
11 ottobre 1962 – 11 ottobre 2002.
Che ne è stato del Concilio Vaticano II, a quarant’anni dal giorno della solenne apertura? Che ne è stato di quel grandioso evento che ha segnato la vita della Chiesa cattolica nel XX secolo?
Ottimo bilancio e punto della situazione li offre questo volume che racconta in modo esauriente e di piacevole lettura quanto avvenuto in quel periodo, e quale impatto ha avuto sull’oggi. Ripercorre gli eventi che hanno caratterizzato il Concilio e presenta i documenti che furono emanati. Offre inoltre una chiave di lettura del pontificato di papa Wojtyla e del Giubileo del 2000 come pieno compimento del Concilio.
INDICE
Introduzione - Parte prima: Tornare al Concilio I. Un clamoroso annuncio - II. La grande svolta - III. La crisi del Sessantotto - IV. Un Papa “figlio” del Concilio - V. Le sfide del terzo millennio - Parte seconda Vivere il Concilio - VI. Luce delle genti - VII. La riscoperta della Bibbia - VIII. E il latino sparì - IX. Un vescovo padre e pastore - X. Testimoni di una “vita diversa” - XI. L’”esercito” dei religiosi - XII. Rifioritura di vocazioni - XIII. I laici ancora “minorenni”? - XIV. Il diritto all’educazione - XV. Vangelo e Internet - XVI. Missione senza frontiere - XVII. Una libertà ancora violata - XVIII. L’Oriente cristiano - XIX. La strada verso l’unità - XX. Tutti i figli di Abramo - Nella casa dei “fratelli maggiori” - C’è un altro islam - XXI. L’uomo, il mondo, la storia - "Ma che cos'é l'uomo" - Assalto alla famiglia - Sintesi tra fede e cultura - Lo “scandalo” della fame - Un’etica per la vita politica - La guerra e la pace. Postfazione del cardinale Roberto Tucci: Un nuovo inizio. – Cronologia: dall’annuncio alla celebrazione.
Questo volume vuole essere un contributo per onorare la Costituzione dogmatica Dei Verbum nel 50° anno della sua pubblicazione, con l'intento di favorire la migliore diffusione e la valorizzazione di questo importante documento. Gran parte del materiale proviene dalle pubblicazioni dell'autore sugli argomenti della Costituzione, aggiornati e ripensati in un'unità organica e in una prospettiva più ampia. L'opera, divisa in cinque parti, è finalizzata a dare una visione generale di tutto il documento conciliare, evidenziando gli elementi che sono stati ritenuti i più essenziali e di maggiore attualità, tra i quali il concetto d'ispirazione e di verità biblica nonché la valenza teologico-spirituale della Sacra Scrittura, motivo per cui "lo studio della sacra Pagina" deve essere ritenuto "come l'anima della sacra teologia". Un'asserzione, questa, che esprime la rilevanza insostituibile della Scrittura, insieme con la Tradizione, nell'elaborazione teologica, nel senso più ampio del termine.
Commento teologico all'Esortazione Apostolica Verbum Domini". " Il cammino di maturazione del dono della Parola di Dio alla Chiesa ha fatto registrare un notevole progresso negli anni postconciliari. A questo tema è stato consacrato il XII Sinodo dei Vescovi sul tema La Parola di Dio nella vita della Chiesa" (ottobre 2008) e la conseguente pubblicazione dell'Esortazione Apostolica post-sinodale di Benedetto XVI, Verbum Domini. La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (2010). "
Breve riflessione sulla questione migranti da parte di uno degli uomini di Chiesa più importanti al mondo. Ogni persona costretta a lasciare la propria terra interpella la nostra umanità e la nostra capacità di essere solidali.
«Ho conosciuto da vicino il dolore dei profughi. È enorme, incommensurabile. Non possiamo abbandonarli al loro destino. Sono persone, non numeri»
Da giovane venne ammesso «con riserva» in seminario: il suo sogno era diventare medico. Oggi è uno dei cardinali più noti al mondo. Mentre studiava teologia negli Stati Uniti si manteneva battendo a macchina le tesi dei suoi compagni. Ora è considerato uno dei porporati più stimati da papa Francesco. Il suo curriculum vitae parla di vari incarichi di prestigio in Vaticano, ma per lui tutto questo è solo servizio: «Mi stupisco ogni volta che mi chiamano “Eminenza”. Per me io resto sempre padre Chito, un semplice prete per i poveri».
Conoscere Luis Antonio Tagle genera continue sorprese. I suoi incontri e pronunciamenti testimoniano una vicinanza radicalmente evangelica agli emarginati, ai più disprezzati, agli esclusi. Che per questo cardinale d’Asia sono stati e sono tuttora maestri di vita. Dall’infanzia a Manila all’impegno come prete di periferia e teologo stimato da Joseph Ratzinger. Dalle prese di posizione di vescovo vicino a chi soffre al confronto con le grandi questioni del nostro tempo (la globalizzazione, l’ecologia, il dialogo con le altre fedi…): in queste pagine Tagle offre la sua lucida visione del mondo e del cristianesimo. E delinea uno stile di presenza cristiana per il nostro tempo: «La Chiesa non può essere sempre nostalgica dei “bei giorni passati”. Deve trovare i modi per proclamare che il Vangelo è adatto per questo mondo, non per quello di un’altra epoca».
Dentro le contraddizioni dei tempi attuali, la parola di Luis A. Tagle funziona come una bussola che indica la direzione di una piena umanità. In queste pagine l'arcivescovo di Manilaci guida su due binari: una lettura sapiente della parola nella sacra scrittura, e una interpretazione teologica della vita quotidiana, potente comunicazione di Dio. Un incontro con alcuni giovani; una decisione presa come educatore in seminario; il dialogo con i suoi fedeli di Manila; un colloquio casuale durante un viaggio aereo. Prendendo spunto da questi (e altri) fatti, Tagle ci fa intuire che la speranza abita ancora il nostro tempo e che la risurrezione di Cristo è capace di squarciare il male che ci circonda. Sta a noi vedere questa bellezza dentro lo scorrere dei giorni. Grazie a una teologia narrativa che affonda le radici nel pensiero asiatico, il quale predilige le storie ai ragionamenti, Tagle ci conduce a una comprensione feconda della risurrezione di Gesù. Dal mistero di morte e vita del nazareno la Chiesa deve assumere lo stile di servizio e di povertà che l'incarnazione di Dio esige. Solo così i credenti in Cristo potranno testimoniare l'autentica solidarietà con gli ultimi, vera cartina di tornasole di quanti seguono il risorto.
“Numerose persone semplici e tanti cristiani dalla fede limpida mi ricordano che il mattino di Pasqua non si è dissolto” scrive il cardinal Tagle.
La resurrezione di Gesù, il tempo del suo stare con i discepoli dopo aver trionfato sulla morte, la “tempesta di Dio”, cioè la Pentecoste, sono gli eventi che il teologo Tagle indaga in questo libro. Lo fa unendo alla profondità intellettuale che lo contraddistingue la capacità di leggere i fatti quotidiani della vita scorgendovi in filigrana il messaggio di Dio per l’umanità.
Per il cardinale-teologo, la vicenda cristiana è contrassegnata da una “metodologia divina del rovesciamento”, per cui sono le donne - a quel tempo escluse dalla società - ad essere le prime persone a vedere il Risorto. Il mistero di Cristo che sale al cielo è l’invito “non a lasciare il mondo, ma a una nuova forma di esistenza, un’esistenza alla presenza di Dio”. E la Pentecoste è l’incontro con lo Spirito di Dio, “una meraviglia turbolenza che conferma la storia del cristianesimo”.
Tramite l’alternarsi della lectio sulla Parola e della lettura dei segni dei tempi, Tagle ci fa assaporare la forza rivoluzionaria di un Dio che si affida all’uomo nel suo mistero di rivelazione.
Redatte diversi anni fa, quando era vescovo nella periferia di Manila, queste pagine ci fanno apprezzare la sapienza di un grande teologo e, leggendole, ci sentiamo accompagnati da un padre nella fede.
Dall'elaborazione di questo pensiero è possibile rintracciare i tratti di una filosofia politica che assume il "metodo della libertà" e lo declina nei temi del costituzionalismo, del governo della legge, della sovranità limitata: l'idea di governo come dominio della legge e non degli uomini. Strumenti che possiamo mettere in relazione con i concetti classici della Dottrina sociale della Chiesa, quali la dignità umana, la libertà integrale, individuale ed indivisibile, la conseguente responsabilità della persona e l'ineludibile limitatezza della sua costituzione fisica e morale. Dunque, una filosofia politica che si presenta come una teoria delle istituzioni sociali proiettata verso un rapporto sempre più stretto con la storia del pensiero cattolico e con la sua moderna Dottrina sociale.
Terza edizione riveduta e ampliata che medita sui difficili temi del dolore e della sofferenza, ispirandosi al magistero di Giovanni Paolo II, affidato alla Lettera apostolica Salvifici Doloris. L'autore si addentra nel cuore della rivelazione cristiana, rileggendo la sofferenza dell'uomo alla luce della croce di Gesu. Di qui traccia alcune linee di fondo di un'autentica spiritualita cristiana della sofferenza: per chi ha fede, il dolore puo trasformarsi anche in piu grande misura di amore. Numerose le indicazioni, anche pedagogiche, che il volume propone: valorizzare le piccole croci della giornata, saper pregare nella sofferenza, apprendere la compassione, far del bene a chi soffre.
Questo volume, frutto della collaborazione tra la Libreria Editrice Vaticana e la Commissione di Pastorale della Conferenza Episcopale Spagnola, chiude l'antologia delle omelie (di cui sono già stati pubblicati i volumi relativi ai cicli B e C) ispirate alla Dottrina Sociale della Chiesa, che settimana dopo settimana sono state raccolte lungo i tre anni corrispondenti ai cicli liturgici, offrendo così al lettore un sussidio liturgico-pastorale che possa evidenziare la stretta relazione esistente tra le Sacre Scritture e l'insegnamento sociale della Chiesa Cattolica.