
L'infinito della Bellezza, il nuovo lessico della gioia, "Amoris laetitia", l'amore che parla una nuova lingua, il riconoscimento, la preghiera del Papa a Maria, "Madre di Misericordia e del Bell'Amore". L'infinito della Bellezza, questa "esperienza personale" di Nunziella che coinvolge tutti nella significanza mariana dell'essere cristiani, nella beatifica convivialità trinitaria dell'Amore: "Non si tratta tanto di imitare Maria, quanto di accogliere dallo Spirito Santo una grazia di partecipazione alla vita di lei, lasciandoci quasi vivere da questa dolcissima Madre per entrare in lei e instaurare, tramite lei, l'unico rapporto possibile con Gesù, quello appunto di Maria". "La Madre, la Figlia, la Sorella, la Vergine Sposa, la Madre della Chiesa... come dire, se la nostra fede fosse un'idea non avremmo bisogno della Madre, ma la nostra fede è vita, e non c'è vita senza la Madre." (dalla Prefazione di Nino Barraco)
Testo integrale con le indicazioni dell'arcivescovo Angelo Scola all'inizio dell'anno pastorale. Il documento, approfondisce e attua la lettera pastorale Educarsi al pensiero di Cristo. Scrive l'Arcivescovo: "Ci aiuti in questo affascinante percorso l'intercessione della Vergine Maria. "Io sono la madre del bell'amore" (Sir 24,18). Queste parole del libro del Siracide vengono riferite dalla tradizione spirituale alla Madre di Dio. [...] Lasciamoci dunque attrarre dall'amore di Cristo, viviamo dello Spirito che "è vita per la giustizia" (Rm. 8,10). Alla Madre del bell'amore affidiamo, pieni di fiducia, le nostre comunità e il cammino di questo Anno Pastorale 2016-2017".
Questo libro, che offre alcuni spunti di riflessione sui misteri della vita della Vergine, e' nato dal desiderio di approfondire l'esperienza dell'affidamento alla Vergine. Fin da bambino ognuno di noi fa una preziosa esperienza di affidamento. Muoviamo i primi passi, balbettiamo le prime parole testimoniando alla mamma e al papa' gratitudine per la promessa che il loro prendersi cura di noi ha destato nel profondo del nostro io. Dalla loro dedizione scaturisce la nostra elementare esperienza del bene.
Il culto della Madonna è stato uno dei pilastri della pastorale e dell'educazione alla pietà di Ildefonso Schuster, il cardinale arcivescovo di Milano, beatificato da Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996. Scritti nel 1953, a due anni dalla morte, questi Pensieri mariani sulle Litanie lauretane costituiscono la perfetta sintesi della sua pratica mariana in cui si intrecciano da un lato il dogma, che fonda la pietà verso la Vergine nel mistero cristiano come illustrato nelle fonti patristico-liturgiche, e dall'altro l'affetto popolare, che proprio nelle Litanie lauretane si rispecchia, in quanto queste sono sgorgate, come egli osserva, non «dal cuore del semplice popolo italiano», attraversate come sono da una vena di poesia che «piace e affascina per la sua fervente spontaneità ». Presentazione e curatela dell'opera di mons. Inos Biffi.
E’ una presentazione, biblicamente fondata, della vita e della figura di Maria. Scritta da una donna protestante, ripercorre gli episodi sulla madre di Dio narrati nei Vangeli. Si richiama alla tradizione di Martin Lutero, che contrariamente a quanto si possa pensare, fino alla fine della sua vita ha onorato Maria, ne ha santificato le feste e cantato ogni giorno il Magnificat.
INDICE
Presentazione di P. Raniero Cantalamessa. Annunciazione. Visitazione. Nascita di Gesù. Presentazione al tempio. Visita dei Magi dall'Oriente e fuga in Egitto. La via di Maria con Gesù fanciullo e adolescente. La via di Maria con Gesù all'inizio della sua vita pubblica. Maria accompagna suo figlio fino alla croce. Conclusione.
In queste pagine la storia dell'Apparizione della Vergine a La Salette.
Itinerario per un approfondimento della ricchezza e della potenzialita' della preghiera del Rosario: il metodo ripetitivo e' illustrato nell'ottica di una intensa ispirazione contemplativa.
La pratica del Santo Rosario, si trova al centro del mistero pasquale dell'Eucaristia e fa vivere con Maria queste fondamentali verita' della fede cristiana.
Il "sacerdozio di Maria" precede cronologicamente quello di Cristo, dal cui sacrificio dipende. Visibilizza il sacerdozio o movimento sacrificale della Trinità, inteso come volontà di donarsi, in un'unità indissociabile all'umanità di Maria, figura della Chiesa, assunta nel dinamismo dell'amore trasformante. La Vergine, fin dall'Annunciazione e soprattutto ai piedi della croce, può far suo il versetto di Giovanni: "Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo Figlio Unigenito" (Cv 3,16), che rivela l'intenzione divina e mariana/ecclesiale di amare l'uomo e la creazione fino al dono della stessa vita. Proprio il Padre, nella pienezza del tempo, ha inviato il Figlio nato da donna, perché l'uomo ricevesse l'adozione a figlio tutto rivolto al seno del Padre. La figura della Vergine viene così a costituirsi parte della vita trinitaria, associata alla rivelazione e alla partecipazione dell'amore come verità del sacerdozio cristiano. Il lettore potrà appassionarsi a trovare in quest'opera domande e risposte a problemi attuali che "l'autore articola e sviluppa con competenza utilizzando diversi registri: quello della riflessione teologica e della spiegazione esegetica, quello della meditazione spirituale e della evocazione poetica".
Il volume affronta una domanda antica e sempre attuale: il Risorto ha incontrato sua Madre? E quando? Siccome nei Vangeli e nel resto del NT non si fa alcun cenno a un episodio del genere, fin dall'antichità, i vangeli apocrifi e, in seguito anche alcuni Padri della Chiesa hanno ritenuto che la prima apparizione del Risorto sia stata destinata proprio alla Madre. Attraverso lo studio dell'antico rito popolare della 'Ncrinata (o Affrontata), l'autore offre una lettura equilibrata che valorizza la pietà popolare senza cedere né a un'accettazione acritica né a un rifiuto radicale.
La lettura di questi atti risultera stimolante e potra contribuire a suscitare in tutti l'ammirazione per l'intervento soprannaturale di Dio, attraverso Maria, nella storia dei messicani e di tutti gli uomini.

