
Precisa analisi dei testi biblici dove si parla di Mose.
Quanto sappiamo effettivamente su Gesù di Nazaret? Quanto sono attendibili i Vangeli e le altre fonti, e in quale misura gli storici e i teologi concordano su tali dati? Qual è l’effettivo valore delle prove documentarie?
In questo libro destinato al grande pubblico, John Dickson, docente universitario e conduttore di documentari, si propone di rispondere a simili interrogativi. Passando in rassegna la documentazione antica, intervistando gli esperti di spicco e facendo ricorso a un efficace metodo storico, egli definisce con chiarezza l’affidabilità o la non affidabilità delle varie fonti, interpretazioni e argomenti.
Il cristianesimo si definisce con orgoglio religione storica. John Dickson sottopone quest’affermazione a una verifica serrata e mette in luce, nello stesso tempo, quanto essa sia significativa e come Gesù fosse diverso rispetto ai modi nei quali spesso lo si raffigura oggi.
Destinatari
Un libro divulgativo destinato a un ampio pubblico, che potrà avvalersi del supporto di utili box esplicativi.
L'autore
John dickson è Senior Research Fellow (docente e ricercatore) presso il dipartimento di storia antica della Macquarie University (Sydney) e direttore dell’Australia’s Centre for Public Christianity, un’organizzazione indipendente di ricerca e comunicazione che promuove la comprensione della fede cristiana. Autore di oltre una dozzina di libri di ampia diffusione, è oratore di successo, conferenziere e opinionista sul tema del significato contemporaneo della storia del cristianesimo.
Gli studi raccolti in questo volume intendono essere un omaggio alle ricerche e all'insegnamento di Giovanni Odasso dei Padri Somaschi, già docente all'Ateneo di Sant'Anselmo, poi alla Università Urbaniana, alla Lateranense e al Pontificio Ateneo Seraphicum, oltre che animatore del Centro Internazionale Bibbia e Storia. Con i loro saggi, colleghi e allievi onorano lo studioso e il maestro per il contributo fornito alla ricerca biblica oltre che per la lunga e generosa attività accademica. Gli scritti rispecchiano gli ambiti della ricerca e dell'insegnamento di Giovanni Odasso, approfondiscono istanze teologiche ed ermeneutiche della Bibbia, indagano le possibilità e le prospettive del dialogo ecumenico e interreligioso. All'opera - presentata da Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni, e da M. Pina Scanu, Curatrice del volume - hanno contribuito i nomi di Francesco Bianchi, Adriana Bottino, Carmelo Dotolo, Eleuterio F. Fortino, Felix Körner, Benito Marconcini, Romano Penna,Giacomo Perego, Gian Luigi Prato, Pius-Ramón Tragán, Germano Scaglioni, M. Pina Scanu, Aristide Serra, Rita Torti Mazzi, Alberto Valentini, Marco Zappella, Emanuela Zurli.
"L'autore ci mette di fronte un "singolarissimo impegno": sua intenzione è convincerci a realizzare l'impegno di "evangelizzare con la vita", di proclamare in tutto il mondo le realtà offerte e realizzate da Gesù. Ciascuno di noi, dunque, si "pieghi" con attenzione su questo lavoro paziente e minuzioso, guadagnandosi questo desiderio e questo augurio: l'amicizia cristiana che l'autore ci offre ci confermi nella perseveranza e nella pratica delle verità incontrate leggendo le sue parole che sono dono del Padre al quale chiediamo di poter maturare il buon frutto evangelico che glorifica-gratifica Dio e che dilata il bene della Chiesa nel mondo.
Con un linguaggio semplice, ma esegeticamente corretto, il testo analizza le storie e i personaggi principali del libro della Genesi. Il tema della relazione dell'uomo con l'altro/a, con il mondo, con Dio, guida il lettore a scorrere le pagine iniziali della Bibbia. Si impara così a gustarne la ricchezza sapienziale, la sorprendente capacità di descrivere le strutture psicologiche dell'umanità, l'insospettabile attualità della visione del mondo.
Nazzareno Marconi, biblista, docente di Esegesi dell'Antico Testamento all'Istituto Teologico di Assisi, è Rettore del Pontificio Seminario Regionale Umbro. Presso Cittadella Editrice ha pubblicato: Imita ciò che celebri, Assisi 2009.
Pur essendo un libro eminentemente religioso, e benché non proponga una teoria politica, la Bibbia ebraica parla spesso di capi e di leggi, di aspri conflitti interni e di guerre tra nazioni, di questioni di autorità e di politica, di critiche mosse pubblicamente al governo e agli strati sociali dominanti. Tutto ciò all'ombra di un Dio onnipotente. Di qui consegue una serie speciale di domande a cui ci si trova davanti nel caso della Bibbia: quale spazio può esservi per la politica quando chi governa in ultima istanza è Dio? In altre parole, in una nazione che vive sotto la dominazione divina e la protezione di Dio, quale spazio resta al processo decisionale guidato da assennatezza e prudenza? Com'è compreso il tempo, come viene usato il passato e come s'immagina il futuro? Quand'è giusto muovere guerra? L'assolutismo religioso favorisce il fanatismo e la guerra santa oppure l'accordo e la pace? Queste sono alcune delle domande che guidano un celebre teorico della politica in un'analisi sottile e avvincente dei testi biblici.
Le riflessioni di teoria della religione esposte da Peter Sloterdijk in Il furore di Dio (2007) e Devi cambiare la tua vita (2009) hanno riscosso grande attenzione, ma hanno anche provocato fraintendimenti e critiche. In questo volume, uscito nel 2013, il filosofo e saggista tedesco prende le mosse dall'episodio del Monte Sinai per chiarire le sue dichiarazioni sul monoteismo e sulla violenza, nonché sul ruolo della religione nelle società premoderne. Affronta la questione della funzione etnoplastica delle semantiche unificanti parareligiose e spiega per quale motivo, sulla base di questa eredità storica, reagiamo nervosamente a ogni forma di fondamentalismo - che si tratti di radicalismo islamico, della Fraternità di San Pio o delle sette evangeliche degli Stati Uniti.
IL LIBRO
Pagina per pagina, parola per parola, questo libro apre gli occhi, tocca l’anima, conducendo il lettore in un viaggio lungo il solco profondo del vivere con Dio e per Dio nella nostra società. Una società che frammenta l’uomo e che minaccia ogni certezza, ogni valore.
Il libro è rivolto a tutti e in particolare ai giovani come possibile itinerario di crescita spirituale attraverso la lettura di alcuni salmi. Ogni versetto dei sei salmi – che costituiscono la traccia dell’opera – è colto nella meditazione profonda e collegato con i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Lo scopo è servire nella ricerca e nella scoperta di quel Dio a cui la nostra anima aspira, sia nella splendida luce del giorno che nelle difficoltà di ogni nostra notte.
Gianfranco Vianello, sacerdote del P.I.M.E., (Pontificio Istituto Missioni Estere) ha lavorato in Camerun e alcuni anni in Brasile. Nell’ambito dello scoutismo come Assistente Regionale per AGESCI in Branca R/S di Lombardia e poi come Assistente Nazionale Rover e Scolte.
Ha scritto un tracciato di catechesi per rover e scolte, “Sulle strade del Regno”, Ed. Fiordaliso, e uno per capi, “Profeti del Regno”, Ed. Borla; due testi per giovani, “Liberi per partire”, EMI, e “Passi sulle dune”, CEAM; un saggio di poesie-preghiere, “Salmi dalla savana”, Ed. Paoline. Il suo ultimo libro “Parola che forma: omelie agli scout”, EDB.
Attualmente è il Rettore del P.I.M.E. di Lecco.
Ascoltare la Torah, e in concreto il Decalogo, non significa porsi davanti a un codice per esaminarlo freddamente, ma penetrare nella corrente vitale che sgorga dalla Scrittura e che, attraverso i secoli, arriva fino a noi. Una cosa è l’atteggiamento dell’esegesi critica, che si pone davanti al testo e lo esamina dal punto di vista filologico, testuale, storico, archeologico, strutturale. Cosa ben diversa è l’atteggiamento di chi si colloca al di sotto del testo biblico, lasciando che il testo gli parli con la sua inesauribile ricchezza. Questo è l’atteggiamento dei rabbini, i cui commenti ho raccolto.