
Sara, Rebecca, Lea, Rachele - le madri di Israele, le quattro matriarche appaiono, attraverso le righe di Catherine Chalier, nella loro verità biblica: nella loro antichità che è anche viva presenza, nella loro grandezza che è anche estrema prossimità di persone, nel loro mistero che è anche sfavillio e grazia. Mai divengono figure mitologiche, mai si irrigidiscono nei tratti di personaggi, mai si limitano a un particolarismo etnico. Le parole di queste donne, con i loro atti, i loro gesti, i loro passi, dischiudono le dimensioni e il senso dell'umano. Si producono come ancora inattese, come per la prima volta. (dalla prefazione di E. Lévinas)
Gli orientali, solitamente più interessati allo scopo ultimo dell'esistenza che agli affari del mondo fini a se stessi, hanno da sempre considerato col massimo rispetto l'uomo che ha scoperto il proprio Sé e molti sono gli insegnanti che hanno aiutato altri in tale realizzazione. I racconti qui presentati riguardano questo conseguimento e traggono origine da autentiche avventure nello Zen, selezionate da una famosa raccolta del 1200. Lo Zen è stato descritto come "un insegnamento al di là delle parole, che rivela l'essenza della mente dell'uomo, il quale vede direttamente nella propria natura e consegue il Satori, l'illuminazione". Allo Zen vengono attribuiti molti significati, nessuno dei quali completamente definibile ...se sono definiti, non sono Zen.