
«Lo studio sia delle fonti del messaggio di Fatima che della riflessione teologica su di esso ha portato Bueno de la Fuente a definirlo "una testimonianza mistica e profetica". La parola chiave della lettura teologica di questa testimonianza mistica e profetica individuata dall'Autore è la "misericordia". Le fonti del messaggio di Fatima non ci presentano un discorso speculativo su Dio; piuttosto, danno testimonianza di un incontro, un'esperienza mistica capace di trasformare la vita, come ha trasformato quella dei veggenti». (Dalla Prefazione di p. Carlos Cabecinhas, Rettore del Santuario di Fatima)
Dalla A di "accoglienza" alla V di "visitatori": strutturato come un dizionario e riccamente illustrato, il presente volume vuole essere una guida utile e pratica non solo per quanti si recano in pellegrinaggio a Lourdes, ma anche per tutti coloro che in occasione dei 150 anni (1858-2008) dalla prima apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous intendono conoscere e approfondire la storia di questo luogo legato ad un evento straordinario che ancora oggi continua ad attirare milioni di pellegrini. Un volume completo e aggiornato, ricco di informazioni storiche, tecniche, ma anche legate alla spiritualità mariana - qual è il messaggio di Lourdes? Cosa vuol dire la Madonna parlando di "penitenza"? Perché si chiama l'Immacolata Concezione? -, per aiutare il lettore ad entrare nello spirito del Santuario più celebre e visitato al mondo.
Riedizione in una veste grafica nuova dell’importante documento storico pubblicato nel 1985, e subito riedito nel 1986, dalle Edizioni Messaggero Padova: la trascrizione delle registrazioni dei colloqui tra padre Janko Bubalo e Vicka, la maggiore dei «veggenti» di Medjugorje. P. Janko interrogò in maniera familiare e vivace, talvolta scherzosa, ma al tempo stesso incalzante e precisa Vicka facendosi raccontare, fin nei particolari più discussi o irritanti, i primi tre anni di apparizioni: dal 24 giugno 1981 al 31 dicembre 1983. Sono quindi pagine che rappresentano una testimonianza storica unica e imprescindibile per la conoscenza dei fatti. La Premessa alla prima edizione italiana fu firmata dai curatori dell’opera: il francescano Smiljan-Dragan Kožul e il paolino, divenuto poi celebre come esorcista della diocesi di Roma, Gabriele Amorth. Unica novità presente della nuova edizione è la Prefazione del mariologo Gian Matteo Roggio, docente presso la Pontificia facoltà teologica Marianum di Roma, che aiuta a comprendere, nell’attuale contesto storico ed ecclesiale, il valore di queste pagine.
A Medjugorje ciò che è accaduto, e che tutt'ora accade, ha il sapore del Vangelo, di una realtà nuova, che porta al rinnovamento della Chiesa ad opera della Regina della Pace.
Questa nuova opera dell'autore nasce dalla constatazione di un fenomeno contemporaneamente sociale e religioso. Oggi, l'interesse dei fedeli occidentali per l'icona cresce in modo significativo. Le risposte trovano riscontro in un'epoca di linguaggi semplici, come è quella odierna, in una cultura dell'immagine ma senza che le persone siano iniziate alla lettura dell'immagine. Il pensiero è così ridotto al puro razionalismo da non essere in grado di comprendere l'integrità della vita, che va ben oltre l'immagine. Si comincia ad intravedere l'esigenza di una comunicazione aperta all'intersoggettività, in tutte le sue forme. L'icona, con il suo linguaggio simbolico e complesso, risponde a questa esigenza perché comunica alla comunità e non solo al singolo.
«Maria non è mai stata una causa di separazione tra le Chiese. Al contrario, essa ne è diventata la vittima, addirittura l'espressione esacerbata. Su di lei si polarizzano e in lei si riflettono numerosi altri fattori di disunione». In questo modo netto e deciso si esprime il documento ecumenico di Dombes sulla Madonna.
Di conseguenza Maria e la mariologia diventano illustrazione della questione ecumenica, di ciò che già unisce, del suo contenzioso, del suo evolversi e dei suoi arresti, in un coinvolgimento non solo dottrinale, ma affettivo e passionale, perché vi entrano in gioco la pietà, la devozione e la cultura.
Per costruire una mariologia che non sia «vittima» delle divisioni confessionali, il volume tesse pazientemente i fili dei dialoghi teologici sulla Madonna intercorsi tra tutte le Chiese, organizzando la materia in 5 grandi sezioni: approcci, documenti ufficiali internazionali, documenti ufficiali nazionali, documenti non ufficiali, prospettive.
Appunto le Prospettive conclusive, per i principi metodologici che enunciano, per le indicazioni teologiche condivise che propongono, per il consenso individuato nonostante la diversità delle tradizioni, indicano che anche in mariologia i dialoghi ecumenici hanno prodotto una teologia riconciliata che è già in se stessa un frutto non piccolo del movimento ecumenico.

