
In un contesto di rinnovata attenzione alla sinodalità, il discernimento comunitario si rivela cruciale per l'identità e l'azione della Chiesa. Una Chiesa sinodale discerne comunitariamente, affinando tale pratica per realizzare la sua vocazione di fedeltà al vangelo. Il racconto di Atti 15, sul cosiddetto concilio di Gerusalemme, offre un modello di discernimento ecclesiale, guidandoci attraverso le sue fasi. A partire da questo esempio, Vito Mignozzi anzitutto esplora tre elementi strutturanti: l'azione dello Spirito Santo, la partecipazione di tutta la Chiesa e il ruolo del ministero ordinato. E in secondo luogo presenta cinque criteri metodologici: l'ancoraggio alla realtà, la condivisione di narrazioni, il riferimento alla Scrittura, la ricerca dell'essenziale e la gioia. Questo agile libro si rivela così una guida per comprendere e soprattutto per praticare il discernimento comunitario, promuovendo un cammino di rinnovamento sinodale con la partecipazione attiva di ogni membro della Chiesa.
Il Quarto Congresso del Movimento di Losanna sull'evangelizzazione del mondo si è tenuto a Seul-Incheon (22-28 settembre 2024). Ha radunato più di 5000 leader evangelici provenienti da più di 200 paesi di tutti i continenti (oltre 5000 delegati collegati online. L'obiettivo era mostrare l'unità cooperativa della Chiesa nell'annuncio del Vangelo in una società sempre più complessa ed in cui il Cristianesimo affronta diverse sfide. Sette di queste sono presentate in questa Dichiarazione che è stata oggetto di discussione durante il Congresso. La Dichiarazione di Seul si appoggia e costruisce sulle fondamenta del Patto di Losanna, del Manifesto di Manila, e L'Impegno di Città del Capo. Questi documenti raccolgono la riflessione contemporanea che sorge dai valori biblici affronta dei veri e propri gap (identificati da un Gruppo di lavoro teologico) al fine di rafforzare e rendere più incisiva la missione globale.
Introduzione diAldo Cazzullo. Nel maggio 1891 Leone XIII dà alle stampe un’enciclica destinata a cambiare il mondo: la Rerum Novarum. Contro un modello basato sullo sfruttamento dei lavoratori e sull’arricchimento di pochi ai danni di molti, il Papa ribadiva la centralità della dignità umana e la necessità della solidarietà, facendo interloquire il Cristianesimo con le nuove sfide sociali ed economiche. Centoventiquattro anni più tardi, nel maggio 2025, Robert Francis Prevost è stato eletto Papa e ha scelto di chiamarsi Leone. Una scelta, come mostra Aldo Cazzullo nella sua illuminante introduzione, tutt’altro che casuale. Come Leone XIII si era trovato ad affrontare i problemi legati alla rivoluzione industriale, così Leone XIV si trova ad affrontare quelli causati dalla rivoluzione digitale, a partire dai pericoli provocati dall’intelligenza artificiale, che rischia di proiettarci in un mondo post-umano, in cui molti mestieri saranno obsoleti e il ragionamento e il sapere diventeranno monopolio delle macchine. Mentre, ieri come oggi, sempre più persone vivono al di sotto della soglia di povertà e le ricchezze si accentrano in poche mani. Papa Prevost ha scelto così di ripartire dal nome Leone, dalle parole del suo predecessore, dalle riflessioni, più attuali che mai, della Rerum Novarum.
Rispetto a tante altre pastorali, quella della salute non è una dimensione strettamente intra-ecclesiale, ma opera fuori dai soliti luoghi ecclesiali, in relazione con lo Stato, che gestisce la sanità in Italia.Da questo punto di vista, la nostra è una dimensione pastorale pienamente in uscita, pienamente in missione. Questo aspetto ci sfida continuamente con i nuovi modelli, anche di sanità, portandoci a incontrare e a raccontare tutte le componenti della pastorale della salute che si interfacciano con le varie realtà.
Il tema di fondo rappresentato in questo volume è il rapporto tra sostenibilità economica e dimensione carismatica istitutiva e fondativa delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali cattoliche e di ispirazione cristiana. L’essenziale è il recupero della logica di senso per cui sono nate e possono esistere tuttora. È il dono che porta in sé il senso, la finalità dell’opera. Noi dobbiamo accompagnarla a mantenere il carattere profetico per cui è nata.
Vengono qui raccolti per la prima volta tutti gli interventi di Papa Francesco all'Assemblea sinodale sulla sinodalità, svoltasi in due momenti (2023 e 2024) ed apertasi nel 2021. Nell'arco di questi anni Papa Francesco ha preso più volte la parola per delineare con linearità e profondità il volto di una Chiesa sinodale, che cammina insieme per annunciare meglio e con maggior incisività il Vangelo nel mondo contemporaneo.
Il presente volume raccoglie le Lettere di Papa Francesco sul ruolo della letteratura nella formazione (17 luglio 2024) e sul rinnovamento dello studio della storia della Chiesa (21 novembre 2024), due scritti che offrono una riflessione profonda sulla fede, la cultura e la missione evangelizzatrice della Chiesa. Il Pontefice invita a utilizzare la letteratura come strumento di formazione, capace di trasmettere esperienze di fede autentica, e sottolinea l'importanza della storia come memoria viva, che illumina il cammino della Chiesa e dei suoi ministri
Il volume è un contributo all'indagine teologica promossa dal sinodo sulla sinodalità, su molteplici temi: pensiero metafisico e storicismo dialettico, storicità e storicizzazione del dogma e delle norme morali, sinodalità e comunione ecclesiale, costellazione ecclesiologica e sacerdozio femminile, diaconato femminile, potestà d'ordine/di giurisdizione e nuove forme di ministerialità, celibato sacerdotale, sacerdozio ordinato/comune e laicato, differenza sessuale e ricadute ecclesiali, contributo della donna nella Chiesa. I diversi saggi sono accomunati dall'idea secondo cui l'accesso storico e dunque ermeneutico alla verità non conduce ineluttabilmente allo storicismo, che diluisce la conoscenza nella pluralità delle interpretazioni. Il profilo storico della conoscenza, che colloca la comprensione all'interno dell'interpretazione, non preclude l'accesso alla verità, ne dischiude piuttosto un'assimilazione progressiva. Questo è tanto più vero nella prospettiva cristiana, secondo cui la verità si è manifestata ed è accessibile tramite la mediazione della chiesa, preposta con l'ausilio dello spirito a raccordare essere e tempo, verità rivelata e sua interpretazione lungo la storia.
Cos'è la povertà? Certamente, costituisce uno dei più grandi problemi umani e sociali. Esiste una soluzione alla povertà? Quali mezzi abbiamo a disposizione per raggiungerla? Secondo l'impostazione adottata dall'autore, che unisce qui le prospettive economica, antropologica e teologica, la povertà è un problema umano quando deriva dalla scarsità di beni necessari allo sviluppo pieno della persona umana (in etica sociale, fioritura). I beni possono essere materiali, razionali o spirituali e la scarsità di ognuno di essi comporta conseguenze diverse, più o meno gravi, sulla persona e dunque sulla società: la povertà materiale non induce necessariamente povertà razionale e spirituale, pur essendone spesso causa, mentre la povertà spirituale da ultimo genera sempre una qualche forma di povertà materiale. Il libro si propone così come un percorso intellettuale alla ricerca dell'indispensabile, articolato in diverse tappe: parte dallo studio dei beni umani, si chiede quali siano le cause della povertà, quali questioni debbano essere affrontate per superarla (il senso della vita, la questione tecnica e quella economica) e quindi esamina le strutture di povertà sociale. Possono essere specifiche circostanze sociali e persino strutture sociali vere e proprie a causare la povertà, non solo nel suo aspetto materiale ma anche in quelli razionale e spirituale. Il testo, però, non si limita a una mera analisi della povertà, ma mantiene sempre un'ottica eminentemente morale e dunque pratica: il culmine del percorso è la proposta di una via per superare, nei limiti del possibile, la povertà umana anche materiale.
Dio Padre è il formatore per eccellenza, ma in questa opera artigianale si serve di mediazioni umane la cui missione è mostrare la bellezza della sequela del Signore. FRANCESCO, Vultum Dei quaerere, §14
La 78a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, svoltasi ad Assisi dal 13 al 16 novembre 2023 ha approvato il documento "La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari" (quarta edizione), che ha ottenuto la conferma della Santa Sede con decreto del Dicastero per il Clero in data 8 dicembre 2024.
Con la forza di un pastore e la lucidità di un grande osservatore del nostro tempo, Papa Francesco in questo suo ultimo Messaggio, nell'anno del Giubileo, indica la via per una comunicazione che non venda illusioni o paure, ma offra ragioni per sperare. Un cammino che passa attraverso la guarigione dal protagonismo, l'ascolto profondo e la riscoperta del volto dell'altro, per "disarmare" parole troppo spesso intrise di odio e semplificazioni. Un testo che si rivolge a ogni persona, ricordando che la speranza è sempre un progetto comunitario, un "camminare insieme" verso un futuro di fraternità e cura. «Chi spera non è ingenuo o poco realista. Chi spera cerca la pace quando ancora c'è la guerra, il perdono quando ci sono solo la sofferenza e la rabbia, il fratello quando c'è un nemico. Chi spera vede quello che c'è sebbene sia nascosto, quello che è possibile nella misura in cui lo si vuole e lo si costruisce, pagandone il prezzo di sacrificio, pazienza, insistenza» (Matteo Maria Zuppi). Prefazione Vincenzo Corrado Stefano Pasta, Introduzione Commenti di Riccardo Battocchio, Stefania Careddu, Alessandra Carenzio, Gino Cecchettin, Vincenzo Corrado, Antonio Cuciniello, Annalisa Guida, Colum McCann, Arnoldo Mosca Mondadori, Denis Mukwege, Gabriele Nissim, Fabio Pasqualetti, Stefano Pasta, Sergio Perugini, Alessandro Rosina, Paolo Ruffini, Milena Santerini, Giovanni Scarafile, Nello Scavo, Rita Sidoli.