
L'opera "Gesù Misericordioso, Confido in Te" nasce dall'esercizio spirituale quotidiano di anni di preghiera, realizzato come compendio spirituale della Divina Misericordia, tratto dal Diario di Santa Suor Faustina Kowalska, rivolto non solo agli adulti ma soprattutto ai giovani lettori. Si presenta come proposta di cammino di conversione e riconciliazione con Dio, che nel culto e nella Festa della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II, nel suo pontificato, prima domenica dopo Pasqua, trova il suo culmine. È una testimonianza di fede per coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di vivere l'abbraccio dell'Amore Misericordioso del Padre e risponde all'invito del messaggio quaresimale della Chiesa: "Lasciatevi riconciliare con Dio" nella sua interezza si propone come un vero e proprio invito Cristiano alla conversione, dettato da Gesù a Santa Suor Faustina per la salvezza delle anime.
Una raccolta di tutti i “discorsi alla città”, pronunciati dal cardinale Scola negli anni in cui è stato Arcivescovo di Milano. Testi e riflessioni impegnative, che toccano tutte le principali questioni del nostro tempo, che stanno a cuore alla Chiesa: la crisi economica, la libertà religiosa, l’ecologia e lo sviluppo sostenibile, la giustizia, l’eguaglianza e l’emarginazione, il ruolo dell’Europa. Uno sguardo attento e profondo sulla realtà umana e planetaria.
Nei primi secoli del cristianesimo, la preghiera era spesso definita come un incontro con Dio, di cui serbare e alimentare il ricordo. I Padri della Chiesa, attraverso i loro scritti, testimoniano e insegnano che si tratta di un incontro sempre possibile e offrono consigli per riconoscere la preghiera come parte della vita. La preghiera è soprattutto da sperimentare ed effettivamente i Padri ne hanno spesso scritto trasmettendo la loro esperienza senza concedere troppo spazio alle riflessioni astratte, anche se queste non sono del tutto mancate. Questo testo cerca di interpellarci nella ricerca di spiritualità e di ravvivare la nostalgia dell'incontro con Dio, attraverso numerose citazioni patristiche tratte da vari tipi di opere: lettere, trattati, omelie, biografie, regole e anche apoftegmi, cioè i detti e i fatti delle Madri e dei Padri del deserto. «Beati coloro che provano la nostalgia dell'incontro con Dio, perché continueranno a cercarlo ogni giorno».
Primo volume della nuova collana targata Rogiosi editor Parthenologos, che inaugura un nuovo percorso della casa editrice legato all'universo filosofico, in particolare ai filosofi partenopei o che in terra di Partenope si sono formati, il testo curato da Massimiliano Crocco presenta una selezione di brani tratti dal de ente et essentia di Tommaso D'Aquino - uno dei più grandi pensatori dell'età medievale - con relativo commento.
La spiegazione tomista degli enti reali e degli enti logici, e quella delle essenze, Vine analizzata e commentata da Massimiliano Crocco in un linguaggio che al rigore scientifico unisce una grande ricchezza di esempi visivi, consentendogli - come scrive nella Prefazione Luigi imperato - di "riappropriarsi empaticamente non solo dei pensieri, ma persino dei vissuti del suo autore". Ne emerge una visione nuova e affascinante del pensiero e della figura di Tommaso d'Aquino.
S. Domenico di Guzman e la preghiera: un tema coinvolgente perche il Fondatore dell'Ordine Domenicano ci indica un itinerario per la preghiera personale, che si rivela una vera scuola" di preghiera. " Come pregava S. Domenico? Come si rivolgeva al Signore il Fondatore dell'Ordine Domenicano che, secondo i suoi biografi, parlava solo di Dio e con Dio"? Questo libro di Mons. Jean Pierre Ravotti cerca di rispondere a questa domanda partendo dalle "Nove maniere di pregare di S. Domenico", un classico della letteratura devozionale scritto tra il 1260 e il 1288 da un Frate Domenicano del Convento di Bologna. Ne risulta un itinerario che e una vera "scuola" per la preghiera personale. Il testo e corredato dalle immagini del Codex Rossianus n. 3 della Biblioteca Vaticana, un manoscritto eseguito all'incirca all'inizio del '400"
«Non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio» è questa l’affermazione centrale del dialogo tra l’imperatore di Costantinopoli, Manuele II Paleologo, e il maestro persiano suo ospite. Questo dialogo, avvenuto ad Ankara intorno al 1391, è tornato alla ribalta grazie alla citazione che Benedetto XVI ha fatto nel famoso discorso tenuto all’Università di Ratisbona il 12 settembre 2006.
In seguito a questo intervento si sono moltiplicati gli scambi culturali tra intellettuali cristiani e intellettuali islamici, e anche i non credenti si sono interrogati sul rapporto esistente tra Dio e la razionalità umana.
Questo libro si apre con il testo integrale del discorso di Benedetto XVI all’Università di Ratisbona; prosegue con tre contributi, di Carlo Caffarra, Angelo Scola e Giuseppe Barzaghi, che sottolineano alcuni aspetti del dialogo e, in particolare, trattano del rapporto tra Dio-Logos rivelatosi in Cristo e la ragione umana.
Quindi, è riportata la traduzione italiana del famoso dialogo tra Manuele II e il suo maestro persiano. Le affermazioni più decisive che se ne traggono sono che: 1) non ha senso professare una fede sotto la minaccia della violenza; 2) è riconosciuta la ragionevolezza della libertà religiosa e il fondamento di qualsiasi dialogo.
Questo è il libro di cui abbiamo bisogno e che mancava. In molti si interrogano sul pensiero moderno e si chiedono se davvero non ci sia alternativa. Ebbene, l'alternativa c'è. Come spiegava il grande tomista Réginald Garrigou-Lagrange, il pensiero moderno (che lui chiamava «la filosofia del divenire») non è l'evoluzione dell'antico («la filosofia dell'essere»), ma nasce in contrapposizione a quello. E la filosofia dell'essere ha il suo vertice nel pensiero di san Tommaso d'Aquino. Il problema e la conseguenza del pensiero moderno è che la gente comune non si sente in grado di affrontare un modo di pensare diverso da quello contemporaneo e vede nello studio della filosofia (soprattutto quella classica) un monte invalicabile. Quando suggerisco di accostarsi alla Summa theologiae, un riassuntino per studenti medievali completamente digiuni di filosofia e teologia, mi si risponde sgranando gli occhi, come se avessi proposto di scalare il K2. Occorre, quindi, una esposizione semplice e accessibile a chiunque del pensiero di san Tommaso, non per esperti e specialisti. Ed eccolo qua, dunque, il tomismo per tutti: ora non ci sono più scuse (Roberto Marchesini).
Il testo illustra la Regola del Carmelo in tutta la sua ricchezza ed attualita.
La comprensione della Croce nei primi secoli.