
Il volume affronta due tra i passi più oscuri e discussi dell’epistolario paolino, divenuti problematici soprattutto da quando l’emancipazione della donna ha costretto gli esegeti a rendere ragione di una parola che sembra collocare irrimediabilmente Paolo in una posizione "antifemminista". Si tratta infatti dei brani della donna che prega e profetizza senza velo, nonché di quella cui viene chiesto di tacere nelle assemblee. Nel primo testo, tutto è di difficile comprensione: i singoli termini ed espressioni, la trafila e il collegamento dei pensieri, i dati del problema che Paolo deve affrontare, le prove che adduce, gli argomenti che elabora e la soluzione cui perviene. Nel secondo, parole ed espressioni sono sufficientemente trasparenti, ma il significato complessivo del testo viene poi interpretato dagli esegeti in maniera molto difforme. Viste tali premesse, un supplemento di indagine su questi versetti non risulta certamente superfluo, soprattutto nel tempo in cui le donne si stanno battendo per un più giusto riconoscimento del loro ruolo nella Chiesa.
Note sull’autore
Giancarlo Biguzzi, sacerdote della diocesi di Cesena-Sarsina, ha compiuto gli studi al Pontificio Istituto Biblico ed è docente di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato: Io distruggerò questo tempio. Il tempio e il giudaismo nel Vangelo di Marco, Urbaniana University Press, Roma 1987, opera tradotta in spagnolo dall'editrice El Almendro nel 1992 a richiesta e cura dell'Università di Cordoba; I Settenari nella struttura dell'Apocalisse. Analisi, storia della ricerca, interpretazione, EDB, Bologna 1996; Paolo comunicatore, Paoline, Cinisello Balsamo 1999. Collabora a varie riviste, tra cui Rivista biblica, Novum Testamentum, Biblica, Estudios Bíblicos, Euntes Docete, Théotokos.
Un testo su Giuseppe, figlio di Rachele. E' una felice esperienza essere 'di Cristo'! E' quella ben descritta da San Paolo: 'Tutto e' vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo e' di Dio'. Tutto e' vostro! Anche questo antico figlio di Giacobbe. Nella sua vicenda Dio ha voluto disegnare con dovizia di particolari il suo piano di salvezza. Il piano che avrebbe mandato ad effetto nel suo Figlio, sceso prima nella nudita' di Adamo e poi nell'Egitto dell'umanita', dove quest'ultima si trova priva di liberta' e senza futuro, non puo' fare quello che vuole e non puo' andare dove crede. Il lettore e' sprovveduto, ma lasciandosi portare dalla Parola di Dio, scopre che questa storia meravigliosa e' la sua e preme in lui per compiersi...
È una felice esperienza essere “di Cristo”! È quella ben descritta da san Paolo: «Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio».
Tutto è vostro! Anche questo antico figlio di Giacobbe. Nella sua vicenda Dio ha voluto disegnare con dovizia di particolari (bisogna dirlo!) il suo piano di salvezza. Il piano che avrebbe mandato ad effetto nel suo Figlio, sceso prima nella nudità di Adamo e poi nell’Egitto dell’umanità, dove quest’ultima si trova priva di libertà e senza futuro, non può fare quello che vuole e non può andare dove crede.
Il lettore è sprovveduto, ma lasciandosi portare dalla Parola di Dio, scopre che questa storia meravigliosa è la sua e preme in lui per compiersi.
L’approccio è antico: sant’Ignazio di Loyola lo chiamava “composizione di luogo”; noi preferiamo la più suggestiva prassi ebraica e parliamo di “haggadot”. Ma senza la guida dello Spirito di Cristo, né queste né quella “funzionano”. È lui il maestro interiore, che illumina le parole e le rende efficaci. È per la sua forza che questa antica storia diventa la storia di chi la ascolta come un nutrimento e vi ritrova se stesso, dopo essersi sempre nuovamente smarrito.
In fondo, cosa sono tremila anni?
Come il giorno di ieri che è passato, come una veglia della notte…
La ristampa, che si è resa necessaria, di questa “incredibile storia” suggerisce che qualcuno l’ha resa credibile per tanti!
A Lui ogni merito e la lode entusiasta dei suoi.
Tarcisio ZANNI è nato a Cremona nel 1945, all’incirca nelle ore in cui a Hiroshima e Nagasaki veniva, in maniera discutibile, posto fine al secondo conflitto mondiale. Cresciuto nella provincia bianca, cattolicissima del Nord Italia (ora placidamente atea) e nelle relative istituzioni, ne è uscito con furore negli anni della contestazione studentesca e operaia, detti, per brevità, “del ’68”. Conseguite a suo dire “inutilmente” la laurea in Filosofia presso l’Università di Bologna e la Licenza in Teologia all’Università del Laterano in Roma, ha incontrato, per pura grazia di Dio, il Cammino Neocatecumenale nel 1971 a Scandicci, e ne è stato “salvato” – al dire del suo amico Carlo Carretto – «come Mosè dalle acque». È sposato con Clementina fin dal 1976 e ne ha avuto tre figli, Michele, Giacomo e Stefano, per i quali non cessa di benedire Dio. Inviato nella “Missio ad gentes di Hanoi”, vi ha vissuto per tre anni, e ne ha riportato un certo amore per il Vietnam. Ha scritto diversi saggi di teologia divulgativa e di indole catechetica, per l’Editrice Chirico di Napoli, sul sito della quale alla voce “autori” se ne trova elenco completo.
Da segnalare tra gli altri: A Betlemme (2004); La Veglia (2004), cioè come arrivare all’alba del giorno di Pasqua senza accorgersene; Venduto in Giuseppe (2008); Che cosa c’è di diverso in questa notte? (2010); Verso il Natale in famiglia (2014); Assunti in cielo (2016) per una pedagogia eucaristica; Intervista a Francesco Cuppini (2016); Viaggio alla ricerca dell’Italia cattolica che non si trova più (2018); La debolezza di Dio (2020) ossia la “vera” storia di Anania di Damasco; Giuseppe di Nàzaret (2021); e infine Quando essere vecchi è una risorsa (2021).
Se qualcuno, in quel tempo, avesse chiesto a Giuseppe che cosa più di tutto desiderava per sé, avrebbe avuto certamente una risposta inattesa: «Essere come tutti gli altri». Come i suoi fratelli, che se ne andavano da casa per lunghi mesi, dietro al gregge. Come i ragazzi della sua età, cui nessuno faceva caso, che “puntavano” le ragazze, giocavano ai dadi, bevevano vino. .
E invece tutto sembrava congiurare per farne un diverso. La sua condizione di erede della promessa gli pesava, in quel periodo della sua vita, a diciassette anni, come una cappa opprimente….
…Era arrivato a chiedersi con ira che colpa fosse essere il figlio di Rachele..
I suoi fratelli pensavano che Israele lo preferisse a loro, perché era il figlio della donna amata davvero, del primo amore, «quello – dicevano nelle lunghe serate passate a oziare – quello che non si scorda mai».
Tarcisio ZANNI è nato a Cremona nel 1945, vive a Bologna dal 1960. Ha potuto conoscere e ascoltare maestri quali Carlo Carretto, Kiko Argüello, Carmen Hernández, Francesco Cuppini, Gregorio Sacristan, il Vescovo Zarri, il cardinale Biffi, Raniero Cantalamessa, Joseph Ratzinger e molti altri, dei quali conserva il vivo ricordo.
Ha scritto diversi saggi di teologia divulgativa e di indole catechetica, per l’Editrice Chirico di Napoli, sul sito della quale, alla voce “autori”, se ne trova elenco completo, tra i quali si segnalano: “A Betlemme nella casa del pane”, “Verso il Natale in famiglia”, “Che cosa c’è di diverso questa notte raccontare la Pasqua con la Bibbia”, “Assunti in cielo un prontuario per la Celebrazione Eucarestica”, “Intervista a Francesco Cuppini frammenti di storia del Cammino Neocatecumenale…”, “Viaggio alla ricerca dell’Italia cattolica che non si trova più”, “Lettera a una bambina battezzata a sua insaputa commento insolito al Rituale del Battesimo dei bambini”, “La debolezza di Dio storia di Anania e Leah tra Natale e Pasqua”, “Giuseppe di Nàzaret Bibbia, tradizione, racconto”, ”Quando essere vecchi è una risorsa”, “Summorum pontificum e la buona battaglia del Concilio un racconto”.
«Il vangelo di Matteo è il vangelo del discorso della montagna. Il “discorso dei discorsi”, come lo ha definito lo scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, è il più citato tra quelli tenuti da un uomo. Ma è anche il discorso che è stato più frequentemente tradito e del quale si è maggiormente abusato.
Finché dura il tempo, c’è bisogno del vangelo di Matteo per conoscere che cosa Gesù ha insegnato. Nessuno ha più bisogno di leggere un vangelo per sapere che è arrivato il regno di Dio. Vale sempre ciò che si legge in Matteo: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”» (Thomas Söding).
- Il messaggio del vangelo di Matteo in quaranta capitoli di facile comprensione
- Impulsi biblici per la vita di oggi
- Per la lettura personale e per il confronto sulla Bibbia
«Venite a me» (Matteo 11,28). Questo è l'invito che Gesù rivolge a tutti coloro che hanno aperto la loro vita all'annuncio del Regno e che vogliono entrare alla scuola del suo cuore, mite e umile. Nel Vangelo che porta il suo nome, Matteo raccoglie le tradizioni apostoliche circolanti nelle comunità cristiane dell'area siro-palestinese e si pone al servizio di questa meravigliosa scoperta. Questi agili commenti ai vangeli dell'Anno A tengono presenti gli apporti degli studi esegetici fioriti nell'alveo del rinnovamento biblico evitando un linguaggio troppo specialistico, per permettere al lettore di cogliere la vitalità e l'attualità della Parola di Dio.
Reciprocità di corpi - corpi donati - sono le nozze. In tal senso Cristo è sposo" secondo il Nuovo Testamento. "
Nella sua prima lettera pastorale dopo la nomina e l'insediamento a vicario apostolico dell'Arabia del Sud, Paolo Martinelli riflette sul tema della nostra vita come vocazione. Il vescovo ci ricorda che «il cristianesimo inizia con un incontro, con un invito a stare con Gesù» e ci sprona a vivere «con gioia la nostra vita come un dono, come risposta all'amore di Dio, che ci chiama a fare grandi cose», evitando la mediocrità.
Questo libro ripercorre le tappe della vita di Gesu, affinche, nell'ascolto del Vangelo, ciascuno impari ogni giorno a diventare sempre piu come lui, immagine del Padre". " E' LA VITA STESSA DI GESU`CHE VIENE PRESENTATA NEL CORSO DI QUESTE PAGINE. ATTRAVERSO GLI AVVENIMENTI IMPORTANTI DI QUESTA VITA, ALCUNI DEI QUALI MOLTO MODESTI, ALTRI GRANDIOSI, LA PERSONA STESSA DI GESU`SI SVELA. ATTREVERSO I SUOI GESTI, LE SUE RISPOSTE, I SUOI DISCORSI, COSI`COME ATTRAVERSO I SUOI SILENZI, E IN PARTICOLARE IL SUO IMMENSO SILENZIO FINALE, H L'AMORE STESSO DI DIO, INCA RNATO NELL'UOMO GESU, CHE SI MOSTRA DA VICINO, SI FA ASCOLT
Uno dei maggiori studiosi di Giovanni commenta integralmente il Quarto Vangelo e mette a disposizione del lettore i risultati della ricerca scientifica adottando uno stile discorsivo che rinuncia a citazioni e rimandi. Una breve introduzione presenta il testo e la sua struttura, e commenta il Prologo come il grande portale dell'intera costruzione. Il corpo del Vangelo viene suddiviso in due parti: Libro dei segni (la fede) e Libro della gloria (l'amore), mentre l'esegesi segue pericope per pericope, su una traduzione condotta direttamente dall'autore. Marchadour è attento al messaggio spirituale e teologico e sottolinea come l'appello al lettore costituisca un tratto tipico del racconto giovanneo. Diciassette riquadri tematici approfondiscono inoltre aspetti letterari e temi teologici e, dopo il commento alle unità narrative, un paragrafo intitolato "Finestre" suggerisce possibili prospettive di approfondimento spirituale. Un capitolo conclusivo riassume in modo efficace e semplice le caratteristiche letterarie e tematiche del Vangelo di Giovanni.
In questo volume, don Maggioni dà colore e vita alla sacra rappresentazione del Natale facendo rivivere i suoi personaggi. L'accorrere dei pastori, la visita dei Magi, Maria, Giuseppe e il Bambino, vengono fotografati come in una istantanea cogliendo i protagonisti nella loro semplicità e concretezza, lontano da ogni stereotipo sentimentale o devozionistico. L'immagine di copertina è un particolare del dipinto "Il censimento di Betlemme" di Pieter Bruegel. Nella grande tela il pittore fiammingo rappresenta Maria e Giuseppe che arrivano a Betlemme passando in mezzo a tanta gente indaffarata nel lavoro e totalmente incurante della presenza divina. È quello che capita anche oggi: il Signore viene tra la sua gente, ma nessuno se ne accorge. Don Maggioni con queste meditazioni ci dona una piccola ma preziosa mappa evangelica per aiutare noi, gente indaffarata e incurante, ad andare incontro al Signore che viene.