
Maria rivive in quarantacinque canti la propria esperienza di Madre di Dio, dall’annuncio alla Passione del figlio alla morte e assunzione in cielo: poesia "rilkiana", essenziale, puro lirismo.
Note sull’autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote, docente di Teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana e la Facoltà teologica dell’Italia centrale, ha insegnato Patrologia presso il Pontificio seminario marchigiano "Pio IX" di Fano (PS); ha elaborato la tesi dottorale sulla cristologia di Basilio Magno sotto la direzione del p. J. Gribomont osb presso l’Istituto patristico Augustinianum di Roma. Ha scritto saggi sulla poesia di Mario Luzi ed è egli stesso poeta. Tra le sue pubblicazioni: L’ombra del velo, Forlì 1985; Nella fiamma del dono, 1986; Ultimo avvento, Roma 1992; Da una terra devastata, Forlì 1993; Il canto della Madre, EDB, Bologna 22001. In ambito teologico ha pubblicato numerosi contributi in riviste e miscellanee, nonché i seguenti volumi: Testi cristologici di Basilio Magno, Borla, Roma 1991; I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale, EDB, Bologna 21999; I sacramenti simbolo e teologia. 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione, EDB, Bologna 22000.
La poesia tende di per sé a essere oracolo. Il poeta accusa o esalta, egli vede il male del mondo, ne è turbato; ma contempla anche la gloria di Dio che si dispiega nell’universo e conosce la grandezza dell’uomo.
Giorgio Mazzanti ha accusato la rovina di un mondo dissociato e dissacrato, si è sentito coinvolto nella stessa rovina; non poteva tuttavia dimenticare che era nella sua missione l’annuncio della salvezza e il riconoscimento della grandezza dell’uomo. Questa grandezza è contemplata dal poeta nella Vergine Madre di Dio: nella Vergine, pura creatura, non è soltanto la natura dell’uomo ma è la persona creata che viene elevata a una sublime dignità. Nella Vergine risplende, più che in ogni altra creatura, la libertà di Dio e il suo amore infinito.
Dalla Presentazione di Divo Barsotti
Infagottata nella sua uniforme da viaggio, la giovane Maria Angulema si accinge, incongrua dama di carità avventizia, a compiere il pellegrinaggio di Lourdes con uno scopo segreto e bruciante: rendere al mittente il pesante fardello di dolore che si porta dietro da quando suo padre è morto in un incidente automobilistico - e "chiedere formale spiegazione e magari soddisfazione di tanta sofferenza al Padreterno". Ferma nel suo proposito, armata soltanto della sua "anima sbiadita e pesta", l'avventizia si trova subito sommersa, fin dalla stazione di partenza, da "una folla rumorosa composta da pellegrini, parenti dei pellegrini, malati veri, parenti e familiari dei malati veri, malati finti, parenti e familiari dei malati finti, curiosi, sfaccendati, militari in libera uscita, puttane nigeriane, dame o sorelle di carità, barellieri o fratelli". Scaraventata suo malgrado sul palcoscenico delle celebrazioni religiose, Maria si accanisce con goffe manovre nel tentativo di espugnare la grotta di Massabielle, da cui viene costantemente respinta, mentre sempre più incombenti si fanno alcune comparse demoniache - come la Micchelina e la Nazzarena, cugine diabetiche di Montecastrilli, la stridula Samantha, la terrifica Liona - o angeliche, come il bellissimo Gonzalo Gómez y Morena, barelliere della Vergine della Macarena di Siviglia, di cui Maria si crede innamorata prima che tutto venga travolto dall'incontro con il Padre che la consola infine di ogni afflizione.
Gennaro Matino riprende, uno a uno, i cenni che il Vangelo dedica a Maria e li trasforma in momenti di meditazione e di preghiera.«Teologi, storici, esegeti, poeti, scrittori, registi, asceti hanno cercato la Madre e molti davvero l'hanno trovata; tanti con il loro genio e la loro arte hanno saputo raccontarla, raffigurarla, pregarla. Tuttavia il rischio di farla diventare ingombrante, quasi a nascondere la missione del Figlio, è stato ed è sempre presente nella vicenda cristiana. Non una colpa, ma una tentazione che certo non descrive la vertigine biblica che attraversa la sacra storia per consegnare il frutto del suo grembo. Un profumo accarezza, stordisce, ammalia, inebria e provoca felicità quando è capace di attirarti alla fonte del suo mistero. Un fiore spande il suo profumo per accogliere api, una pietanza per augurare mensa, la pelle per stringere contatti».
«Vergine madre, figlia del tuo figlio» dice il sommo poeta. Com’è possibile che esista creatura umana ad un tempo portatrice di salvezza e a propria volta salvata? È una storia singolare che ancora emana il profumo di un evento tanto grande da cambiare la vita di tanti. È il profumo di una donna del tutto speciale, è il profumo di Maria, madre di Gesù. «Come volti, parole, avvenimenti, amori, si ripresentano nella mente evocati da particolari odori, così accade per il profumo di Maria che nel sacro testo, pur parlando raramente, lascia pagina per pagina la sua delicata essenza».
Gennaro Matino riprende, uno a uno, i cenni che il Vangelo dedica a Maria e li trasforma in momenti di meditazione e di preghiera, verso Dio e sull’umanità: parole della Bibbia su Maria, parole della Bibbia sull’uomo.
Sommario
In principio. Bellezza e inganno. Il tempo della vergine. La vergine si chiamava Maria. Il Signore è con te. Non avere paura. La serva del Signore. Benedetta tra le donne. Il vangelo di Maria. La parola mantenuta. Il giorno della madre. Spada nell’anima. Macello di bambini. Tuo Padre ed io. Mia moglie Maria. Ti benedico figlio mio. La madre degli apostoli. Scene da un matrimonio. Beata la madre che ti ha fatto! Chi è mia madre? Il grido della vita. La donna della pace. La vergine del pane. L’ora della madre. La via dell’umiliazione. La croce di Maria. Il silenzio rumoroso del Verbo. La donna dell’Alleluia. Arrivederci madre. La vittoria su Babele. Per vestito, il sole. Ave Maria.
Note sull'autore
Gennaro Matino (Napoli 1956) è parroco e docente di teologia pastorale nella sua città. Da sempre sensibile al problema dell’evangelizzazione e della carità, opera anche nel terzo mondo, soprattutto in India. Giornalista pubblicista, tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Parrocchia e Preghiera. Per una catechesi della vita spirituale (1990); Abbà Padre. Una catechesi sul Padre nostro (1993); Le strutture pastorali della Chiesa locale (1996); Una parrocchia tra memoria e profezia (2000); Abelardo. L’intuizione della coscienza (2000) e, con Erri De Luca, Mestieri all’aria aperta (2004). Con le EDB ha pubblicato: La tenerezza di un Dio diverso (2002, 32004); Nostalgia di cielo (2003); La parrocchia: una fontana senza più acqua? (2004); Aspettando Natale. Catechesi dell’Avvento e del Natale (1993, 22004); Avverbi in preghiera (2005).
Il Papa nella sua lettera apostolica Rosarium Virginia Mariae ci esorta a riprendere a recitare il Rosario e con l'integrazione dei misteri della luce intende rendere più cristologia questa preghiera. Il libretto elenca e commenta: i misteri della gioia, i misteri della luce; i misteri del dolore e i misteri della gloria. Di O. Masullo.
Il Rosario, preghiera centrale nella vita di fede, è un momento di sosta insieme con Maria: è contemplazione del volto del Figlio, pur nel ritmo dispersivo di ogni giorno. Ritorniamo a insegnare ai bambini questa preghiera, semplice e bella, adattandola alle loro esigenze, recitandola solo in parte, arricchendola di animazione e canti adeguati. Proponiamola ai giovani: può divenire una veglia di preghiera, lasciando maggior spazio al silenzio e alla meditazione della Parola, con l'ausilio di icone e canti specifici. Può essere un aiuto all'unità della famiglia, anche dedicandole solo il tempo di una decina di Ave Maria. 21a edizione, riveduta e aggiornata.
Questa pubblicazione raccoglie una selezione di testi su Maria di San Massimiliano Kolbe, il Santo dell'Immacolata per eccellenza, che proprio in virtù della sua devozione mariana ha donato la vita per salvare un padre di famiglia nel campo di concentramento di Auschwitz. Il curatore del volume riporta gli scritti kolbiani seguendo l'itinerario che lo stesso Santo polacco suggerisce, illustrando prima l'identità della Vergine, spiegando poi i motivi per cui è importante invocarla ed affidarsi a Lei, e infine indicando a tutti i fedeli in che modo tenere uno stile di vita contemplativo grazie all'esempio dell'Immacolata.
Le riflessioni-meditazioni su Maria, scritte da Enrico Masseroni durante i molti pellegrinaggi mariani compiuti come guida spirituale, accompagnano il lettore, ripercorrendo le vicende bibliche di Maria, il cui pellegrinare terreno è la traccia di ogni pellegrinare umano. Dalla partenza coraggiosa verso l'ignoto, connotato dal fiat, al percorso accanto alla vita pubblica di Gesù, alla passione e morte in croce del Figlio, fino alla risurrezione e all'attesa dello Spirito Santo e dell'avvio della Chiesa nascente. I capitoli brevi, ma incisivi, iniziano con una citazioni biblica, cui segue il commento dell'Autore e una breve preghiera conclusiva.