
In questo volume viene presentato il testo siriaco completo dei Dodici profeti minori secondo la versione siriaca chiamata Peshitto (o Peshitta). I Dodici vengono disposti secondo l'ordine tradizionale: Osea, Giole, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia. Particolare attenzione è stata dedicata alla vocalizzazione del testo siriaco in modo che possa risultare di sicura utilità per coloro che ne faranno uso. Il testo è stato vocalizzato secondo il sistema occidentale; sono state escluse le forme miste che si trovano, invece, nelle Bibbie poliglotte. Il testo consonantico segue, anche se non pedissequamente, l'edizione del Peshitta Institute di Leiden, confrontata con il manoscritto ambrosiano B 21 Inferiore, siglato 7 a 1 dagli editori di Leiden. Siamo certi che gli appassionati dei testi biblici scritti nelle lingue antiche potranno trovare in queste pagine un utile sussidio per una lettura motivata grammaticalmente della Bibbia siriaca e, in questo modo, appassionarsi all'approfondimento di questo ricco e affascinante dialetto della lingua aramaica. Versione siriaca, vocalizzazione completa.
La storia è una dimensione fondamentale di tutta la Bibbia. Giosuè, Giudici, Samuele e Re completano la linea del racconto del Pentateuco che, partendo dalla creazione, attraverso i patriarchi arriva alla morte di Mosè. Un arco di tempo paragonabile è abbracciato da Cronache (da Adamo al ritorno dall'esilio babilonese), mentre Esdra-Neemia proseguono la narrazione con alcune vicende dopo l'esilio. Il primo e il secondo libro dei Maccabei aggiungono notizie sulle lotte per mantenere la fedeltà all'alleanza nell'epoca ellenistica, portandoci a oltre un secolo dal tempo di Gesù. E se Rut e Tobia si soffermano su vicende familiari, inquadrate nella storia del popolo, quasi romanzi storici edificanti, Ester e Giuditta si configurano come una controstoria immaginaria, dove i deboli vincono sui forti. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Introduzioni, saggi di esegesi, temi teologici tratti dai libri sapienziali dell'Antico testamento. La varietà delle trattazioni, mentre si compone nella fondamentale coerenza del metodo e dell'interpretazione, mette in risalto la ricchezza di questa parte delle Scritture, così vicina alla sensibilità e alla problematica contemporanea.
L'urgente bisogno di dialogo e di senso dell'uomo moderno spiega il crescente e molteplice interesse per i libri sapienziali (Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza) un tempo "cenerentola" degli studi biblici, ritenuti letteratura inferiore. La sapienza biblica è "un'offerta di senso" all'esistenza dell'uomo, alla sua storia e al mondo in cui vive, un'offerta fatta soprattutto attraverso il dialogo. La sapienza biblica, ben lungi dall'essere erudizione, è dunque indagine e comprensione profonda e "saporosa" dell'esistenza.
I "Libri profetici", pazientemente composti a mano negli anni più difficili della Rivoluzione francese, sono un'opera giovanile di William Blake, affascinante per l'acuto simbolismo che la contraddistingue e per la forza eversiva ed eterodossa del messaggio poetico. In questa edizione sono riprodotti i frontespizi originali; la traduzione, le note ai testi, il repertorio biografico e critico sono di Roberto Sanesi.
Quale forma ebbero materialmente i primi scritti cristiani? come e da chi venivano trascritti? per quali vie un testo era pubblicato e raggiungeva i lettori? in che modo questi libri venivano riprodotti e messi in circolazione? con quale rapidità e quale diffusione erano accessibili alle comunità cristiane? chi erano i promotori e i custodi di questi testi? come venivano trasportati, conservati, raccolti e utilizzati? chi li poteva leggere ed effettivamente li leggeva, in quali circostanze e a quali scopi? Se intento di H.Y. Gamble è di rispondere a simili domande, il risultato è una ricostruzione dei primi libri cristiani. Questo saggio si muove tra letteratura classica e letteratura cristiana antica, tra la storia sociale, della teologia e delle istituzioni delle prime chiese cristiane e la paleografia, la critica testuale e la codicologia, fornendo un'immagine per molti versi inedita delle pratiche librarie dei cristiani delle prime generazioni, illustrate nelle loro affinità e peculiarità rispetto alla cultura giudaica e a quella greca e romana.

