
Il "Padre nostro" è al centro della vita cristiana: eppure corre il pericolo di essere reci-tato meccanicamente senza essere veramente compreso, rischia di diventare una litania senz'anima. Dobbiamo quindi chiederci che cosa significhi. Quando Gesù lo insegnò ai suoi discepoli, non voleva certo condannarli alla vana ripeti-zione. Anzi, ha vissuto così intensamente ciascuna delle sue richieste da condurci, attra-verso di esse, a un nuovo modo di vivere. Gesù ci offre la possibilità di pregare un Padre accessibile e compassionevole. E poi, dopo avergli chiesto di occupare tutto lo spazio della nostra realtà umana, ci dà il per-messo di chiedergli tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Lode, invocazione, supplica, lamentazione, urlo, atto di fede o di ribellione, dissacrante e che rasenta la bestemmia: la preghiera cristiana nella sua miriade di forme è un riferimento imprescindibile per la letteratura italiana, a partire dalle origini della produzione in volgare fino ai giorni nostri. La preghiera nella letteratura italiana è un'indagine di indubbio valore scientifico, composta di ottanta voci elaborate da studiosi e accademici di grande prestigio, che ripercorrono modalità di impiego e significati della preghiera da parte degli autori più interessanti del panorama letterario. L'intento è di offrire un panorama sufficientemente vasto a studiosi e a studenti di materie umanistiche, di teologia, di scienze umane, a quanti conservano la passione per la nostra letteratura, che potranno trovare in questo volume un utile punto di partenza. Ciò che importa è scoprire come nella preghiera entri tutta la vita, oggetto primo e ultimo della letteratura: la vita materiale delle tribolazioni patite, che protesta con Dio o gli chiede aiuto o consolazione, quella morale della coscienza che si accusa e domanda perdono, quella spirituale dell'anima che contempla e rende grazie.
La preghiera è uno dei temi centrali del Pontificato di papa Francesco: alla preghiera ha dedicato l'ultimo anno preparatorio al Giubileo del 2025; con un richiamo alla preghiera si concludono tutti i suoi interventi pubblici; alla preghiera egli invita sempre ciascuno, quando si tratti di momenti delicati della storia - come è stato per l'epidemia del Covid-19 e come è ancora oggi per gli scenari di guerra. Da questa "necessità- dell'essere cristiano nasce il presente volumetto, che raccoglie piccole ma intense riflessioni sulla preghiera centrale della vita cristiana, quella insegnata a noi da Gesù stesso. A partire dalle catechesi dedicate al Padre nostro, e arricchendole con pensieri inediti, il Papa ci invita a non smettere mai di pregare e a fare nostra l'arte dell'orazione che, sola, può compiere in noi il miracolo della conversione.
Il libretto contiene una bella proposta di preghiera nella forma di Novena a San Benedetto Giuseppe Labre (1748-1783), uno dei santi più straordinari dell'epoca moderna: pellegrino a vita, laico, senza casa e senza famiglia, visse per la strada e tra i più poveri per occuparsi solo della ricerca di Dio. Ogni giorno si riflette su una qualità del Santo - la povertà, l'attenzione ai più bisognosi, la fiducia nella Provvidenza, l'umiltà, la misericordia verso tutti persino verso Satana, lo spirito di preghiera, l'amore a Maria e all'Eucaristia - attraverso un passo della Sacra Scrittura e un testo profondo di meditazione; si conclude con un'orazione specifica.
Le novene sono celebrazioni popolari che ancora oggi "sono vivamente raccomandate", purché siano "in armonia con la sacra liturgia" (SC 13). La Novena di Natale, che si celebra dal 16 al 24 dicembre, è un momento di preghiera che vuole aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla festa della nascita di Gesù. Questo libretto propone lo schema tradizionale della novena con le partiture musicali per l'inno, le profezie e le antifone. Al termine vengono proposti alcuni canti del tempo di Avvento.
Occorre avere il tempo per pregare e pregare profondamente, avendo chiaro che i "propositi di preghiera" non sono preghiera. Maestro e guida è il Signore Gesù Cristo, che opera col Padre e con lo Spirito Santo, non ve ne sono altri. Tutte le "scuole di preghiera", se tali, sono solo semplici aiuti per andare a Lui. Non vi è altra meta da raggiungere. Questo libro, che utilizza testi dei Padri del deserto e della Chiesa, non è un saggio sulla Patristica, né vuole essere un trattato sulla preghiera: è un semplice sussidio. Chi ha curato questa pubblicazione ha voluto solo trasferire in forma ordinata - si fa per dire - il materiale utilizzato a supporto di semplici incontri di preghiera vissuti in varie parrocchie negli ultimi anni. Il materiale originario è costituito da libretti singoli, qui raccolti e accompagnati da un minimo di introduzione che negli incontri in presenza viene fatta a voce.
La nascita della devozione al Santo Volto, le anime sante che l'hanno portata avanti, la medaglia, preghiere, novene, coroncine, suppliche al Santo Volto.
«Non intendevo scrivere qualcosa sul cuore di Gesù», spiega Nouwen. «Nel mio cuore cominciai però a percepire un genuino desiderio di parlare al cuore di Gesù. Parlare ed essere ascoltato. Lasciare che il cuore di Gesù toccasse profondamente il mio cuore. E acconsentire a che quest'ultimo da quell'esperienza fosse guarito. Allora pregai, semplicemente, mentre scrivevo. E scrivevo mentre pregavo. Fu facile, mi venne senza alcuno sforzo. Le parole fluivano spontaneamente. Il cuore di Gesù aveva aperto il mio cuore a questa forma di preghiera». Da cuore a cuore è dunque una intensa effusione orante, capace di esprimere le aspirazioni e le attese del cuore umano, che risponde al cuore di Gesù, rivelato nei vangeli. «In un prossimo documento intendo riproporre a tutta la Chiesa il culto del Sacro Cuore, culto carico di bellezza spirituale, in un mondo che sembra aver perso il cuore» (papa Francesco, Udienza del 5 giugno 2024). Nuova edizione di un testo intimo, ora arricchito da una Appendice sulla storia e l'attualità della devozione al Sacro Cuore.
L'orazione mentale è una forma di preghiera che si è sviluppata in epoca moderna. In essa si esercita l'attenzione e la riflessione dell'intelligenza su un mistero della fede o su un episodio della vita di Gesù. Tramite i sensi spirituali l'orante si applica nella meditazione per trarre spunti di conversione e di discernimento. L'orazione mentale ha lo scopo di avvicinare sempre di più lo stile di Cristo (pensieri, memoria, volontà e affetti) all'esistenza quotidiana del credente. È utile per le persone che desiderano consolidarsi nel cammino di fede o che attraversano un periodo di discernimento in vista di una scelta importante. Il libro si conclude con il decalogo dell'orante.
Pregare è rivolgere a Dio se stessi, anima e corpo, abbandonandosi al suo amore. Se Cristo ha donato il suo corpo, anche noi possiamo offrire carne e sangue per amarlo. Il modo più semplice di farlo è coinvolgere il corpo nella preghiera. Occorre però esercitarsi per riuscire a fare un passaggio importante e significativo: dal pregare con il corpo a far pregare il corpo. Nel nostro modo di pregare, quello più diffuso e abituale, ci sono due atteggiamenti in particolare che abbiamo necessità di interiorizzare: stare in ginocchio e alzare le mani al cielo per impetrare la discesa dello Spirito. Il libro si conclude con il decalogo dell'orante.
Chiunque si rivolga a Dio con le parole dei salmi sa le difficoltà che questa pratica, sia essa occasionale oppure regolare, porta con sé. Spesso si ha la sensazione di avere a che fare con parole sconosciute, come se stessimo usando una lingua che conosciamo "per sentito dire", ma il cui significato ci rimane precluso. Anche se nei salmi si esprimono esperienze universali, la situazione da cui nasce ogni singola composizione non necessariamente è la nostra. La gioia esuberante che sottende l'espressione di lode o la profonda sofferenza che il linguaggio del lamento fa emergere sono legate a esperienze che non sempre possono essere trasferite o riferite a noi. Ecco allora che, nella prima parte, l'autore affronta alcune domande di carattere generale: quali sono le parole della preghiera? Cosa succede in noi quando preghiamo? In che modo la Chiesa primitiva usava e interpretava i salmi? Poi, nella seconda parte, offre riflessioni sui diversi temi toccati nel Salterio - lode e rendimento di grazie; angoscia, sofferenza e lamento; peccato e perdono; morte e vita... -, dedicando a ciascuno una piccola trattazione. È importante conoscere i salmi in modo non superficiale, così che le loro parole trovino risonanza in noi quando proviamo un'esperienza intensa: allora nuove espressioni verranno ad arricchire il nostro dialogo con il Dio di Gesù. Questa introduzione al Salterio è seguita da un "programma a temi" che illustra il senso dei salmi più usati nella liturgia.
Ogni credente ha un'immagine di Dio tutta personale. Spesso sono immagini originalissime, a volte un po' strane, non di rado fatte su misura dei propri bisogni: un Dio Superpotente, Castigamatti, Tuttofare, Indovinatutto, Tappabuchi... Gesù, invece, chiama Dio con un solo nome, il nome di ''Padre''. Questo libretto illustra la preghiera del Padre nostro con l'intento di aiutare piccoli e grandi a incontrare e conoscere Dio chiamandolo con il nome di Padre... come Gesù ci ha insegnato.

