
Il volumetto nasce dall'interesse mostrato per le vicende di Sara e Tobia da un gruppo di famiglie riunite in un campo estivo: genitori e ragazzi si sono ritrovati nei problemi e nei fatti che hanno travagliato la storia di Tobi, Anna, Sara e Tobia. Se pure il racconto biblico è ambientato tra gli ebrei di Ninive nei secoli VIII e VII a.C., evidentemente il realismo della vicenda, soprattutto il realismo psicologico, è ancora capace di parlare ai contemporanei. Accogliendo queste sollecitazioni, l'autore ha ripreso e spiegato il racconto nei suoi elementi narrativi, per trarne poi sollecitazioni per una riflessione attualizzata sulle dimensioni del vivere insieme in famiglia.
Un invito alla lettura continua del Vangelo di Matteo, soffermandosi in modo particolare su otto episodi e lasciandosi guidare, giorno dopo giorno, in un’esperienza spirituale della durata di una settimana. Una formula ritorna continuamente in questo vangelo: «Compiere le Scritture». Quest’espressione testimonia anzitutto un uomo, Gesù di Nazaret, la cui parola incarna quella di Dio. Nel corso della lettura, appare chiaramente che questo compimento non è chiuso.
Autore
Isabelle Graesslé è dottore in teologia e pastora a Ginevra. Ha diretto il Centro protestante di studi ed è stata responsabile del Servizio di formazione degli adulti della Chiesa protestante. Dal 2001 al 2004 è stata la prima donna moderatrice della Compagnia dei pastori e dei diaconi. Dirige il Museo internazionale della Riforma a Ginevra.
È opinione diffusa che il cosiddetto Vangelo di Marcione (85-160 circa) sia una versione abbreviata e modificata del Vangelo di Luca. In questi ultimi anni, però, alcuni studiosi hanno messo in dubbio questa ricostruzione e hanno proposto che il testo di Marcione stia alla base del Vangelo di Luca, e non viceversa. Nel 2015 Matthias Klinghardt ha tentato una ricostruzione del testo greco del Vangelo di Marcione - che ci è noto solo attraverso citazioni - giungendo alla conclusione che esso è alla base non soltanto del Vangelo di Luca, ma anche dei Vangeli di Matteo, Marco e Giovanni. Sarebbe allora inutile postulare l'esistenza della fonte Q, sulla quale si fonda la teoria delle due fonti. In questo libro è fornita una traduzione italiana del testo proposto da Klinghardt e un'analisi dettagliata della sua ricostruzione teorica.
II volume raccoglie le meditazioni tenute da mons. Grampo in Terrasanta, un'antologia di testi spirituali da leggere nei luoghi santi, una testimonianza del cardinale Carlo Maria Martini sulla sua presenza a Gerusalemme. L'introduzione è di mons. Toual, che a maggio 2008 diventerà patriarca di Gerusalemme.
Fino al V secolo, i Padri latini utilizzavano instrumenta per indicare l'insieme delle Scritture o loro parti: le consideravano mezzi con cui Dio si fa conoscere e tramite cui l'uomo può accogliere la proposta salvifica divina. Essi erano consapevoli della distanza linguistica e culturale che si frappone tra quegli scritti e i loro nuovi destinatari e, comunque, nutrivano il desiderio di coglierne il messaggio al fine di corrispondere alla volontà divina. Perciò, fin dall'inizio elaborarono metodologie in parallelo, in dialogo o in autonomia rispetto ai grandi interpreti ebrei o non cristiani. Tale impegno è proseguito nel tempo contribuendo a rendere l'ermeneutica una disciplina autonoma. La collana si inserisce in questo solco e offre preziosi strumenti per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto i testi biblici secondo il loro corpo di appartenenza. Gli autori, docenti del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana, sono tra i più qualificati esponenti dell'esegesi biblica in campo cattolico.
L'opera ripercorre il mondo storico e l'universo letterario del Nuovo Testamento e offre un quadro su Gesù, il movimento cristiano e Paolo privilegiando la concisione e l'approccio pedagogico. Le schede di lavoro realizzate per ogni testo mirano a mostrarne le linee direttive, astenendosi volontariamente dall'entrare nei dettagli, ma insistendo a volte su aspetti particolarmente rilevanti sul piano storico o teologico. Le schede dedicate rispettivamente alla fonte Q, ai vangeli non canonici e a tradizioni antiche riprese nelle lettere di Paolo mirano, assieme all'appendice sull'istituzionalizzazione dei ministeri, a ricordare che il Nuovo Testamento non può essere in nessun caso considerato un corpus isolato, ma deve essere compreso in un universo letterario e in un'evoluzione storica.
Nella sua opera dedicata al Discorso della montagna Sant'Agostino scriveva: «Se qualcuno esaminerà con fede e serietà il discorso che nostro Signore Gesù Cristo ha proferito sulla montagna, come lo leggiamo nel Vangelo di Matteo, penso che vi riscontrerà la norma definitiva della vita cristiana». Questo libro nasce con lo scopo di dare un contributo in tal senso. I testi qui proposti sono di diversa natura. Dall'età antica e attraverso il Medioevo ci è arrivato un repertorio, seppure incompleto, di commentari e di omelie sistematici su tutto il vangelo di Matteo, che trattano quindi specificamente il discorso della montagna. Abbiamo poi i trattati sul Padre nostro, che è il "centro" letterario e concettuale del discorso. Troveremo anche testi di altra provenienza, dato che la predicazione patristica, in situazioni e contesti d'ogni genere, fa frequentissimi riferimenti alle affermazioni del discorso della montagna, considerato dai Padri come la descrizione dell'uomo nuovo, ossia di Cristo stesso, a cui il cristiano è chiamato a unirsi per realizzare l'ideale che sarebbe impossibile alle proprie forze.
In questo testo sono proposte alcune pagine di commento dei Padri sui vangeli che mostrano Gesù in preghiera o che riportano le sue parole rivolte al Padre. Non sono stati presi in considerazione gli insegnamenti di Gesù sulla preghiera, né il Padre nostro, né le parabole: riguardo ad essi, infatti, esistono già numerosi florilegi patristici ampi e di facile accesso. I vangeli sono stati raggruppati in sette sezioni; ogni sezione è accompagnata da brani patristici scelti liberamente e da una "omelia" tratta dalla liturgia monastica delle ore. Il commento vorrebbe aiutare a colmare la distanza temporale e culturale che spesso impedisce al lettore non specialista di apprezzare la ricchezza della spiritualità dei Padri.
Nello sviluppo narrativo del Vangelo di Giovanni i temi della santificazione e della missione - o, in altri termini, della consacrazione e dell'invio di Gesù e dei discepoli - sono accostati in modo non casuale ma strategico. Il testo giovanneo esprime infatti la volontà di orientare verso una fede piena e, nello stesso tempo, suscitare nuovi credenti. L'intreccio dei temi si collega a una comunità che vive nell'epoca inaugurata dal Messia e rielabora le categorie giudaiche più importanti (purità/santità e apertura escatologica alle genti) nella linea del compimento e non della sostituzione. Questo tratto è centrale nella preghiera di Gesù, interpretata come «rilettura» del racconto del dono dello Spirito ai discepoli e del loro invio in missione.
˛ˇ P r e s e n t e s u l l a s c e n a d e g l i s t u d i t e o l o g i c i e b i b l i c i d a l l a f i n e d e g l i a n n i 6 0 , d i r e t t o r e p e r u n d e c e n n i o d i R i v i s t a B i b l i c a , p r e s i d e n t e d e l l A s s o c i a z i o n e B i b l i c a I t a l i a n a ( A B I ) n e l l u l t i m o q u a d r i e n n i o , R i n a l d o F a b r i s s i a v v i c i n a a l c o m p i m e n t o d e i 7 0 a n n i . C o n l a s e r i e d i s t u d i p r e s e n t a t a d a l v o l u m e i l C o n s i g l i o d i p r e s i d e n z a d e l l A B I i n t e n d e o n o r a r e l a m i c o s t i m a t o . L a r i c c h e z z a d e i c o n t r i b u t i o f f e r t i d a i c o l l e g h i o n o r a i l ´ n e o t e s t a m e n t a r i s t a p l e n a r i o ª , c h e s i Ë d e d i c a t o a i d i f f e r e n t i l i b r i d e l N u o v o T e s t a m e n t o c o n i n t e l l i g e n z a e c o n f r u t t o : c i n q u e s a g g i s o n o d e d i c a t i a l l a t r a d i z i o n e s i n o t t i c a , t r e a g l i A t t i d e g l i A p o s t o l i , c i n q u e a l l a t r a d i z i o n e g i o v a n n e a , s e t t e a l l e L e t t e r e , c i n q u e a l l a s t o r i a d e l l i n t e r p r e t a z i o n e .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e ( E . M a n i c a r d i ) . P r e s e n t a z i o n e ( S . G r a s s o ) . P r o f i l o b i o g r a f i c o . B i b l i o g r a f i a d i R . F a b r i s . L a t r a d i z i o n e s i n o t t i c a . L e B e a t i t u d i n i e i l P a d r e n o s t r o . C h i a r i m e n t o s t r u t t u r a l e e c o n t e n u t o ( B . E s t r a d a ) . L a s c e l t a d e i v e r i b e n i n e l d i s c o r s o d e l m o n t e . S t u d i o r e d a z i o n a l e d i M t 6 , 1 9 - 3 4 ( E . M a n i c a r d i ) . I l p r o f e t a d i s p r e z z a t o : r i v e l a z i o n e d i D i o e d u r e z z a d i c u o r e n e l d i s c o r s o i n p a r a b o l e M t 1 3 ( G . B e n z i ) . P e r c h È l u o m o n o n s e p a r i q u e l l o c h e D i o c o n g i u n s e . L i n e e d i l e t t u r a d i M a r c o 1 0 , 1 - 1 2 ( E . B o r g h i ) . L a p a r a b o l a d e i v i g n a i o l i o m i c i d i a l i v e l l o d e l G e s ˘ s t o r i c o . C o n t r i b u i t o a l l a r i c e r c a d e l l o s t a d i o p r e r e d a z i o n a l e ( R . D e Z a n ) . Q u e s t i o n i a t t o r n o a l l a t o m b a a p e r t a e v u o t a ( M c 1 6 , 1 - 8 ) ( G . R o s s È ) . L a t r a d i z i o n e g i o v a n n e a . I n p r i n c i p i o e r a l a c o m u n i c a z i o n e : p o l i s e m i a d e l t e r m i n e l o g o s n e l Q u a r t o v a n g e l o ( G v 1 , 1 ) ( S . G r a s s o ) . R i l e t t u r a d e l f o r m u l a r i o g i o v a n n e o a t t i n e n t e l e v e n t o d e l l a r i s u r r e z i o n e d i G e s ˘ . L e s p r e s s i o n e n o n e r a a n c o r a l o S p i r i t o ( G v 7 , 3 9 ) ( M . - L . R i g a t o ) . P e c c a t o e p e c c a t o r i i n G v 9 ( M . M a r c h e s e l l i ) . L o S p i r i t o d i v e r i t ‡ : s t r u t t u r a e m e s s a g g i o d i G v 1 5 , 2 6 - 1 6 , 1 5 ( G . G i u r i s a t o ) . G v 2 0 e L i n c r e d u l i t ‡ d i S . T o m m a s o ( Y . R e d a l i È ) . M i a m i t u p i ˘ d i & . U n a p r o p o s t a p e r G v 2 1 , 1 5 b ( M . O r s a t t i ) . A t t i d e g l i A p o s t o l i . I d u e v o l t i d i u n u n i c o a n n u n c i o . P i e t r o e P a o l o n e g l i A t t i d e g l i a p o s t o l i ( G . P e r e g o ) . A t 8 , 2 6 - 4 0 : M a l a s u a p o s t e r i t ‡ c h i p o t r ‡ m a i d e s c r i v e r l a ? L e p i s o d i o d e l l e u n u c o , u n c a s o s i n g o l a r e d i e v a n g e l i z z a z i o n e ( R . F i l i p p i n i ) . I s a n t i p r o f e t i ( L c 1 , 7 0 A t 3 , 2 1 ; 2 P t 3 , 2 ) . L a s a n t i t ‡ n e l l a m e d i a z i o n e d e l l a p a r o l a d i D i o ( G . G h i b e r t i ) . L e L e t t e r e . L u s o t e o l o g i c o d i k a l e i n k l s i s i n P a o l o ( G . D e V i r g i l i o ) . I n i n t e r i t u m c a r n i s ( 1 C o r 5 , 5 ) ( G . B i g u z z i ) . 1 Q S X I , 2 b - 2 2 : u n a b e r a k a h a l l e o r i g i n i d i E f 1 , 3 - 1 0 ( M . M a r e n c o ) . D a l l a f o r m a d i D i o a l l a f o r m a d i s c h i a v o : d u e c a t e g o r i e c u l t u r a l i s u l l o s f o n d o d i F i l 2 , 6 - 7 ( R . P e n n a ) . L a c o n f o r m a z i o n e a l m i s t e r o p a s q u a l e d i C r i s t o q u a l e e l e m e n t o f o n d a n t e l i d e n t i t ‡ d e l c r e d e n t e P a o l o : F i l 3 , 7 - 1 1 ( S . R o m a n e l l o ) . I l c o m p i m e n t o c r i s t o l o g i c o d e l l A n t i c o T e s t a m e n t o n e l l a L e t t e r a a g l i E b r e i ( F . M a n z i ) . L a P a r o l a d e l l a r i g e n e r a z i o n e n e l l a P r i m a l e t t e r a d i P i e t r o ( E . B o s e t t i ) . S t u d i v a r i . L a s c r i t t u r a n e l l a S c r i t t u r a : i l l e s s i c o d e l m a t e r i a l e s c r i t t o r i o n e l l a B i b b i a g r e c a ( A . P a s s o n i D e l l A c q u a ) . R e s t a a n c o r a q u a l c o s a d e l l e v i t e d i G e s ˘ d e l l a t e o l o g i a l i b e r a l e ? ( G . J o s s a ) . I l p r o b l e m a d e l r a p p o r t o G e s ˘ - P a o l o ( G . B a r b a g l i o ) . L e r a d i c i b i b l i c h e d e l p r e c o n i o p a s q u a l e : l E x u l t e t ( S . A . P a n i m o l l e ) . Q u a n d o s i p u Ú d i r e c h e u n a r t i c o l o Ë m o l t o b i b l i c o ? ( C . B u z z e t t i ) . I n d i c i .
N o t e s u i c u r a t o r i
S a n t i G r a s s o Ë d o c e n t e d i e s e g e s i n e o t e s t a m e n t a r i a p r e s s o l o S t u d i o t e o l o g i c o i n t e r d i o c e s a n o d i G o r i z i a , T r i e s t e e U d i n e .
E r m e n e g i l d o M a n i c a r d i ( 1 9 4 8 ) , i n s i g n e b i b l i s t a , g i ‡ p r e s i d e d e l l o S t u d i o t e o l o g i c o a c c a d e m i c o b o l o g n e s e e r e t t o i n F a c o l t ‡ t e o l o g i c a d e l l E m i l i a - R o m a g n a , Ë r e t t o r e d e l l A l m o C o l l e g i o C a p r a n i c a d i R o m a .

