
"'Lo stile è l'uomo stesso'. Questa affermazione di un pensatore del Settecento ci conduce al cuore della rilettura attenta (e spesso sorprendente) che padre Fausti fa del Vangelo di Luca. Sotto i nostri occhi vediamo disegnarsi il ritratto di un Gesù che nel suo stile rispecchia l'amore 'insensato' di un Dio 'mille miglia lontano dalle nostre immaginazioni'. E il discepolo è chiamato alla sfida più esigente: modellare il suo modo di pensare e agire su quello del Maestro, perché lo stile è tanto importante quanto il contenuto del messaggio. Perché non si può comunicare una buona notizia tanto meno la buona notizia che è il vangelo - attraverso una cattiva comunicazione, 'non si possono annunciare la pace, la mitezza, la riconciliazione, la misericordia con uno stile arrogante e pretenzioso'." (Enzo Bianchi)
Frutto di un'esperienza ventennale di proposta del Vangelo come catechesi narrativa, questo lavoro è guidato da due criteri interpretativi. Il primo è che i Vangeli, più che scritti per esegeti, sono ricordi raccontati per celebrare la propria fede e proporla ad altri. Il secondo è che dicono con sufficiente chiarezza ciò che vogliono comunicare.
E' un commento di tipo nuovo, secondo il metodo antico della lectio divina. Si tratta di una lettura piana e piena, che nella Parola cerca Colui che parla, per entrare in dialogo con lui, e così conoscerlo, amarlo e seguirlo sempre di più.
Questo libro, giunto alla terza edizione, è ormai diventato il manuale per eccellenza della lectio sul Vangelo di Marco.
Un antico graffito rappresenta un crocifisso con testa d’asino. Irrisione blasfema di un pagano su Cristo, o blasfema irrisione dell’Altissimo su ogni nostra immagine di lui e dell’uomo, sua immagine?
L’Idiozia, la gaffe incomprensibile: un Dio crocifisso! La sua croce, spettacolo osceno per tutti, scandalo per i credenti e follia per i non credenti, è la distanza infinita che lui ha posto tra se stesso e l’idolo, diceva Bonhoeffer.
In questo terzo millennio ci interroghiamo sul destino del mondo. Sarà celebrazione della libertà compiuta che dominerà su tutto, o distruzione dell’uomo che finirà sotto i suoi cocci?
La croce, enigma di Dio, è la risposta che lui dà all’enigma dell’uomo!
Questo libro è un tentativo di decifrarlo al di là di ogni devota ovvietà. Seguendo il racconto del vangelo di Luca e ascoltando le voci che risuonano sul Golgota, cerca di «vedere» ciò che il silenzio del Crocifisso dice alla religione, alla politica, al vivere e al morire di ogni giorno, gravemente ferito da violenze e delusioni. E pur sempre ravvivato da speranze e amori!
La traduzione dei Vangeli di Silvano Fausti è effettuata in stretta aderenza, quasi a calco, del testo greco. Ne emerge una versione ritmica, talora aspra e rude, dallo stile paratattico, cioè scarso di subordinate, capace di trasmettere l'efficacia e l'immediatezza della lingua originale.
Il noto biblista Silvano Fausti commenta integralmente il testo degli Atti degli apostoli, presentato in una traduzione propria. Una grande opera finora disponibile in tre volumi, ora in volume unico.
Con un finale aperto che rimanda al suo inizio, il Vangelo di Marco, primo dei tre sinottici, invita a ripercorrere le singole tappe della vicenda di Gesù.Il gesuita Silvano Fausti accompagna il lettore in questo itinerario, rivelando a ogni passaggio l'estrema attualità del testo e offrendo un'analisi approfondita che aiuta a scoprire il vero volto di ciascuno di noi riflesso nel volto di Dio.
Tra i numerosi commenti al terzo Vangelo, questo testo si caratterizza per l'essenzialità, la semplicità e la chiarezza. Il titolo - alla scuola di Luca - dice il taglio didattico. La struttura è quella di uno strumento di facile uso: pericope evangelica, strumenti per capire, piste di riflessione, suggerimenti per pregare, preghiera fiale. Un testo che prende il lettore per mano e lo guida a fare una prima esperienza di lectio divina sul Vangelo di Luca.
Tra i numerosi commenti al quarto Vangelo, questo testo si caratterizza per l'essenzialità, la semplicità e la chiarezza. Il titolo - alla scuola di Giovanni - dice il taglio didattico. La struttura è quella di uno strumento di facile uso: pericope evangelica, strumenti per capire, piste di riflessione, suggerimenti per pregare, preghiera finale. Un testo che prende il lettore per mano e lo guida a fare una prima esperienza di lectio divina sul Vangelo di Giovanni.
Tra i numerosi commenti agli Atti degli Apostoli, questo testo si caratterizza per l'essenzialità, la semplicità e la chiarezza. Il titolo - "Alla scuola degli Apostoli" - dice il taglio didattico. La struttura è quella di uno strumento di facile uso: brano degli Atti, strumenti per capire, piste di riflessione, suggerimenti per pregare, preghiera finale. Un testo che prende il lettore per mano e lo guida a fare una prima esperienza di lectio divina sugli Atti degli apostoli.
Il Vangelo di Marco è il testo che presenta Gesù a chi non ha familiarità con la storia del Nazareno. È il racconto della vicenda di Cristo per quanti vogliono sperimentare la vita piena che egli dona. La lettura che Silvano Fausti offre del Vangelo «missionario» per eccellenza è un sapiente e appassionante viaggio incontro all'uomo-Dio che ha vissuto in Medio Oriente duemila anni fa. Diventa un invito - seguendo i testimoni della fede descritti da Alex Zanotelli - a mettersi sulla scia di colui che ha servito fino all'ultimo gli ultimi, trovando in questa vocazione una libertà più forte della morte.
La pericope di Ger 10,1-16 assomma numerosi motivi di interesse, per via del suo singolare impianto letterario e teologico. Non sono molte infatti le pagine che nel Primo Testamento ci consegnano un ritratto a tutto tondo del Dio d'Israele: anzi, il tentativo "sistematico" di delineare la natura, presentando i suoi tratti distintivi in una serie di immagini in dissolvenza - con l'obiettivo che sfuma ripetutamente tra YHWH e gli Dèi degli altri popoli - è un caso unico nella Bibbia. A fronte di ciò, la netta discordanza tra le due forme attestate (TM e LXX) è la prova di una vicenda redazionale alquanto intricata, come anche si evince dalla testimonianza diretta dei manoscritti geremiani rinvenuti a Qumran. Gli esiti della ricerca toccano questioni cruciali, sul versante sia analitico che tematico. Circa la problematica testuale, tutti gli indizi spingono a collocare Ger 10 tra gli esempi di "profezia scribale", riconoscendo nella forma attestata dal TM il punto di arrivo di una riscrittura che presuppone la forma breve della LXX come tappa anteriore. Sul piano del senso, si intuisce la forza pragmatica della critica agli idoli, che interroga anche il nostro modo di concepire Dio e di corrispondere alla sua rivelazione storica, mentre affiora la rilevanza teologico-sapienziale di un messaggio universalizzante, capace di condurre Israele e le genti al riconoscimento di YHWH come Dio vero.
LE INTERPRETAZIONI DEI TESTI SACRI DEL CRISTIANESIMO DA PARTE DI CULTURE DIFFERENTI E ANTICHE COME QUELLA INDIANA FANNO EMERGERE SIA LE ORIGINI COMUNI DEL CEPPO INDOEUROPEO SIA ATTEGGIAMENTI ETICI E SPIRITUALI DIFFORMI. IL DIALOGO E`PIENAMENTE AVVIATO. Il testo si pone coerentemente rispetto al tema oggi trattatissimo della globalizzazione. L'autore esamina attentamente , non le cause e le spinte economiche, ma le origini culturali, etiche dei modi comportamentali e religiosi che nei millenni sono andati differenziandosi tra europa e subcontinente asiatico. L'indagine si muov e in un ambito peculiarmente metaculturale e interreligioso. Sono offerti spunti interessanti per moltissimi tipo di int

