
Fino al V secolo, i Padri latini utilizzavano instrumenta per indicare l'insieme delle Scritture o loro parti: le consideravano mezzi con cui Dio si fa conoscere e tramite cui l'uomo può accogliere la proposta salvifica divina. Essi erano consapevoli della distanza linguistica e culturale che si frappone tra quegli scritti e i loro nuovi destinatari e, comunque, nutrivano il desiderio di coglierne il messaggio al fine di corrispondere alla volontà divina. Perciò, fin dall'inizio elaborarono metodologie in parallelo, in dialogo o in autonomia rispetto ai grandi interpreti ebrei o non cristiani. Questo impegno è proseguito nel tempo contribuendo a rendere l'ermeneutica una disciplina autonoma. La collana si inserisce in questo solco e offre preziosi strumenti per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto i testi biblici secondo il loro corpo di appartenenza. Gli autori, docenti del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana, sono tra i più qualificati esponenti dell'esegesi biblica in campo cattolico.
Ogni scrittura è ispirata si propone di avviare una discussione rinnovata tra biblisti e teologi a proposito dell’ispirazione della Scrittura. I primi interrogano il dato dell’ispirazione a partire dalla loro pratica esegetica e lo mettono al vaglio delle metodologie esegetiche, comprese le più recenti. I secondi evidenziano come la teologia abbia bisogno dello studio della Scrittura per conoscere il mistero del Dio che rivela se stesso e la sua volontà salvifica. Entrambi dibattono con libertà e reciproco ascolto per convergere infine sul fatto che solo una Scrittura ispirata si rivela anche ispirante, nell’ambito di letture credenti. La comunicazione della vita ai lettori è l’ispirazione riuscita, portata a compimento.
Peter Dubovsky s.j. è professore di esegesi dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico, dopo avere studiato presso il medesimo Istituto e presso la Harvard Divinity School. Membro dell’International Association for Assyriology, ha partecipato a diverse campagne di scavo nel Vicino Oriente. Esperto di storia dell’Israele antico, ha pubblicato Hezekiah and the Assyrian Spies: Reconstruction of the Neo-Assyrian Intelligence Services and Its Significance for 2 Kings 18-
19 (2006), oltre a numerosi articoli apparsi su riviste internazionali.
Jean-Pierre Sonnet è professore di esegesi dell’Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana ed editor della collana «Le livre et le rouleau» (Lessius, Bruxelles); è specializzato in teoria letteraria. Accanto a raccolte di poesie (Il canto del viaggio, Qiqajon 2009), le sue pubblicazioni includono The Book within the Book: Writing in Deuteronomy (Brill 1997) e il capitolo sull’esegesi narrativa nel Manuale d’esegesi dell’Antico Testamento (Dehoniane 2010).