
I quattro Vangeli da portare sempre con sé!
I quattro Vangeli da portare sempre con sé!
Non è facile leggere correttamente i Vangeli: si tratta infatti del frutto ispirato d'una laboriosa riflessione della Chiesa che ha saputo intrecciare la narrazione di fatti della vita del Gesù storico con l'interpretazione teologica del suo modo di testimoniare il Cristo della fede. Queste pagine offrono preziose indicazioni per una lettura attenta dei quattro Vangeli, che consenta di interpretare la vicenda di Gesù di Nazaret oltrepassando il senso storico e cogliendo quello spirituale. Ne è autore un appassionato ricercatore, docente di storia della Chiesa antica all'Università di Napoli. Per tutti coloro che compiono un passo in più nella lettura dei vangeli, verso un quadro sintetico interpretativo. Adatto alle catechesi giovanili e per adulti
Il vanto negativo, censurato dall'apostolo Paolo, è per sua natura idolatrico, in quanto nasce da un cuore ostinato, incirconciso e in sé diviso. Altro è il vanto «in Cristo», reso possibile dall'effusione dello Spirito nel cuore dei credenti! Benché l'argomento del vanto in Paolo non sia nuovo, originale è la prospettiva con cui è rivisitato dall'Autore in chiave antropologica. Questo volume si segnala sia per la sua chiarezza espositiva, che lo rende accessibile a un ampio pubblico di lettori interessati a temi biblici, e per il rigore scientifico.
"Attraverso un approccio all'esperienza amorosa descritta con il suo corredo di immense possibilità e ambiguità, l'autore propone profonde riflessioni esistenziali, filosofiche e teologiche sull'esperienza di fede intesa come espressione della vitalità dell'eros. Il volume intesse una serie di "variazioni" che cercano di far lievitare alcune risonanze nascoste nel testo biblico del "Cantico dei cantici", trasformandolo in un'affascinante parabola della vita, del suo significato e dell'incontro con Dio." (card. Gianfranco Ravasi
Maria di Nazaret, Maria Maddalena, Pietro, Guida, Pilato... Quanti uomini e donne hanno incontrato Gesù, hanno avuto una parte nella vicenda della sua esistenza. Persone note, perché nei secoli la testimonianza dei Vangeli e la tradizione dei cristiani hanno elaborato e fissato le loro fisionomie, le loro caratteristiche. Proprio in rapporto a Gesù. Il libro raccoglie otto "interviste" con altrettanti personaggi del Vangelo che raccontano, dialogando con l'autore, qualcosa di Gesù, quello che hanno capito di quell'uomo conosciuto in Palestina e che, per ciascuno di loro, ha significato una svolta decisiva nella vita. Così come ha segnato il destino dell'intera umanità.
«L'originalità del libretto è nella cifra giornalistica misurata sulla curiosità del lettore d'oggi che si accosti ai Vangeli con intelletto d'amore. (...) Leggendo queste interviste abbiamo l'impressione di scorgere il nostro inviato nei Vangeli accostarsi con discrezione a uno di quei personaggi e attaccare bottone com'è giusto che faccia un giornalista» (dalla Prefazione di Luigi Accattoli).<br/
Il libro si prefigge lo scopo di raccogliere in modo fondato e ordinato i contenuti sulla vecchiaia all'interno della Bibbia e propone un confronto e un dialogo tra l'essere anziani oggi e il modo di esserlo nella Bibbia. Tra convergenze e differenze, emerge in particolare la caratteristica dell'uomo biblico: la profonda esperienza di fede da cui proviene una confortante spiritualità dell'età senile, la stagione della saggezza.
Il volume si concentra sugli scritti “apocalittici” prodotti tra giudaismo del secondo Tempio e protocristianesimo. L’intenzione è quella di valorizzare l’elemento “visionario” che accomuna questi scritti al più ampio filone dei resoconti visionari diffusi nelle culture del Mediterraneo antico, mostrando soprattutto le relazioni tra esperienze religiose e processi di “messa per iscritto” che hanno favorito la trasmissione di questi testi in reti di comunicazione sulla lunga durata.
Vedere la Parola, celebrare l’attesa
propone un’innovativa metodologia di analisi che permette di leggere i documenti iconografici paleocristiani non come mero esito di una ricerca estetica, ma come autentici manifesti teologici.
Per gli antichi cristiani l’immagine era un vero e proprio codice impiegato per elaborare una ricca ermeneutica, di natura tipologica, fedele erede
di quegli stessi principi che caratterizzarono l’uso della Scrittura nel culto delle comunità. Gabriele Pelizzari, attraverso l’illustrazione di numerosi esempi, dischiude al lettore un inedito e stimolante percorso che finalmente restituisce all’ermeneutica biblica e all’iconografia il giusto spazio nella storiografia delle origini cristiane. Un volume da studiare ma anche da ammirare.
L'AUTORE
Gabriele Pelizzari è titolare del Laboratorio di Introduzione all’ermeneutica biblica e collaboratore di cattedra di Remo Cacitti presso l’Università degli Studi di Milano. Dal 2012 dirige per le Edizioni Paoline la Collana Letture cristiane del primo millennio. Tra le sue pubblicazioni, si segnala l’ampia monografia Il Pastore ad Aquileia. la trascrizione musiva della catechesi catecumenale nella cattedrale di Teodoro, interamente dedicata all’analisi e alla decodificazione del ciclo musivo aquileiese.
La vita dell'apostolo Paolo non si conclude con la morte. Il suo annuncio continua ad avere un volto grazie alle sue comunità, che ne compongono il ritratto secondo caratteristiche precise, combinate attraverso lo studio di trattati di fisiognomica e funzionali a trasmettere un determinato messaggio alle generazioni successive. Elaborata prima testualmente e fissatasi iconograficamente nel IV secolo, la sua immagine rimane la medesima fino al XX secolo. L'avvento del cinema e l'interesse espresso dalla settima arte nei confronti della sua persona e del suo pensiero contribuiscono a trasformarne la fisionomia. L'attore chiamato ad interpretarne il ruolo e il fine perseguito dall'opera cinematografica ne modificano l'aspetto, consentendo allo spettatore di incontrare un ritratto vivente di Paolo ogni volta differente. Il presente libro intende così studiare le diverse trasposizioni cinematografiche dell'apostolo delle genti, mostrando le motivazioni e il proposito di ognuna di esse. I principali film d'autore che lo riguardano e che sono analizzati nel testo sono sei: San Paolo di Pier Paolo Pasolini (1966-1974), ...e di Shaúl e dei sicari dove finiscono le vie da Damasco e... di Gianni Toti (1973), Arca Russa di Aleksandr Sokurov (2002), Saul: The Journey to Damascus di Mario Azzopardi (2014), Paul, Apostle of Christ di Andrew Hyatt (2018) e Translated di Jerry E. Thompson (2018).
Nella Bibbia i padri – e i padri dei padri – sono testimoni di un amore che non passa e che vogliono trasmettere ai figli e ai figli dei figli.
E' questo un piccolo libro dedicato ai nonni. Il biblista Bruno Maggioni, con la consueta chiarezza, mette in luce molti aspetti di quella ricca e stimolante visione dell'uomo che, nella Bibbia, illumina anche l'ultima stagione della vita.