
L’Enciclica Haurietis aquas promuove il culto del Cuore di Gesù e ne offre un robusto approfondimento dottrinale. Questa edizione si arricchisce di un sintetico ma denso saggio teologico introduttivo di P. Mario Lessi-Ariosto e di un utile dizionarietto terminologico.
"Il costato trafitto del Redentore è la sorgente alla quale ci rimanda l'Enciclica Haurietis aquas: a questa sorgente dobbiamo attingere per raggiungere la vera conoscenza di Gesù Cristo e sperimentare più a fondo il suo amore. Potremo così meglio comprendere che cosa significhi conoscere in Gesù Cristo l'amore di Dio, sperimentarlo tenendo fisso lo sguardo su di Lui, fino a vivere completamente dell'esperienza del suo amore, per poi poterlo testimoniare agli altri." (Benedetto XVI)
L'Enciclica di Pio XII a cinquant'anni dalla sua pubblicazione: Marcello L'Enciclica di Pio XII a cinquant'anni dalla sua pubblicazione: Marcello Semeraro ne ripropone la lettura inquadrando nel suo tempo la dottrina ecclesiologica della Mystici Corporis" e osservandone i benefici influssi fino al Concilio Vaticano II. "
Opera composita pubblicata contemporaneamente all'enciclica ''Quanta Cura'' di Pio IX nel 1864 che raccoglie enunciazioni e scritti in cui il Pontefice condanna gli ''errori'' di quel periodo travagliato per la Chiesa e per lo Stato Pontificio. Troviamo quindi proposizioni contro il repubblicanesimo, liberalismo, naturalismo, socialismo etc. che, al di la' di un' inevitabile frammentarieta' superficiale, ci danno un quadro puntuale e particolareggiato di un epoca complessa che non sconvolse solo l'assetto politico dell'Italia.
Enciclica sulla riparazione.
Lettera enciclica di Pio XII sulla Liturgia in riferimento a: - natura, origine, progresso della Liturgia- il culto eucaristico- l'ufficio divino e l'anno liturgico- direttive pastorali
Più che un libro "a cinquant'anni dal Concilio", questo è un libro "su cinquant'anni di Concilio" realizzato nell'arcidiocesi della Paraíba, Nordest del Brasile, sotto la guida di don José Maria Pires. Per trent'anni il vescovo nero, uno dei pochi padri conciliari viventi, ha orientato la Chiesa ad assumersi, come Popolo di Dio, le sue responsabilità nei rapporti con la società, impegnandosi a favore dei poveri. Nelle interviste e nel suo saggio qui pubblicato, don José risponde con discrezione e humour, ma senza reticenze, su razzismo e diritti civili, teologia della liberazione e della zappa, Curia romana e Nunzi, ministero delle donne nella Chiesa e preti celibi e sposati, ecumenismo, giovani e movimenti carismatici, il Brasile che cresce e la vocazione dei cattolici latino-americani, il segreto e le difficoltà della partecipazione, il Concilio ancora da realizzare.
Attraverso la metafora della Chiesa, paragonata a una barca a vela guidata dallo Spirito, Antonio Pitta affronta i numeri più sofferti e affascinanti della "Dei Verbum" (nn. 11-13). Poiché la Sacra Scrittura deve essere letta e interpretata con lo stesso Spirito con cui è stata scritta, protagonista assoluto dell'ispirazione nella Bibbia è lo Spirito Santo. Alla rivelazione che raggiunge il culmine con l'incarnazione della Parola, risponde l'ispirazione dell'autore, del testo e del lettore coinvolti in ogni pagina della Bibbia. La Bibbia non è per pochi, né per una parte, ma per la Chiesa e per l'umanità poiché contiene la Parola di Dio rivolta a ogni persona per cogliere il senso della propria vita.
L'Autore approfondisce i nostri rapporti con gli altri, e soprattutto l'amore di carità come indispensabile fondamento della convivenza civile alla luce di alcune encicliche di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, degli interventi della Commissione Teologica Internazionale.