
Nel libro "ci viene offerta un'introduzione al Vangelo secondo san Luca", scrive nella prefazione il cardinale Albert Vanhoye. Non si tratta di un commento del testo frase per frase (soltanto il Magnificat è mirabilmente commentato) ma di uno studio approfondito di temi trattati soltanto dall'autore del terzo vangelo: Maria modello di fede, Gesù e le Scritture, la gioia, la misericordia. "Il lettore viene così introdotto magistralmente negli aspetti caratteristici di questo vangelo e la sua lettura ne esce rinnovata", prosegue il cardinale. "Lo studio dei temi mostra una grande competenza esegetica, ma l'autore non intende fare opera scientifica; la sua competenza biblica è animata da un grande slancio pastorale. Il tono è molto diretto e personale. A ogni tappa, l'esposizione della rivelazione evangelica si accompagna a un'applicazione alla vita cristiana".
«Le numerose occasioni di incontro pastorale con i sacerdoti e con le comunità della diocesi - parrocchie, associazioni e movimenti - mi hanno condotto a presentare alcuni aspetti delle origini cristiane, con particolare riferimento all'opera di evangelizzazione dei primi tempi e al suo rapporto con le istanze dell'oggi, in vista di trarre da essi opportune indicazioni pastorali» (dalla Presentazione).
I testi proposti dell'arcivescovo di Firenze si trovano tra loro legati da questa duplice ottica: da una parte quella dei tempi fondanti ed esemplari delle origini e dall'altra quella della missione evangelizzatrice in quanto elemento costitutivo della natura della Chiesa, ieri e oggi. L'insieme costituisce un utile contributo per quanti vogliano misurare il proprio slancio missionario con i caratteri irrinunciabili che esso deve sempre conservare per porsi in continuità coi tempi che la Scrittura consegna come normativi per la fede di sempre.
Sommario
Prefazione. I. ATTI DEGLI APOSTOLI: ELEMENTI PER UNA INTRODUZIONE. 1. Il posto di Paolo negli Atti degli Apostoli. 2. Autore, data e luogo di composizione di Luca e Atti. 3. Tema e scopo di Luca-Atti. 4. La struttura degli Atti nel complesso dell'opera lucana. 5. Per concludere. II. ANNUNCIO DEL VANGELO E INCULTURAZIONE DELLA FEDE SECONDO GLI ATTI DEGLI APOSTOLI. 1. La scelta missionaria come "conversione pastorale" della Chiesa italiana: motivazioni e modalità. Il contenuto dell'annuncio: Gesù, la sua vicenda storica e il valore salvifico della sua persona. 3. Le forme dell'annuncio. 4. Le modalità della missione. 5. Prospettive per l'oggi. III. LA FIGURA DI SAN PAOLO NEL LIBRO DEGLI ATTI: IL CONVERTITO CHIAMATO, L?EVANGELIZZATORE FONDATORE DI CHIESE, IL TESTIMONE PERSEGUITATO. 0. Premessa. 1. Paolo, il convertito-chiamato. 2. Paolo, il missionario fondatore di Chiese. 3. Paolo, il testimone perseguitato. IV. SAN PAOLO MISSIONARIO E LA MISSIONE DELLA CHIESA OGGI. UNA LETTURA DI 1Ts 1,2-3,13. 1. Protagonisti della missione. 2. Il ringraziamento per l'opera di Dio. 3. Le modalità dell'evangelizzazione. 4. La predicazione del Vangelo nei suoi annunciatori. 5. L'accoglienza del Vangelo nei destinatari dell'annuncio. 6. Preoccupazioni attuali. V. AQUILA E PRISCILLA: LA FAMIGLIA EVANGELIZZA QUANDO APRE IL CUORE E LA CASA. VI. "NESSUNO TRA LORO ERA BISOGNOSO" (At 4,34). 1. I sommari nella narrazione degli Atti. 2. La catena dei sommari e le loro connessioni. 3. I quattro pilastri della vita dei credenti: il sommario di At 2,42-27. 4. L'insegnamento degli apostoli. 5. La comunione. 6. La frazione del pane e le preghiere. 7. La dinamica della vita cristiana, il ruolo degli apostoli, il rapporto con l'ambiente, la proiezione missionaria. 8. «Nessuno infatti tra loro era bisognoso» (At 4,34).
Note sull'autore
GIUSEPPE BETORI, arcivescovo di Firenze dal 2008, è nato a Foligno nel 1947. Ordinato sacerdote nel 1970, dopo il dottorato al Pontificio Istituto Biblico si è dedicato alla catechesi. Nominato vescovo nel 2001, è stato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana dal 2001 al 2008. Presso le EDB ha pubblicato Affidati alla parola. Ricerche sull'Opera di Luca - Supplementi alla Rivista Biblica n. 41 (2003), Nati col sole. Meditazioni per i giovani (2009) e L'annuncio della fede ai giovani (2009).
Il Vangelo di Giovanni viene tradizionalmente interpretato a partire da due temi teologici: quello dei Segni, che struttura in modo particolare la prima parte, e quello dell'Ora, che caratterizza la teologia della seconda parte. Dapprima Giovanni conduce i suoi lettori attraverso le feste di Israele, di cui Gesù illumina il significato presentandosi come il Messia, il Figlio di Dio annunciato ai profeti. Nella seconda parte del suo Vangelo, Giovanni entra nel mistero di Dio fatto uomo approfondendo «l'ora di Gesù» come espressione che spiega il momento decisivo della cena e della Passione.
Descrizione dell'opera
«Paolo è il "santo patrono" di coloro che pensano» recita la dedica del penultimo volume dato alle stampe da Giuseppe Barbaglio (Il pensare dell'apostolo Paolo, EDB, 2004). A due anni di distanza dalla morte del noto biblista, il gruppo promotore del convegno di studi organizzato in suo onore ha ritenuto che non potesse mancare nell'anno paolino un momento pubblico che desse seguito alla ricerca appassionata sui testi di Paolo svolta per anni da Barbaglio e proseguita dai suoi amici e dalle comunità con lui in cammino. Gli autorevoli contributi, confluiti nel volume, si raccolgono attorno a tre riferimenti: il pensiero di Paolo, il rapporto libertà e legge nella vita dei cristiani, l'esperienza delle comunità animate da Giuseppe Barbaglio. Ne scaturisce un libro su Paolo e la sua interpretazione, un libro sul difficile equilibrio tra libertà e legge in teologia e nella vita delle Chiese, un libro sulla passione per la Parola, come tratto diffuso tra i cristiani di oggi.
Sommario
Premessa. I. Paolo nella ricerca biblica. L'attualità del pensare dell'apostolo Paolo (Y. Redalié). Paolo nella tormenta. La ricerca paolina alla luce della New perspective on Paul (D. Marguerat). «Civis romanus es?». Le molte città di Paolo (M. Perroni). Eredità di Paolo di Tarso (S. Levi Della Torre). II. Paolo apostolo delle genti (pluralità e universalità). Un tempo studenti al PIME (F. Lacchini). Paolo, apostolo delle genti, per una comunità in cammino. (Comunità del Carmine di Voghera). Così leggiamo Paolo in Brasile (S. Gallazzi). Febe e le altre (L. Tomassone). Paolo: dal pensatore al realizzatore (M. Tronti). La verità del Cristo per noi (R. Rossanda). Figurazioni dell'incommensurabile e testimonianze nella carità (L. Boccanegra). III. Fede e libertà: la sfida di Paolo oggi. Presentazione (G. Martini). Fede e intervento gratuito di Dio
(R. Penna). Oltre la fede divorziata dalla libertà e la libertà divorziata dalla fede (P. Ricca). Fede e libertà: la difficile coabitazione (S. Dianich). La visione positiva del Vaticano II (R. La Valle). Conclusioni (R. La Valle).
Note sui curatori
Carla Busato Barbaglio, vedova di Giuseppe, è psicoanalista SPI-IPA.
Alfio Filippi è stato direttore del quindicinale Il Regno Attualità e Documenti dal 1971 al 1992; è direttore delle Edizioni Dehoniane Bologna (EDB) dal 1991.
La via è la grande immagine-metafora che regge tutta la narrazione di Luca, Vangelo e Atti. Per l'evangelista esiste una terra, l'uomo cammina e ha una meta. Il suo Vangelo insegna a stare sulla via, conduce lungo il viaggio, ne descrive i soggetti in campo e gli atteggiamenti che il percorso richiede. Racconta infatti la storia di Gesù come la storia di un Dio che si mette sulla strada dell'uomo, fino alla meta finale. Il testo rielabora le conferenze che l'autore ha tenuto al 30° convegno di Parola Spirito e Vita, svoltosi a Camaldoli (AR) dal 27 giugno al 1° luglio 2011. L'itinerario guida alla comprensione e all'approfondimento del Vangelo di Luca. Un secondo volume concluderà la riflessione affrontando il testo degli Atti degli apostoli.
Dal racconto della creazione come profezia alla "gioia materiale" del Qoèlet; dal valore teologico della nudità degli amanti nel Cantico dei cantici alla sofferenza dell'anziano Tobi, che chiede la morte ma scopre il sorprendente agire di Dio; dalla paura dei malvagi nel libro della Sapienza al rifiuto della violenza da parte di David. Le pagine dell'Antico Testamento consentono un viaggio nelle oscillazioni del sentire e sollevano interrogativi: in che modo il saggio può convivere con la consapevolezza che la vita è fugace? Si può accettare la finitudine dell'esistenza o, addirittura, riconciliarsi con essa? Il Dio di Israele, si legge nei Salmi, non si dimentica dei suoi poveri e si ricorda sempre della sua alleanza e del suo popolo. Perché se agli uomini è necessario il medico - come ricorda il Siracide - non smette di essere indispensabile il Signore, quel Dio che "non ha fatto la morte" ma "tutto per la vita".
Questa introduzione al Nuovo Testamento si propone di offrire alcune chiavi di lettura ai 27 libri che lo compongono. I Vangeli sinottici e gli Atti degli apostoli, il corpus giovanneo, le lettere di Paolo e le epistole cattoliche vengono esaminati in relazione agli autori, al contesto scritturale, storico, culturale ed editoriale, alla struttura e all'analisi letteraria. Vengono inoltre indagati i temi principali e l'influsso del Nuovo Testamento in ambito culturale. Completano il volume un lessico, la cronologia, tre carte geografiche e una bibliografia essenziale.
A causa di una scommessa tra Dio e Satana, un uomo giusto, ricco e felice viene privato dei beni e dei figli, e ferito nel corpo da una malattia ripugnante. La moglie gli consiglia di maledire Dio, mentre tre amici lo compiangono. Il moderato e severo Elifaz, il giovane e impulsivo Zofar e il sentenzioso Bildad difendono la tesi tradizionale della retribuzione terrena: se Giobbe soffre, vuole dire che ha peccato. Alternando il suo grido di rivolta a espressioni di sottomissione, il protagonista di questo capolavoro della corrente sapienziale della Bibbia si scontra con il mistero di un Dio che affligge l’uomo giusto.
A questo punto interviene un nuovo personaggio, Eliu, che dà torto sia a Giobbe che agli amici e, con un'eloquenza verbosa, tenta di giustificare la condotta divina. Viene però interrotto da Dio in persona, che rimprovera gli interlocutori e restituisce a Giobbe i figli e i beni.
Si può avanzare l'ipotesi che il Vangelo secondo Marco sia stato composto a Roma, subito dopo la morte di Pietro e durante la persecuzione di Nerone. In tal caso risalirebbe agli anni 64-70 d.C. Quasi tutti gli studiosi ritengono infatti si tratti del primo tra i Vangeli canonici a essere stato messo per iscritto. Nel racconto di Marco Gesù si stupisce, si commuove, si indigna. Volge lo sguardo alle persone ora con tristezza, ora con tenerezza. Osserva in silenzio, ascolta, fa domande, prega, sceglie i suoi discepoli, insegna, guarisce e impone il silenzio sulla sua persona.Del Vangelo di Marco il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note tratte dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.Il volume consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di cogliere le specificità e il ritmo del Vangelo di Marco, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma è anche opera letteraria. Il testo, come pure gli altri della stessa collana, è adatto anche a un pubblico laico.
L'Apocalisse è sempre un libro meraviglioso e affascinante, con le sue immagini e i suoi simboli. Per entrarvi dentro è richiesto subito il «patto di lettura» che l'autore stabilisce con i suoi lettori. Poi, tutto è chiaro! La presentazione offerta in questo volume segue il modello narrativo, di cui nella Bibbia si conosce l'importanza. Infatti, l'Apocalisse di Giovanni è animata dal desiderio di «raccontare» l'opera di Dio, cioè la salvezza, percepibile attraverso la fede nel cuore stesso dei sussulti della storia umana. «L'Apocalisse non è un libro di terrore: è il libro del desiderio. Per i credenti, non è la fine di questo mondo, che fa paura, ma è la continuazione della prova che essi subiscono continuamente senza poterne vedere la fine». Queste idee espresse già tempo fa da Christian Duquoc indicano lo spirito dell'ultimo libro della Bibbia cristiana. Scritto alla fine del I secolo, il libro fonda la sua esperienza sulla morte e risurrezione di Gesù Cristo, avvenimento evocato fugacemente (Ap 11,8), ma celebrato ogni «giorno del Signore», luogo e tempo sacramentali delle visioni che vengono raccontate (Ap 1,10). In Oriente il libro viene letto con prudenza - forse a causa della demonizzazione dei poteri politici. Invece, in Occidente, stimola gli artisti che danno corpo e immagine alla sua forza figurativa. Un poeta come Paul Claudel vi attinge molte volte nella sua opera, perché, secondo le sue parole, «non si tratta di capire l'Apocalisse, ma di passeggiarvi dentro».
Questo libro è dedicato alla testimonianza biblica sulla speranza nella risurrezione dei morti. Partendo da vari testi paolini nei quali l’apostolo riprende e commenta la tradizione precedente, un capitolo iniziale determina il grande orizzonte che orienta e dà una prospettiva alla speranza nella risurrezione. Muovendo da questo orizzonte, i capitoli successivi affrontano tre ambiti della testimonianza biblica sul tema: la variegata tradizione israelitica, la tradizione sulla missione di Gesù e la tradizione sull’antico modello messianico del cristianesimo primitivo.
Lo Spirito nella Scrittura e la paternità di Dio sono i temi dei testi raccolti in questo libro. Si tratta di riflessioni pronunciate dal biblista Vittorio Fusco nella cattedrale di Nardò e nella concattedrale di Gallipoli tra il 1997 e il 1998 in occasione dell'Avvento e della Quaresima. Una breve appendice spiega il significato di lectio divina nei suoi quattro momenti essenziali: lettura, meditazione, preghiera, contemplazione.