
L'autore
RAFAEL AGUIRRE è professore di Nuovo Testamento presso l’università di Deusto (Bilbao)
Il libro
Come mai quello che inizialmente fu un movimento carismatico di rinnovamento, controculturale e fondamentalmente radicato negli ambienti rurali e poveri della Palestina, divenne molto presto una potente istituzione religiosa, prevalentemente urbana, che offrì la coesione ideologica e la legittimazione all’impero romano? In questo libro si studia il processo di istituzionalizzazione e di patriarcalizzazione del cristianesimo primitivo. È la prima opera scritta in spagnolo che utilizza i metodi sociologici nell’esegesi biblica.
Ci furono correnti cristiane che mantennero la radicalità pagando un prezzo all’isolazionimo e che finirono col diventare gruppi chiusi in sé e senza futuro storico (sette giudaico-cristiane). Altre tendenze si fusero con la speculazione filosofica del tempo e finirono col dissolversi in una dottrina elitaria per minoranze (sette gnostiche). La corrente cristiana che prevalse, quella egemonica in Asia Minore, Grecia e Roma, scelse di incarnarsi nelle strutture sociali e ideologiche dell’impero. È il cristianesimo come chiesa, che si è costruita nell’ortodossia e ha segnato la storia successiva. L’estensione e il populismo di questa forma di cristianesimo è compatibile con la rilevanza critica e innovatrice del vangelo di Gesù?
Una visione lucida e rigorosa delle origini della chiesa è decisiva per adottare nel presente atteggiamenti maturi che non sacralizzino quello che è relativo e storico, ma che nemmeno inseguano l’ideale impossibile e volontarista di recuperare un’età dell’oro che non è mai esistita. Il senso teologico profondo dello studio delle origini del cristianesimo non è la giustificazione della chiesa, ma l’appello alla conversione.
Un testo sul pensiero filosofico e teologico di Giovanni Duns Scoto. Giovanni Duns Scoto (1265-1308), noto con l'appellativo di Dottore Sottile e Dottore Mariano, è uno dei massimi pensatori del Medioevo. Un maestro che ha saputo unire la profonda riflessione intellettuale ai problemi più concreti dell'esistenza. La sua dottrina filosofico-teologica riguardante la persona e il corpo umano, l'infinito di Dio e la cristologia, la figura di Maria e la morale, è ancora oggi di grande attualità.
passione vista non come un singolo episodio della vita di cristo ma come la sintesi che continuamente richiama l incarnazione. L accuratissima traduzione rende la lettura di questo difficile testo, assai suggestiva.
Queste Omelie sono l'espressione di un'autentica esperienza di Dio vissuta nel pieno servizio ai fratelli.
Fonte preziosa per la storia della concezione e della liturgia battesimale ad Antiochia, una delle sedi piu illustri della Chiesa orientale, alla fine del IV secolo.
L'opera si inserisce nella lotta per la difesa del culto delle immagini sacre nell'impero d'Oriente. I tre discorsi furono scritti intorno al 730.
La straordinaria avventura in Terra Santa di Egeria, giornalista ante litteram delola fine del IV secolo, un giornale di viaggio" documentatissimo e di ampio respiro. "
nel de resurrectione, l autore rivendica alla carne, quale compagna inseparabile dell anima, il diritto di partecipare con essa alla salvezza eterna, mettendo in evidenza il legame tra la negazione di questo e lo gnosticismo.
Il fascino di queste vite e dovuto alla grandezza dei personaggi ritratti, alla forma letteraria e all'entusiasmo di Girolamo.
Il trattato "La preghiera" viene classificato tra le "opere pratiche" di Origene. Volta a sgombrare il campo dagli attacchi di coloro che nutrivano forti dubbi circa l'utilità e l'efficacia della preghiera, mostra i benefici e i vantaggi derivanti del quotidiano colloquio con Dio. Le motivazioni per la necessità della preghiera sono, a detta di Origene, fondamentalmente tre: Gesù stesso invita gli uomini a pregare; Egli si fa garante dell'esaudimento; l'esempio di molti santi. La seconda parte della trattazione contiene un excursus di carattere filologico sulle petizioni contenute nel Pater, nelle due diverse redazioni di Matteo e di Luca.
Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data? E perché tormentarsi quando è così semplice obbedire? Cosa è l'amore? E cosa c'entra con il sacrificio? E può un miracolo intervenire nel dramma della vita? Sono queste le grandi e attualissime questioni che in modo vivo e intenso Paul Claudel tratta in questo testo teatrale, il suo capolavoro. Violaine, la ragazza bella e felice, Pietro di Craon, il genio costruttore e doloroso, Anna Vercors, il padre saggio e lontano: questi e altri personaggi si scolpiscono nella memoria del lettore in un'opera piena di forza e di poesia.

