
Chiunque si rivolga a Dio con le parole dei salmi sa le difficoltà che questa pratica, sia essa occasionale oppure regolare, porta con sé. Spesso si ha la sensazione di avere a che fare con parole sconosciute, come se stessimo usando una lingua che conosciamo "per sentito dire", ma il cui significato ci rimane precluso. Anche se nei salmi si esprimono esperienze universali, la situazione da cui nasce ogni singola composizione non necessariamente è la nostra. La gioia esuberante che sottende l'espressione di lode o la profonda sofferenza che il linguaggio del lamento fa emergere sono legate a esperienze che non sempre possono essere trasferite o riferite a noi. Ecco allora che, nella prima parte, l'autore affronta alcune domande di carattere generale: quali sono le parole della preghiera? Cosa succede in noi quando preghiamo? In che modo la Chiesa primitiva usava e interpretava i salmi? Poi, nella seconda parte, offre riflessioni sui diversi temi toccati nel Salterio - lode e rendimento di grazie; angoscia, sofferenza e lamento; peccato e perdono; morte e vita... -, dedicando a ciascuno una piccola trattazione. È importante conoscere i salmi in modo non superficiale, così che le loro parole trovino risonanza in noi quando proviamo un'esperienza intensa: allora nuove espressioni verranno ad arricchire il nostro dialogo con il Dio di Gesù. Questa introduzione al Salterio è seguita da un "programma a temi" che illustra il senso dei salmi più usati nella liturgia.
Ogni credente ha un'immagine di Dio tutta personale. Spesso sono immagini originalissime, a volte un po' strane, non di rado fatte su misura dei propri bisogni: un Dio Superpotente, Castigamatti, Tuttofare, Indovinatutto, Tappabuchi... Gesù, invece, chiama Dio con un solo nome, il nome di ''Padre''. Questo libretto illustra la preghiera del Padre nostro con l'intento di aiutare piccoli e grandi a incontrare e conoscere Dio chiamandolo con il nome di Padre... come Gesù ci ha insegnato.
Qual è il "filo rosso" che unisce le 54 invocazioni delle Litanie Lauretane? Che cos'hanno in comune la "torre" con la "stella", la "regina" con lo "specchio"? Perché tanti titoli, e soprattutto così diversi tra loro? E' quanto cercheremo di scoprire attraverso le seguenti meditazioni.
Proprio di colei a cui viene giustamente, e comunemente, associato silenzio, il nascondimento, o addirittura l'invisibilità, proprio di lei, il discorso tende a farsi infinito, "litanico", proseguibile ad oltranza, secondo l'antico detto: "De Maria, nunquam satis", e cioè: "Su Maria, non si può mai dire abbastanza". La devozione mariana ha infatti questo di caratteristico: di essere al tempo stesso familiare e e cosmica, elementare e suprema, per i principianti e per i maestri, e e non meno per gli uni che per gli altri.
Ti sei mai svegliato con una musica in testa? Probabilmente, quella sarà la colonna sonora della tua intera giornata. Ecco, queste pagine contengono delle brevi riflessioni che prendono spunto ogni giorno da un brano musicale diverso. Un modo nuovo di iniziare bene la propria giornata leggendo una paginetta e ascoltando, magari con le cuffie in metrò, una splendida canzone. Da Battiato ai Nomadi, da Celentano a Jovanotti, passando per canzoni iconiche del presente e del passato.
Nella nostra vita inquieta e alla ricerca di senso, ci vengono proposti tanti metodi di meditazione da poterci addirittura confondere! Perché non ritornare invece alla secolare tradizione spirituale del nostro patrimonio cristiano? Per vivere l'intimità silenziosa con Dio abbiamo bisogno di punti di riferimento e queste pagine - un piccolo prezioso vademecum sulla preghiera - ci fanno condividere l'esperienza dei suoi autori, radicata nella tradizione spirituale della Chiesa. L'incontro silenzioso con il Dio vivente sarà allora fonte di approfondimento spirituale, di trasformazione interiore, di pace e di relazione più libera con il prossimo.
Il messaggio di Padre Pio, considerato uno dei più grandi mistici di ogni tempo, è tra i più profondi e radicali di tutta la tradizione religiosa occidentale. Il dolore, la sofferenza, la Croce sono la via privilegiata per giungere all'unione con Dio. Il segreto sta non solo nell'accettarli per amor Suo, ma nel "santificarli", offrendoli quotidianamente come mezzi di espiazione e di corredenzione del mondo intero. Il presente volume contiene una preziosa raccolta di pensieri, riflessioni, risposte, orazioni e confidenze dell'umile frate stigmatizzato, ordinate secondo temi ascetici dottrinali.
Pregare non è mendicare ma intensificare la propria vita.
Una splendida raccolta di preghiere per le domeniche e le feste di ogni Anno Liturgico. I libro è arricchito da una magistrale prefazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi.
Il libro raccoglie varie preghiere destinate ai giovani; suddivise per temi, trattano argomenti attuali e che toccano da vicino i ragazzi. Vanno da «Per i miei familiari», a «Amicizia», da «Il senso della scuola» a «Innamoramento - amore», da «Internet, social e mass media» a «Contemplare e difendere il creato».
Don Giuseppe Dossetti, nel fondare la sua comunità, la Piccola Famiglia dell'Annunziata, volle affidarla in modo particolare alla intercessione di quattro Santi, il cui insegnamento egli ritenne fondamentale per l'indirizzo spirituale della comunità stessa. Si tratta di sant'Ignazio di Antiochia (35ca.-107ca.), san Benedetto da Norcia (480-547), san Francesco d'Assisi (1181-1226), santa Teresa di Gesù Bambino (1873-1897). Abbiamo perciò pensato che fosse utile per noi, e per chi ci conosce o vuole conoscerci, presentare questa piccola raccolta di testi, che sono parti di discorsi pronunciati da don Giuseppe Dossetti nel corso degli anni, a partire dagli albori della sua comunità, quando cioè si stava formando nel 1955, fino ad arrivare agli anni '90.
Il calendario liturgico 2025 per il rito romano è un sussidio dettagliato ed essenziale, con tutte le informazioni necessarie per vivere tutto l'anno in compagnia della Parola di Dio, per una più attenta preparazione alla celebrazione della santa Messa. Inizia con la prima domenica di Avvento (1° dicembre 2024) e termina con l'ultima domenica dell'anno liturgico (23 novembre 2025). Per ogni giorno dell'anno il calendario indica: il grado della celebrazione prevista dalla liturgia (solennità, festa, memoria obbligatoria o facoltativa del santo) e il colore liturgico. I riferimenti biblici delle letture della santa Messa e il ritornello del salmo responsoriale. Uno dei santi del Martirologio Romano o dei Calendari propri delle Chiese locali nei giorni in cui non ci sono delle ricorrenze liturgiche. La settimana del Salterio della liturgia delle ore, indicata con un numero romano.
Il legame tra letteratura e spiritualità è fortissimo e tutt'altro che casuale, specie all'interno del cristianesimo. Attraverso i Vangeli, infatti, anche la struttura della preghiera si trasforma, la Parola originaria - il Logos - assume una centralità inedita in virtù dell'Incarnazione di Cristo. Lo stesso Gesù, quando vuole insegnare, racconta e non teorizza, ed è tanto più riconosciuto come maestro quanto più risulta affascinante come narratore. In queste pagine, Alessandro Zaccuri ci presenta esempi tratti dalle letterature antiche e da quelle orientali per arrivare all'epoca moderna e contemporanea. Un percorso da Lucrezio a Eugenio Montale, da sant'Agostino a Dante, da Cervantes passando per Shakespeare fino a Dickens, Hemingway, Carver e al più contemporaneo di tutti, Cormac McCarthy, per rispondere idealmente a quella domanda, formulata nel 2012 sul New York Times, a firma dello scrittore statunitense Paul Elie: «Il romanzo ha perso la fede?». La letteratura, sia chiaro, non è ancora preghiera. Ma di sicuro può aiutare a pregare.
Un piccolo sussidio per aiutare i fedeli a riscoprire un particolare tipo di preghiera, quella notturna. Quanti non riescono a dormire di notte a causa dell'insonnia, o quanti vengono assaliti da pensieri, preoccupazioni e paure? La preghiera notturna ha un profondo significato simbolico. Non si tratta, infatti, solo di una notte nel senso temporale del termine: è il mondo che sta attraversando una profonda notte, un momento che implora la venuta del Signore. Dunque, insieme alle vergini che vegliano con le lanterne accese e nella notte nel Getsemani: attendiamo il Signore pregando incessantemente.