
La sapienza biblica è l'arte di saper vivere con una condotta improntata alla volontà di Dio e include la capacità di saper agire in maniera appropriata nell'ambito concreto delle arti e dei mestieri. Essa nasce dalla riflessione sui grandi problemi dell'esistenza:il senso della vita, il male, la libertà umana, la morte, la retribuzione divina. Col titolo di "Libri Sapienziali" sono indicate alcune composizioni bibliche redatte nel periodo postesilico (V-II secolo a.C.) da maestri ebrei chiamati "saggi" i quali, rendendosi conto che tali problemi non possono essere risolti con la sola ragione, interrogano allora la rivelazione divina. La prima parte del volume, che tratta di sapienza egiziana e mesopotamica, offre uno sguardo complessivo su alcuni testi che hanno contribuito alla costituzione di un comune patrimonio sapienziale nell'Oriente antico. La seconda parte, invece, si presenta come una risposta articolata e chiara alla domanda: "Che cos'è la sapienza in Israele?". Il volume vuole essere un primo aiuto a chi si accosta alla sapienza biblica con senso critico, cercandone le caratteristiche essenziali e distintive, e a confronto con la sapienza nelle culture limitrofe.
Quest'opera è stata pensata come aiuto all'applicazione pratica delle segnalazioni, emerse nell'insegnamento magisteriale più recente, sull'importanza d'intraprendere un'esegesi complessiva dei testi biblici, tenendo presente la loro natura di scritti divinamente ispirati. Appare, infatti, l'urgenza di servirsi nello studio biblico di un'ermeneutica che tenga presente l'unità della Scrittura e sappia integrare il metodo storico-critico e gli altri metodi razionali in una prospettiva di fede; ermeneutica proclamata con grande accuratezza e sensibilità dalla Costituzione dogmatica Dei Verbum, al n. 12. Il volume intende presentare, attraverso un percorso storico, la varietà di lettura della Scrittura sorta lungo i secoli all'interno della Tradizione della Chiesa. È quindi uno stimolo perché si possa valorizzare in modo rinnovato la ricchezza della parola di Dio ed intraprendere ciò che si potrebbe chiamare una lettura multidimensionale della Bibbia. Quest'ultima, lungi dal diminuire la ricchezza dei testi, è capace di apprezzare la multiforme varietà di sfumature che essi racchiudono, appunto perché parola di Dio per la salvezza di tutti gli uomini.
Nella convinzione della possibilità feconda di elaborare e applicare una "scienza del personaggio" per la lettura critica dei testi narrativi, il presente studio (giunto alla sua seconda edizione rinnovata e ampliata dopo tre precedenti ristampe) ne abbozza in un primo momento i termini teorici e metodologici, per applicarli successivamente ad alcune figure del Quarto Vangelo.Tommaso (e con lui Natanaele e il funzionario regale), Nicodemo, la Samaritana, Giovanni Battista insieme al Discepolo Amato, e infine Giuda Iscariota, vengono così indagati secondo un indirizzo di tipo narratologico. I personaggi del IV Vangelo emergono in tal modo come rappresentativi della fede cristologica su cui i contemporanei di Gesù e il lettore del Vangelo (Gv 19,35; 20,30-31) sono chiamati a misurarsi - in vista dell'unica grande "opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29).
"Dove due o tre sono riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo a loro". Prima di essere scritti, i racconti della Bibbia sono stati oggetto di una lunga tradizione orale: la dimensione comunitaria era necessaria al fatto stesso che la Parola sopravvivesse. Ecco perché una Bibbia senza note, per lasciare all’esperienza della lettura in gruppo il valore che merita, accompagnata in alcuni passaggi da qualcuno che ci aiuti nel comprendere ciò che di vivo, oggi, la Scrittura dice a ognuno di noi. Bibbia insieme, quindi, non resta senza spunti. La nota biblista Suor Elena Bosetti ha infatti realizzato nell’ambito di questo nuovo progetto alcuni contributi audio (podcast) raggiungibili attraverso i QR code posizionati all’interno del testo biblico. Bibbia insieme nasce con una particolare attenzione all’ambiente: non ci sono materiali plastici, è stampata su carta FSC proveniente da foreste condizioni di lavoro. Inoltre, ogni stampa del volume, grazie a un accordo con la società indipendente Treedom, è compensata nelle sue emissioni di CO2 attraverso la piantumazione di nuovi alberi.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
"Aprendo una delle sue 'letture di Dante' in piazza Santa Croce a Firenze, Roberto Benigni ha esordito con una delle sue sintesi fulminanti: 'L'Iliade dice che la vita è una guerra, l'Odissea che la vita è un viaggio, la Divina Commedia che la vita è desiderio'. Il lettore sarà allora felicemente sorpreso dal fatto che un paio di articoli di questo numero di PSV propongano proprio il rimando alla Divina Commedia come innervamento del tema biblico del desiderio. Su questo sfondo letterario, si può prendere come chiave di lettura del numero un duplice riferimento: quello antropologico, il desiderio come un dato e una situazione costitutiva dell'uomo, e quello direttamente biblico, il desiderio come filo conduttore che attraversa il testo sacro, nonostante la varietà dei libri, dei generi letterari e delle situazioni che essi propongono. I due riferimenti sono effettivamente connessi, se non altro per il fatto fondamentale che nella Bibbia la riflessione sull'uomo e la riflessione su Dio si intersecano in modo strutturante e dunque saranno presenti nell'articolazione dei titoli interni al volume." (dall'Editoriale di Alfio Filippi)
Quali sono le tappe da seguire per analizzare e interpretare un testo veterotestamentario? Il testo biblico non appartiene alla letteratura d'autore, ma a quella di tradizione, la quale esige una considerazione storica che coinvolge vari secoli. L'Antico Testamento non è un'opera letteraria composta di getto, ma una collezione di testi molto differenti, deliberatamente riuniti e presentati a una data comunità come un "canone", vale a dire come una collezione normativa.
Il manuale si dedica alla presentazione dei principali metodi che si sono sviluppati nel quadro dello studio critico della Bibbia e insieme si propone d'iniziare concretamente il lettore all'applicazione di tali metodi, guidandolo passo passo.
Sommario
Presentazione dell'edizione italiana (J.-P. Sonnet). Prefazione (M. Bauks - C. Nihan).. I. La Critica Testuale (J. Joosten). A. La ricerca del testo originale. 1. I testimoni del testo dell'Antico Testamento. 2. Il metodo della critica testuale. 3. La critica testuale e la storia della redazione. B. Il testo, specchio della storia dell'interpretazione. 1. L'interesse per il fenomeno del Targum. 2. Una rivoluzione nell'approccio alla LXX. 3. Tendenze esegetiche nei rotoli di Qumran. 4. Le correzioni degli scribi e la revisione teologica del TM. 5. Conclusione. 6. Modalità d'impiego. II. L'ANALISI NARRATIVA DEI RACCONTI BIBLICI (J.-P. Sonnet). 1. Storia e preistoria di un metodo. 2. Dei testi compositi. 3. Il modello narrativo. 4. L'intreccio: il montaggio degli avvenimenti. 5. I personaggi. 6. Il punto di vista. 7. La ripetizione. 8. La Storia e le storie. 9. Modalità d'impiego. III. ANALISI DELLE FORME E DEI GENERI E STORIA DELLE TRADIZIONI (M. Bauks). A. Analisi delle forme e storia dei generi. 1. Introduzione. 2. Le forme e i generi dell'Antico Testamento. 3. Regole per la delimitazione delle forme e dei generi in un testo biblico. B. Analisi e storia delle tradizioni. 1. Introduzione. 2. Tradizioni e correnti teologiche. 3. Regole per il reperimento delle tradizioni inerenti a un testo biblico. IV. L'ANALISI REDAZIONALE (C. Nihan). 1. Introduzione. 2. I concetti di «redazione» e di «redattore». 3. «Redazione» e «redattore» nel dibattito attuale. 4. Presentazione del metodo: l'analisi. 5. Presentazione del metodo: la sintesi. 6. Per concludere. Problemi e poste in gioco metodologiche dell'analisi redazionale oggi. 7. Modalità d'impiego. V. ELEMENTI PER L'ANALISI DI NUMERI 12. A. Traduzione e critica testuale (J. Joosten). 1. Traduzione. 2. Note sulla traduzione. 3. Critica testuale. 4. Suggerimenti esegetici nelle versioni. 5. Bibliografia. B. Nm 12: Struttura, contesto, forma, redazione (T. Römer). 1. Analisi sincronica. 2. Genere(i) letterario(i). 3. Analisi diacronica. 4. Il contesto letterario e storico. 5. Storia delle tradizioni. 6. Riassunto. 7. Bibliografia. Glossario.
Note sui curatori
MICHAELA BAUKS (Münster 1962) è docente di Antico Testamento all'Università di Coblenza. Tra le sue numerose pubblicazioni: Die Welt am Anfang. Zum Verhältnis von Vorwelt und Weltentstehung in Gen 1 und in der altorientalischen Literatur, Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 1997; Die Feinde des Psalmisten und die Freunde Hiobs. Untersuchungen zur Freundklage im Alten Testament, Katholisches Bibelwerk, Stuttgart 2004.
CHRISTOPHE NIHAN (Los Angeles 1972) è professore associato di Antico Testamento all'Università di Losanna. Ha pubblicato, oltre a numerosi articoli e saggi: From Priestly Torah to Pentateuch: A Study in the Composition of the Book of Leviticus, Mohr Siebeck, Tübingen 2007; con T. Römer e J.-D. Macchi, Guida di lettura dell'Antico Testamento, EDB, Bologna 2007.
Descrizione dell'opera
Jacques Dupont (1915-1998) fu un'autorità indiscussa nell'esegesi biblica cristiana neotestamentaria del secolo scorso, conosciuto e stimato non solo in campo cattolico. Fu anche appassionato protagonista di quel fermento di rinnovamento spirituale che, a partire dall'affermazione del primato della Parola di Dio e sulla lunghezza d'onda della costituzione conciliare Dei Verbum, ha caratterizzato - tra gli anni '70 e '90 - alcuni ambienti legati a comunità monastiche e laicali italiane.
Egli fu maestro senza scuola, perché la sua attività di insegnamento e di studio fu limitata al ruolo di professore invitato e non si ancorò mai stabilmente a un'istituzione accademica; ebbe quindi numerosi allievi, che ancora serbano gratitudine per il suo sostegno sempre curioso e interessato (cf. a tale proposito il bel contributo di mons. G. Betori), ma non creò una tradizione e una 'scuola' di esegesi. Eppure la sua lezione fu tra quelle più ricche di nuove prospettive metodologiche ed ermeneutiche in un momento particolare dell'esegesi cattolica, a cavallo del concilio Vaticano II.
In occasione del decimo anniversario della morte di p. Dupont, un seminario ha ripercorso i molteplici aspetti del suo magistero: i vari contributi, raccolti nel volume, possono ora ricevere meritata diffusione.
Sommario
Presentazione. I. Un maestro e un monaco. 1. Jacques Dupont, un maestro per gli esegeti italiani (G. Betori). 2. Memoria di un confratello (P. de Béthune). II. Il monaco esegeta. 1. Storia e tradizione su Gesù: l'approccio di un maestro della redaktiongeschichte e le domande di oggi (A. Barbi, M. Pesce). 2. J. Dupont lettore di Luca: Gesù e la Chiesa. Vangelo e Atti degli Apostoli (D. Marguerat, R. Fabris). 3. L'approccio di J. Dupont alle parabole: problemi di metodo e prospettive spirituali (A. Puig). 4. L'opus di una vita: le beatitudini nell'esegesi di Dupont e le sensibilità di oggi (B. Standaert). 5. «A Roma, in macchina». La redazione della Dei Verbum nei ricordi di Jacques Dupont (R. Burigana). 6. Un esegeta senza computer al lavoro e la sua lectio divina. Un'analisi degli appunti di lavoro dell'archivio Dupont (L. Saraceno). III. Esegesi e lectio divina nella memoria delle comunità amiche. 1. Le parabole di Gesù e la vita monastica come parabola (Viboldone: M.I. Angelini). 2. Una Parola che edifica la comunità (Bose: G. Dotti). 3. L'accompagnamento spirituale di un anziano per una giovane comunità (Dumenza: L. Fallica). 4. La lezione esegetica e spirituale di padre Jacques Dupont (Comunità di Via Sambuco: P. Giudici).
Note sul curatore
Lorenzo Saraceno, già docente di materie letterarie, è monaco camaldolese dell'Eremo San Giorgio a Bardolino. Ha pubblicato saggi sulle tre aree che esprimono la sua biografia culturale e spirituale: linguistica, spiritualità monastica, la figura di san Pier Damiani.

