzaluna Fertile come prae-paratio evangelica, esclusivamente finalizzate a «preparare il vangelo»…
Si chiude anche il nostro itinerario essenziale nell'opera che ora affidiamo ad una lettura più sistematica e minuziosa. Sarà un avventura piacevole oltre che fruttuosa per la conoscenza dell'incarnazione storica dell'Antico Testamento. Preziose note didascaliche, ampie inquadrature storiche, sintesi tematiche, approfondimenti specifici, bibliografie ecc. sosterranno questa lettura. Sarà come attingere ad un tesoro che ha sfidato i secoli, attraverso una trasmissione fedele e amorosa, come dichiarava la finale della citata Satira dei mestieri: "Custodisci bene tutto quello che ho messo davanti ai tuoi occhi e a quelli dei figli e dei tuoi figli "»
(GIANFRANCO RAVASI).
La simbolica delineata nel Cantico dei Cantici ha contribuito a delineare il nostro linguaggio ed il nostro stesso rapporto con il mondo. Una critica serrata alla nozione di diritto e a quelle collegate di persona e democrazia. Dopo aver posto le premesse che porteranno la Weil alla critica del diritto si arriva al cuore della questione, cioè la contestazione della nozione di diritto che si sviluppa in polemica con il filosofo Maritain...