
Un telo conservato da mille anni nella cattedrale di Oviedo - un pezzo di stoffa di 84x53 cm su cui si possono osservare macchie di sangue e pieghe e su cui sono state rinvenute tracce di sostanze non percepibili a occhio nudo - sarebbe il sudario che ha ricoperto il volto di Gesù Cristo dopo la deposizione. Ma che cosa c'è di vero, oltre la fede e la leggenda popolare? E, soprattutto, quali legami esistono tra il sudario di Oviedo e la Sindone di Torino?
Simone, il pescatore ribelle. Matteo, l'esattore delle tasse disprezzato. Maria, l'anima tormentata. Gesù chiamò tutti loro per nome, trasformandone l'esistenza per sempre. Come sarà stato incontrarlo faccia a faccia? Quale impatto produceva conoscerlo personalmente? Attraverso una scrittura accurata e immediata, i lettori si immergeranno in un modo nuovo e potente nella più grande storia che sia mai stata raccontata, la vita di Gesù di Nazaret. Un'esperienza coinvolgente, emozionante, imperdibile.
Lo studio filologico lessicale, retorico ed esegetico del testo ebraico / massoretico di Pr 24,23-34, una delle più piccole collezioni che costituiscono il libro dei Proverbi, intende proporre una modalità di lettura e comprensione di tale raccolta di detti proverbiali e componimenti sapienziali.
L'analisi retorica della sua struttura compositiva mostra una connessione tra i suoi elementi, diversa da quella lineare, tipica della narrazione, provocando e stimolando la capacità sapienziale del lettore che deve mostrarsi capace di oltrepassare la sua apparenza di antologia disordinata per riuscire a scovare la sua articolata logica d'insieme, così da poterne acquisire il prezioso insegnamento di vita.
DANIELE LO PRINZI
Daniele Lo Prinzi ha conseguito il Baccalaureato in Teologia, presso lo Studio Teologico S. Paolo di Catania, con una tesi su "Il lessico ebraico dei libro dei Proverbi. Campi lessicali ed analisi distribuzionale", diretta dal Prof. Antonino Minissale. Ha proseguito gli studi biblici fino a conseguire la Licenza in Scienze Bibliche, presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, con una tesina su "Una moglie che teme il Signore è degna di lode (Pr 31,30)", diretta dal Prof. Maurice Gilbert. È stato docente incaricato di esegesi biblica dell'Antico Testamento, presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Luca di Catania. Ha difeso la tesi di Dottorato in Teologia, presso la Facoltà di Teologia di Lugano, su "Comportarsi secondo Sapienza conviene. Analisi retorica e spunti per l'interpretazione della collezione di Pr 24,2334", diretta dal Prof. Giorgio Paximadi.
Questo libro è il tentativo di rispondere ad una domanda che da sempre attanaglia chi conosce la figura del Redentore solo dai racconti dei vangeli canonici: chi era quest’uomo? Cosa ha fatto nei suoi primi trent’anni? Con un po’ di fantasia ed il solido “aiuto” dei fatti narrati nei tanti vangeli “apocrifi”, potrete leggere il racconto della prima parte della vita della figura più conosciuta della cultura occidentale, narrato dalla fonte più autorevole in materia: suo padre Yussuf, il falegname. Dalla fuga in Egitto agli esordi della predicazione, bambino, fanciullo ed uomo, diverso ma comune, prescelto eppure simile agli altri: potrebbe davvero essere andata così? Starà al lettore decidere quanto i fatti narrati possano avvicinarsi alla propria idea del Salvatore come personaggio storico. Questo è infatti un libro che accontenterà coloro i quali desiderano un motivo in più per riflettere, sebbene possa essere, ugualmente, letto con estrema leggerezza.
Il volume raccoglie un prezioso ciclo di seminari, affidati ad autorevoli studiosi, dedicati interamente alla Bibbia intesa come "Grande Codice" della cultura occidentale e medio-orientale, fonte di ispirazione linguistica, teologica, letteraria, filosofica, scientifica, artistica. Il titolo del volume rimanda all'ultimo libro biblico, l'Apocalisse (10,9-11), ove Giovanni, prima del settimo squillo di tromba, viene investito della missione profetica attraverso un atto simbolico: egli deve ricevere un rotolo aperto dalle mani del messaggero celeste e divorarlo. Tale immagine biblica è sembrata eloquente per compendiare l'intero percorso formativo. L'attenzione si concentra principalmente su due versanti: da un lato il rapporto tra traduzioni e tradizione dei testi biblici, colto nelle sue molteplici implicazioni linguistiche, esegetiche, storiche, teologiche e antropologiche; dall'altro un confronto esemplare con la "storia degli effetti" della Bibbia sulla cultura, che dagli antichi codici letterari e pittorici giunge fino all'arte cinematografica. Prefazione di Stefano Arduini.