
Riflessioni sulla lettura meditata della Sacra Scrittura.
DESCRIZIONE: Paolo Ricca ci invita a fare quello che ogni essere pensante dovrebbe avere interesse a fare: liberarci dai cliché e dai pregiudizi. Nel caso di Calvino il primo, e più ingombrante, è quello dello spietato e freddo riformatore, uccisore del mite e ottimo Serveto. Va detto che – lo testimoniano le biografie e le sue parole – anche Calvino era mansueto e tenero negli affetti, desideroso di pace e di concordia. Questo non lo assolve certo dall’aver assecondato (non eseguito) la condanna al rogo di Serveto. Ma una volta di più dovrebbe rendere a noi più problematico il nodo che si ripresenta in tutta la cristianità – come in tutte le “fedi”, religiose o meno – del nesso tra la certezza del bene e la possibilità dell’errore.
In secondo luogo, se cerchiamo di esercitare “critica” invece di “pre-giudizio”, forse arriveremo a capire che anche la dottrina della predestinazione, inconcepibile, se assunta in maniera schematica da noi, figli della postmodernità, se invece considerata dialetticamente ci può aiutare a rimettere a fuoco, quanto meno, il dramma del rapporto tra destino e libertà, e, biblicamente, il dramma del conflitto tra la volontà di Dio e la decisione che spetta a ogni singola creatura.
Paolo Ricca ci esorta a prendere in considerazione, nel proporci di conoscere Calvino, la vera posta in gioco della Riforma: una ricerca intorno alla “verità”.
(Gabriella Caramore)
COMMENTO: Il pensiero di Giovanni Calvino nella lettura chiara e partecipata del massimo storico protestante italiano. La teologia, la dottrina della predestinazione, le vicende della Riforma, l'attualità.
BENEDETTO CARUCCI VITERBI è docente emerito di Storia della Chiesa presso la Facoltà Valdese di teologia a Roma. Per l’editrice Claudiana cura le Opere scelte di Martin Lutero. Presso la Morcelliana ha pubblicato: Le dieci parole di Dio. Le Tavole della libertà e dell’amore (20012); Il pane e il Regno. Commento al Padre nostro (2001); Evangelo di Giovanni (2005).
Parlare di responsabilità sociale d'impresa è divenuto quasi un obbligo per tutti coloro che si occupano di aziende; proprio la grande diffusione di studi e applicazioni pratiche può fare sì che si proceda in modo un po' troppo trionfalistico, acritico ed astorico, rischiando di perdere di vista tutta la complessità, e talvolta la problematicità, legata al concetto di responsabilità sociale. É fondamentale pertanto approfondire l'analisi e la conoscenza delle basi etiche, talvolta differenti, che stanno alla base di studi ed applicazioni pratiche della responsabilità sociale d'impresa. Il presente lavoro studia le basi etiche della CSR secondo la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica (DSC). In questo modo si arricchisce la DSC dell'apporto strumentale e concettuale di studi e applicazioni pratiche connesse alla responsabilità sociale, mostrando come questi non possano che basarsi su solidi principi etici e antropologici (per il credente fondati in ultima analisi su una Realtà Ultima Trascendente). Si contribuisce inoltre ad evitare che la responsabilità d'impresa poggi su basi deboli, che potrebbero farla scivolare, a parere di questo lavoro, verso applicazioni più strumentali, o conformi alla moda, che etiche in senso proprio.
Questo studio affronta il tema della formazione delle virtù umane e cristiane.
Il libro racconta attraverso un viaggio fotografico accompagnato dai testi di S. Paolo, la storia del sepolcro di Gesù, da quando Costantino lo riportò alla luce e lo isolò edificandogli attorno il magnifico mausoleo.
Il testo costituisce un itinerario ragionato svolto in Terra Santa, intervallato da riflessioni e preghiere nei luoghi più rappresentativi ove si è svolta la vita di Gesù.
Raccolta di preghiere tradizionali e preghiere “nuove” per il tempo della malattia. Una pubblicazione che nasce dal desiderio di offrire uno strumento per la preghiera rivolto alle diverse condizioni e ambienti di vita, in particolare per il tempo della malattia.
Autore:
Fasolini Ettore
Missionario saveriano, nato a Vado Ligure da genitori bergamaschi, giornalista, ha vissuto quindici anni in Indonesia; direttore per dieci anni del mensile "Missionari Saveriani", è autore di numerose biografie di missionari. È studioso ed esperto delle culture del Sud-Est asiatico.
Target:
Per tutti. Ambiente cattolico.
Contenuti:
In primavera le foglie appena spuntate hanno un colore verde tenero: è la vita che ricomincia da piccoli inizi, incerti e delicati, ma anche animati da una grande forza nascosta. È un'immagine della nascita, delle origini. "Il verde tenero delle foglie" è la testimonianza di un rapporto felice con il proprio ambiente di provenienza e con la propria vocazione. L'autore, missionario saveriano, racconta soprattutto la storia dei suoi genitori, di cui la sua storia personale sembra quasi un semplice risultato. Mostra così che la missione scaturisce come germoglio da profondi affetti familiari, da un'appartenenza di popolo e di fede, da una terra con il suo paesaggio e i suoi centri abitati. È questo il volto visibile dell'originario dono d'amore che il missionario ha ricevuto e vuole condividere con tutti, a partire dai più lontani e dai più poveri. È la memoria dei primi grandi "prossimi" dell'infanzia - la madre, il padre, i fratelli e le sorelle - che si porta per sempre nel cuore, andando in un'altra terra verso nuovi "prossimi", stranieri e differenti, per celebrare con loro la sorgente eterna del più grande amore alla vita.