
"La strada sarà lunga, tortuosa, sofferente, ma poi splenderà la luce del Signore".
C'è un affascinante pellegrinaggio notturno che si svolge ancora oggi, a quarant'anni dalla sua invenzione, da Macerata al Santuario di Loreto, ed è il più partecipato tra quelli che si svolgono in Italia. Nel 1978 furono 300 i giovani che s'incamminarono verso il Santuario, dove è venerata la Santa Casa di Nazareth, aderendo all'invito di un giovane sacerdote, don Giancarlo Vecerrica, poi diventato vescovo. Oggi la lunga marcia aggrega oltre 100.000 persone. L'appassionata narrazione dei vaticanisti Agasso e Tornielli ripercorre le origini e la storia dell'evento, le attese dei pellegrini, i piccoli miracoli e le grazie ricevute, le tante testimonianze raccolte durante il cammino. La pratica del pellegrinaggio, che da Abramo si distende nei secoli, è il segno del più vasto e universale muoversi dell'umanità. L'uomo appare nella storia come homo viator, un viandante assetato di nuovi orizzonti, affamato di pace e di giustizia, indagatore di verità, desideroso di amore, aperto all'assoluto e al mistero. I tanti ragazzi e ragazze, uomini e donne, molti anche non credenti, che ancora oggi si avviano sulla strada verso Loreto insieme a vescovi, sacerdoti e religiosi, testimoniano a tutto il mondo la parabola inesauribile della speranza.
Le apparizioni, i messaggi, i segni, i miracoli, le esperienze mistiche e il calvario nella vita del veggente di San Martino di Schio, al quale la Madonna apparve per la prima volta nel 1985 dicendogli: “Io sono Maria, sono la Madonna, sono Io che ti parlo veramente, prendi sul serio quanto ti dico e d’ora in poi scriverai tutte le mie parole. Ti preparerò. Un giorno parlerai, ma intanto devi aspettare, devi preparare il tuo spirito, perché faremo un cammino di Fede. Ti preparerò degli amici, degli apostoli che amano Maria. Te li manderò Io e farai molta strada con loro, perché noi insieme dovremo convertire tante anime e portarle a Gesù”.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale è nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, è entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
Il card. Angelo Comastri traccia un meraviglioso pro lo
di Maria, Madre di Dio, indicandola come il vero capolavoro della fede, grande modello per tutti noi. L’Autore, dalla penna straordinariamente ispirata, ci fa entrare concretamente nei momenti salienti della vita di Maria. Commovente, ef cace, con alcune interessantissime incursioni su personaggi storici, letterati e poeti. Un libro di assoluta originalità.
ANGELO COMASTRI è Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro. Nel 2006 Benedetto XVI lo ha nominato Arciprete della Basilica di San Pietro. È autore di numerose pubblicazioni di spiritualità e di pastorale, tradotte in varie lingue. Da Benedetto XVI creato Cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2007, della Diaconia di San Salvatore in Lauro. È membro della Congregazione delle Cause dei Santi.W
Il cardinale Angelo Comastri, con lo stile caldo e coinvolgente che lo caratterizza, ci regala un libro che racchiude conversioni sconvolgenti e significative che hanno avuto la Vergine Maria come strumento privilegiato. La Madre di Dio, colei che più di chiunque altro ha accolto la Buona Novella che «Dio è amore» (1Gv 4,8), da quando ha udito il Figlio sulla croce che le ha detto: «Donna, ecco tuo figlio» (Gv 19,26), non ha mai smesso di "fare da mamma" a ogni figlio per il quale Gesù ha versato il suo sangue. E i figli che più preoccupano il cuore di una mamma sono i figli difficili, i figli inquieti, i figli scappati di casa. Proprio di questi ci racconta la penna dell'autore; storie vere che documentano l'opera instancabile di Maria: alcune fotografie della sua maternità sempre attiva, straordinariamente attiva per riportare alla casa del Padre tutti i figli lontani.
Il Rosario è: una preghiera noiosa e ripetitiva, oppure viene solo recitato in modo sbagliato? Questo libretto offre numerosi suggerimenti per cambiare il nostro approccio a questa bellissima preghiera, rendendola finalmente viva e ricca di spunti.
Età di lettura: da 6 anni.
La pratica del mese di Maggio interamente dedicato a Maria Santissima, la Vergine Madre di Dio e Madre della Chiesa, è una tradizione molto cara a tutti i cristiani. Maria Santissima non è una semplice aggiunta a tutto il mistero di vita cristiana. Nessuno può fare a meno di Lei. Dio stesso, avendo deciso di incarnarsi, scelse Maria di Nazaret perché fosse sua Madre. Per una volta Dio ha veramente avuto bisogno dell'uomo, ha avuto bisogno di Maria Santissima. Nostra Madre, Madre della Chiesa, Madre di tutto il genere umano, Maria, è la via per incontrare il Signore Gesù e per entrare in tutto il mistero trinitario. Maria è la Mediatrice, la Corredentrice, la Dispensatrice di tutte le grazie. Maria è il canale, il ponte, il tramite, il grande segno dell'Alleanza. Maria è la eccelsa creatura di tutti i tempi. Maria è segno, oggi, di tutta la umanità futura: col suo corpo glorioso Maria ci è di garanzia per la nostra vita da risorti, in Cristo.
A distanza di quasi 30 anni dalla sua prima pubblicazione, riconsegniamo nelle mani di tutti questo testo, semplice e senza pretese, con lo scopo di riportare ai “fratelli e sorelle, ammalati e sani, le parole della Madonna di Lourdes e di Fatima, affinché avendole sott’occhio, possiate leggerle e meditarle”.
Sorella Elvira Myriam Psorulla, autrice del libro, non aveva pensato di raggiungere dei commenti, ma di porgere i fatti nella loro sorgente, raccontati in nodo spoglio e essenziale dai piccoli veggenti Bernadetta, Francesco, Giacinta e Lucia. Quasi un viaggio sine glossa. L’essenziale, infatti, ha più bisogno di essere capito che spiegato, e solo le persone genuine, i puri di cuore, possono comprenderlo.
Sognare in grande è tipico delle personalità forti e generose, che non si arrendono al già dato e si fanno cercatori di senso e di bellezza. Sono tanti gli obiettivi per cui ci si muove e ciascuno segue la propria ispirazione. Ma cosa succede quando il sogno invece di essere perseguito con le proprie forze viene messo nelle mani di qualcuno più grande capace di guidare addirittura in modo divino? San Massimiliano Kolbe, frate francescano, vede fiorire intorno a sé tante opere buone fino alla sua impresa più “grande”, il dono della vita. Qual è stato il suo segreto? È lui stesso a confidarcelo: «Donarsi a Maria, l’Immacolata, lasciandosi guidare in tutto». Una pista che suggerisce anche a noi come possibilità nuova per il nostro cammino umano e spirituale.
Raffaele Di Muro O.F.M.Conv., è docente ordinario di Teologia Spirituale e direttore della Cattedra Kolbiana presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura, e presidente internazionale della Milizia dell’Immacolata. Ha pubblicato svariati titoli di mistica e spiritualità, con particolare attenzione alla testimonianza di san Massimiliano Kolbe.
Nel 1986, durante un soggiorno in Germania per la sua tesi di dottorato, il giovane gesuita Jorge Mario Bergoglio rimase incantato dal bellissimo e suggestivo dipinto di Maria che scioglie i nodi della chiesa di Sankt Peter ad Augsburg. Divenuto vescovo, ne consolidò il culto in Argentina.Ma che cosa sono questi nodi? Tutte le difficoltà materiali, familiari, scolastiche, professionali o spirituali; tutti i problemi che ci assillano e che non sappiamo come risolvere; tutte le situazioni bloccate o inestricabili, per le quali spesso non vediamo soluzione. La novena a «Maria che scioglie i nodi» è un affidamento alla Vergine perché aiuti a dipanare situazioni complicate.
"L'amore a Maria va sussurrato più che gridato, nascosto gelosamente più che esibito", dice Alessandro Pronzato. Ed ecco dunque delle pagine che sussurrano tutto il suo amore alla Madonna e di quei poeti che si sono accostati a lei con discrezione e passione. "Non ho grazie speciali da chiederle. Solo quella di rimanere innamorato di Lei senza darlo a vedere. Una specie di amore clandestino".