
Questo lavoro, maturato in lezioni destinate agli studenti dell'Università ebraica di Gerusalemme, costituisce un'introduzione alla letteratura profetica, vale a dire un'esposizione che compendia la problematica critica riguardante i libri profetici a partire dai problemi che il lettore medio incontra nella lettura del testo biblico. I libri profetici vengono presentati in una selezione di esempi che illustrano i vari aspetti del lungo e sovente oscuro processo in cui essi presero gradualmente forma, e di fronte ai quali l'autore si pone come davanti a un corpo vivo che è in crescita e che si rinnova sotto la pressione e le sollecitazioni di circostanze storiche mutate.
Come conciliare la mansuetudine e la passività esaltate dal discorso della montagna con gli imperativi della coscienza cristiana contemporanea? È ancora possibile «porgere l’altra guancia»? L’accusa di utopia, persino di nocività, rivolta talvolta a queste esortazioni, richiede qualche chiarificazione. Il breve saggio di Simon Légasse cerca di soddisfare questa esigenza con un nuovo esame dei testi e con la proposta di una serie di riflessioni che tengono conto dei problemi del nostro tempo. Benché il discorso della montagna non si collochi sul terreno della vita politica, c’è un modo peculiare del discepolo di Cristo di comportarsi in tutti questi ambiti in modo tale da restare fedele allo spirito del vangelo.
Fra i discepoli di Gesù si trovavano membri di ambienti radicali antiromani? Quale fu la posizione di Gesù nei confronti dei gruppi religiosi del suo tempo? Subì l'influenza della teologia degli esseni, che a Qumran conducevano una vita di tipo conventuale? La risposta a queste domande presuppone la conoscenza dei partiti religiosi ebrei dei tempi neotestamentari. Lo studio di Kurt Schubert tratta la storia anteriore di questi partiti, illustrandone la nascita e il significato, e mostrando come dal movimento degli asidei, che si opponevano all'ellenizzazione del mondo ebraico, sorsero i farisei e gli esseni.
L'Autore va alla ricerca del Mose' storico e spiega come la sua persona sia diventata nei racconti biblici il punto di cristalizzazione dell'identita' ebraica, identita' che dovette affermarsi contro le potenze egemoniche degli assiri, dei babilonesi, dei persiani e dei greci.
Prefazione di Bruno Maggioni
Proprio come ognuno di noi Gesù usava le mani, gli occhi, il viso, il corpo. Questa affascinante realtà, documento esplicito dell’Incarnazione, viene per la prima volta messa in risalto con un’attenta ricerca nei testi dei Vangeli.
In un mondo in cui il segno, l’espressione esteriore rimanda come un corto circuito solo a se stessa, questo libro tenta di ridire cos’è la corporeità, sollecitando il lettore a una riflessione sulla propria e presentando la figura di Gesù e di altri personaggi dei vangeli, in una veste inedita, e originale. Arricchisce il volume un elenco in ordine alfabetico dei gesti compiuti da Gesù nei vangeli.
INDICE
I. Il gesto: aspetti generali; II. I gesti di Gesù; 1. Il corpo; 2. Gli occhi, il capo, la bocca; 3. Le mani; 4. I piedi; 5. Alcuni gesti liturgici; 6. Gesti e riti di saluto; 7. La frazione del pane e le abitudini alimentari; gesti di minaccia, insultazioni, azioni punitive; concludendo: III. Elenco dei gesti presenti nei vangeli.
«Perché mi hai voluto chiamare per nome e perché mi hai mandato?». Con questa domanda radicale nel cuore, don Brovelli punta dritto lo sguardo su Gesù – autore della missione della Chiesa – e Paolo – infaticabile «missionario» della Parola. È questo il filo conduttore delle meditazioni qui raccolte e destinate ai presbiteri. Anche loro sono invitati – alla scuola del Vangelo – a rivivere oggi l’esperienza degli apostoli. Pagine che rinfrancano il cuore e rinnovano lo slancio missionario.