
Descrizione dell'opera
Mons. Bruno Forte sceglie l'educazione come tema della sua lettera pastorale, perché la sfida della trasmissione ai più giovani da parte degli adulti di quanto veramente conta nella vita appare oggi più che mai ardua. «È come se la distanza fra le generazioni si fosse improvvisamente accresciuta, sia per l'accelerazione dei cambiamenti in atto, sia per la novità dei linguaggi che il mondo del computer e della Rete ci va imponendo». Ciò nondimeno, la sfida va colta, perché per un cristiano «educare non è clonare, ma accendere la vita col dono della vita, suscitando i cammini di libertà di un'esistenza significativa e piena, spesa al servizio della verità che sola rende e renderà liberi».
Sommario
1.Perché l'educazione? 2. In cammino sulla via di Emmaus: la posta in gioco. 3. Le condizioni del cammino educativo. 4. La compagnia di Gesù. 5. La memoria di quanto veramente conta per noi. 6. La profezia della vita nuova e piena. 7. Contagiati dal Risorto, educare come lui.
Note sull'autore
BRUNO FORTE (Napoli, 1949) ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Facoltà Teologica di Napoli; dopo aver approfondito gli studi a Tubinga e a Parigi, si è laureato in Filosofia presso l'Università di Napoli. Docente di Teologia dogmatica alla Facoltà Teologica di Napoli, Sezione San Tommaso, di cui è stato decano per tre mandati, è stato preside della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale per tre anni e membro della Commissione Teologica Internazionale per due quinquenni. Nel 2004 è stato nominato arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto. È autore di numerose pubblicazioni di contenuto teologico e filosofico, assai note anche a livello internazionale, oltre che di libri di spiritualità e di pastorale.
Descrizione dell'opera
Quante parole servono per dire il cristianesimo? Al termine del suo Vangelo, Giovanni afferma che la descrizione delle moltissime opere compiute da Gesù riempirebbe tanti libri che il mondo non potrebbe contenerli.
Eppure una parola c'è: è la Parola fatta carne, che ha il volto e il nome di Gesù di Nazaret.
Come in un abbecedario della fede, l'autore propone 21 parole del vocabolario cristiano, una per ogni lettera dell'alfabeto. Con stile agile e colloquiale, egli tratteggia attraverso termini di uso comune alcuni concetti chiave del cristianesimo.
Adatto anche a un pubblico giovanile, il volume bene si colloca tra i validi strumenti per l'anno della Fede indetto da Benedetto XVI.
Sommario
Presentazione. A come agápe, cioè amore. B come Battesimo, ossia full immersion. C come Conversione, uguale: inversione ad u. D come Domenica, non come weekend. E come Eucaristia, cioè… tutto! F come Fede, altrimenti «io-latria». G come Grazia: vedi Maria. H come Hallelujah, uguale: viva il Signore! I come Incarnazione: ecco Gesù. L come Libertà: non fa rima con «voglia». M come Missione: no al blackout. N come Natale: o admirabile commercium?. O come Obbedienza: in somma libertà. P come Pasqua, altrimenti il nulla. Q come Quotidiano: il sentiero sicuro della santità. R come Riconciliazione o come redenzione. S come Spirito che è Signore e dà la vita. T come Tradizione, ma con la T maiuscola. U come Uomo: vedi alla voce «Dio». V come Verità: questione di cuore. Z come Amen: finale senza fine.
Note sull'autore
FRANCESCO LAMBIASI,vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell'Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato: L'autenticità storica dei Vangeli. Studio di criteriologia (21986); Lo Spirito Santo: mistero e presenza. Per una sintesi di pneumatologia,con Dario Vitali (2005); Vorrei pregare con la Bibbia. Lettera a Cristiana sulla lectio divina(32009); Mi presenti Gesù? Intervista a Marco primo narratore del Vangelo (22011); ABC della fede (22008), Figli nel Figlio. Novena di Natale (22007), Fare i cristiani. Alcuni aspetti della formazione alla vita cristiana (2011) e Sorpresi dalla gioia. I vangeli delle domeniche e delle feste. Anno C (2012).
Il volume aiuta non solo a formulare un giudizio storicamente piu' fondato ed obiettivo sul grande Pontefice, ma consente anche, secondo la prospettiva di Benedetto XVI, di inquadrare meglio l'ultimo Concilio nell'ambito della ininterrotta tradizione della Chiesa.
Le importanti norme varate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede sui delitti di sua competenza.
Questo volume contiene una raccolta di scritti inediti su temi legati alla realtà cattolica, quali la fede, la tradizione, la storia e la missione nella Chiesa, la vita consacrata, la catechesi. Nella stesura di questo corposo lavoro l'intento dell'Autore è stato quello di congiungere la profondità dottrinale della riflessione teologica con una comunicazione diretta e chiara, adatta a tutti coloro, sia laici che consacrati, che valorizzano la tradizione della Chiesa, ma anche all'uomo moderno, proiettato sul futuro e sul continuo progresso della società.
Il volume insiste, non soltanto in quello che la Bibbia ci dice sulla famiglia, ma anche sull'importanza che l'ambito familiare possiede per la lettura della Bibbia. Il volume è dedicato a esplorare questo rapporto tra Bibbia e famiglia, sia dal punto di vista del metodo esegetico e dei contenuti, che dell'importanza della famiglia come "metodo" per accostarsi alla Scrittura.
Democrazia, politica, rapporti tra Stato e Chiesa; condizione culturale, sociale e politica del Mezzogiorno; famiglia tra spiritualità, educazione, attualità; impegno civile dei cristiani oggi, tra pace e diritti umani, alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II: sono alcuni dei temi contenuti in questa raccolta di saggi. Le profonde competenze dell'autore sui temi affrontati si fondono con la sua lunga esperienza in ambito pastorale, offrendo pertanto un contributo di grande valore nei contenuti e, al tempo stesso, accessibile a tutti.
I documenti del Concilio Vaticano II hanno spesso fatto uso della categoria di testimonianza. Essa è quindi divenuta elemento portante della moderna riflessione teologica sulla comunicazione della rivelazione divina per mezzo della fede. Sulla scia delle note parole di Paolo VI, "l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri... o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni" (Evangelii nuntiandi, n. 41), nella vita pastorale della Chiesa si afferma con frequenza che l'evangelizzazione odierna si dovrebbe basare principalmente sulla testimonianza, sia perché in essa si rispecchia appieno l'autenticità e la forza incisiva della fede vissuta, sia per evitare il pericolo di intolleranza nella comunicazione della fede attraverso parole di significato potenzialmente univoco. In sostanza, il cristiano è chiamato a evangelizzare principalmente testimoniando la sua fede di fronte al mondo.
A 50 anni dall'apertura dei lavori del Concilio Vaticano II, la questione dell'ermeneutica conciliare suscita ancora un profondo dibattito fra gli storici e i teologi.
"L'anno della fede sottende allora un significato teologico riguardante la fede come esperienza totale di comunione con Dio e di coinvolgimento di sé; nello stesso tempo è un'espressione di coscienza storica, tesa a dire che la fede è processualità ossia si situa nel tempo e nel divenire storico. L'anno è appunto una scansione del tempo in cui siamo immersi. L'iniziativa del Papa esprime ancora una valenza pedagogica, perché è appello ad un impegno maggiore e ad una testimonianza più chiara del credente in risposta al mondo contemporaneo tormentato e carico di segni ambivalenti."
A cura di Giuseppina Avolio
Ogni anno i Cappellani Militari delle Forze Armate italiane si radunano a convegno sotto la direzione del loro Ordinario Militare, Mons. Vincenzo Pelvi, e approfondiscono un tema: quest’anno hanno privilegiato Annuncio del Vangelo e Comunione, una specie di lascito e di impegno per tutti loro, visto che Mons. Pelvi è al termine del suo mandato.
"La nuova evangelizzazione potrà germogliare solo da una vera e più intensa comunione ecclesiale. Diversamente Dio non è palpabile e il Vangelo non converte. È la fede a esigere la comunione, slancio che porta nel cuore del Vivente, manifestando una volontà “ecclesiale di concordia e di pace. Dove non c’è comunione, lì non c’è neppure fede. Credendo, la comunione cresce e si rafforza: non c’è altra possibilità per dare senso alla vita se non abbandonarsi, in un crescendo continuo, nelle mani di un amore che si sperimenta grande perché ha la sua origine in Dio".
(dalle riflessioni conclusive di Mons. Vincenzo Pelvi)
La curatrice
Giuseppina Avolio, consacrata dell’Ordo virginum, è direttrice dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’Ordinariato militare per l’Italia. Per le Edizioni San Paolo ha curato: Alle vergini consacrate (2009); Annuncio del Vangelo e mondo militare (2009); Nella Verità la Pace (2010); Parola di Dio e accompagnamento spirituale (2010); Si avvicina agli uomini chi sa andare verso Dio (2010); Annuncio del Vangelo e preghiera (2011); Annuncio del Vangelo e testimonianza della carità (2012).
A cura della CEI
Nuova edizione in brossura di tutti i documenti del Concilio Vaticano II. Si tratta di una riedizione di una prima versione uscita nel 2006, in formato tascabile ed economico.
Dalla presentazione:
Dentro il tempo presente - se lo scrutiamo - ci giunge la notizia d’una pioggia abbondante caduta in parte e che cadrà. E già compaiono nel terreno - se guardiamo - germogli d’una vegetazione che sarà lussureggiante...
I documenti del Concilio - come il cielo che si scruta, come il bimbo cui si guarda, come il campo che si miete - potranno forse alimentare il desiderio che abbiamo d’essere nella verità e di costruire il mondo...
Desiderare d’essere nella verità comporta innanzitutto situarci nella dimensione che ci è propria. E, per costruire il mondo, prima d’ogni altra cosa, occorre che si diventi pietre che il costruttore spacca e smussa, incide e posa.