
"Benché estremamente piccoli, siamo sufficientemente grandi perché Dio, nostro buon Padre, si preoccupi di noi con la stessa sollecitudine che se fossimo l'unica persona al mondo". In occasione dell'Anno Santo della Misericordia ci sembra indispensabile proporre la Novena all'Amore Misericordioso, composta dalla Beata Madre Speranza di Gesù, e approvata dal Vescovo di Todi-Orvieto Alfonso M. De Sanctis nel 1945, il quale pronunciò la seguente benedizione: "Ogni anima che si gioverà di questa pia pratica, possa cantare in eterno le misericordie del Signore".
La novena al Natale dai testi e con le preghiere della Madre Canopi.
Santa Veronica ci propone di seguirla per nove giorni;
vuole svelarci il segreto della sua gioia! Ogni giorno è
come una finestra che si apre e ci permette di guardare
con i suoi occhi il Mistero di Cristo. Durante la novena
lasciamoci prendere per mano e chiediamole che ci insegni
ad amare Dio come lo ha amato lei. Tra i contenuti ci
sono anche le preghiere e la Coroncina di santa Veronica.
"Di per sé la pratica di una novena è un momento importante dello spirito umano, poiché costituisce una sorta di estensione di una medesima attualità di preghiera, come se il riferimento singolare della nostra orazione rimanesse a suo modo fisso per tutto il tempo dei nove giorni. Non si tratta solo di un pio esercizio devozionale, ma di un vero investimento spirituale dagli effetti spesso inimmaginabili, perché alle volte veniamo esauditi a motivo dell'insistenza nel chiedere (cfr. Lc 11,5)".
San Michele è il primo angelo che, per importanza, sta al cospetto dell’Altissimo.
Il suo nome, che significa: “Chi come Dio?”, fu il grido di battaglia con cui san Michele attaccò e sconfisse gli angeli ribelli a Dio: durante la terribile lotta che ebbe luogo nei Cieli quando gli angeli cattivi vennero meno alla fedeltà a Dio, Michele, con i suoi angeli buoni, condusse satana e le sue legioni fuori dal cielo, e li precipitò nelle profondità dell’inferno (Ap. 12, 7-9).
Si pensa comunemente che l’arcangelo san Michele abbia scacciato dal cielo Lucifero e i suoi angeli e che continui a combattere contro Satana e i suoi spiriti maligni per distruggere il loro potere ed aiutare la Chiesa a raggiungere la vittoria finale. È giusto quindi rinnovare la nostra fiducia nel potere di san Michele e chiedergli aiuto, come un tempo faceva la Chiesa. Ricordiamo che il suo nome vuol dire “Chi come Dio?”, e che la sua azione e la sua fedeltà debbono spronarci sempre a riconoscere la signoria di Gesù e a cercare costantemente la gloria di Dio, Signore nostro.
Dopo la caduta di Lucifero, Michele divenne il principe degli angeli ed il combattente delle forze sataniche: per questo egli è invocato soprattutto per la protezione contro le forze del male. In particolare, san Michele è invocato nella malattia e specialmente nell’ora della morte, quando il suo potentissimo aiuto si fa ancora più necessario e l’anima è sotto i più duri assalti di Satana.
La figura di San Francesco di Sales accompagni il lettore in un percorso novennio intimo, affinché possa rinvenire un nuovo e più intenso amore per il Signore e una rinnovata speranza nella sua misericordia.
Il libretto contiene una bella proposta di preghiera nella forma di Novena a San Benedetto Giuseppe Labre (1748-1783), uno dei santi più straordinari dell'epoca moderna: pellegrino a vita, laico, senza casa e senza famiglia, visse per la strada e tra i più poveri per occuparsi solo della ricerca di Dio. Ogni giorno si riflette su una qualità del Santo - la povertà, l'attenzione ai più bisognosi, la fiducia nella Provvidenza, l'umiltà, la misericordia verso tutti persino verso Satana, lo spirito di preghiera, l'amore a Maria e all'Eucaristia - attraverso un passo della Sacra Scrittura e un testo profondo di meditazione; si conclude con un'orazione specifica.
Una novena con breve introduzione teologica e testi rigorosamente inediti composta per la meditazione personale e la preghiera per intercessione di San Giuseppe.
O Signore, per intercessione di S. Anna madre della Madonna, ti chiedo di accompagnarmi in questo tempo di gestazione della creature che hai voluto far vivere nel mio seno. Grazie, perché mi hai scelta per questo compito così importante: essere madre di una nuova creatura e così collaborare con te Creatore. O Signore, per intercessione di S. Anna, fa che la creatura che è in me, sia un dono che renda più unita la mia famiglia e una benedizione per tutti. Fa che l'attesa della nascita ci aiuti ad essere generosi e perseveranti nella fede e nella carità.
La venerazione della Vergine Maria "che scioglie i nodi" ha origine da un dipinto votivo risalente agli inizi del 1700 e conservato attualmente nella chiesa di Sankt Peter am Perlach, ad Augsburg in Baviera. La concentrazione e l'impegno di Maria nell'operazione (così come è raffigurata nel dipinto) manifestano la sua tenera cura, la sua passione sincera e la sua materna misericordia per lenire le difficoltà e le sofferenze di tutti i suoi figli. Con testi mariani di papa Francesco per la meditazione.
Novena di nove mesi per accompagnare il periodo di gestazione di Maria, che va dal 25 marzo, giorno dell'Annunciazione, fino al 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù. Originale intuizione dell'autore che propone questa inconsueta novena suggeritagli dalla devozione della madre; essa tutti gli anni a Natale ripeteva: "Oggi ho finito i nove mesi di cammino con Maria". Un diario quotidiano che rivela umanità e semplicità disarmanti, corredato da riflessioni e riferimenti biblici.
I Santi sono sempre stati molto attenti alla presenza dell'Angelo custode e lo pregavano frequentemente, ricevendone grandi benefici. Diceva San Giovanni Bosco: "Il desiderio del nostro Angelo custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che noi abbiamo di essere aiutati".
Dedichiamogli nove martedì consecutivi, in cui pregarlo e invocarlo con gratitudine e fiducia; il martedì è il giorno che la tradizione dedica alla memoria degli Angeli e "nove" ricorda il numero dei Cori angelici.
Il nostro Angelo custode certamente gradirà la nostra riconoscenza e non si farà vincere in generosità, ottenendo da Dio, per noi e per i nostri cari, abbondanze di grazie e di benedizioni.
Il teologo gesuita Francisco Suarez (1548-1617), nel suo De Angelis (VI e XIX) ha stabilito che le funzioni dell'Angelo custode, verso ciascuno di noi, possono essere riassunte in sette compiti ben precisi:
1. liberarci dai pericoli, che minacciano il nostro corpo o la nostra anima;
2. guidarci a compiere il bene e a evitare il male;
3. allontanare da noi i demoni, le tentazioni e i cattivi pensieri;
4. presentare a Dio le nostre preghiere;
5. pregare per noi;
6. correggere i nostri difetti e favorire la nostra conversione;
7. accompagnarci nell'incontro finale con Dio, per condurre la nostra anima in cielo. E, qualora dovessimo purificarci in Purgatorio, l'Angelo custode avrà il compito di consolarci, nell'attesa del nostro ingresso in Paradiso.
L'Angelo custode ha sempre cura di noi, in ogni momento della nostra esistenza, poiché questo è il compito che Dio gli ha affidato e lui, per amore del Signore, lo svolge con grande carità e diligenza. Egli è il nostro più caro amico. Ognuno di noi, però, è libero di accogliere o di rifiutare Dio e il suo aiuto, che ci proviene anche dall'Angelo posto al nostro fianco; per questo, più noi invochiamo con la preghiera il nostro Angelo, più lui, sentendosi interpellato da noi, può operare in nostro favore.