
Il percorso di questo saggio, partendo proprio dal recupero della dimensione antropologica dei concetti di 'impresa' e 'profitto', esamina il ruolo della gratuità nell'ambito della gestione d'impresa e delle correlate teorizzazioni, alla luce dell'insegnamento sociale della Chiesa e, in particolare, dell'Enciclica Caritas in Veritate. Si propone, così, il concetto di 'metaprofit', che - prendendo spunto dal significato del suffisso greco - è teso a sottolineare come l'impresa - antropologicamente interpretata - si compia per mezzo del profitto, ma necessariamente vada anche al di là di esso.
Per una Chiesa in uscita quali passi occorrono? Quali scelte pastorali? Quale stile assumere? A queste e ad altre domande si può rispondere innanzitutto mettendosi in ascolto dei giovani.
Il 18 giugno 2015 veniva resa pubblica l'Enciclica di Papa Francesco Laudato si'. Un testo che "The Guardian" non esitò a definire "sorprendente" perché rivolto non solo "ai cattolici o ai cristiani, ma a tutti sulla terra". In un panorama quanto mai confuso e contraddittorio sui temi dell'ecologia la Fondazione Italiana di Bioarchitettura, fedele alla propria vocazione, ha chiamato intellettuali e studiosi di chiara fama a riflettere e a interrogarsi sui temi affrontati dal Pontefice. Architetti e urbanisti, filosofi e sociologi, scienziati e umanisti rileggono e commentano le parole di Papa Francesco, rispondendo al suo appello con proposte pratiche ed esempi concreti. L'obiettivo delle loro riflessioni, ognuna per le proprie competenze e il proprio specifico campo di applicazione, è quello di formulare un manuale colto e attento, ma anche pratico e di facile consultazione, che possa offrire "norme d'attuazione" per la cura della casa comune. Partendo dalle parole di Papa Francesco e dalle sue illuminate indicazioni, questo volume vuole vontribuire a formulare un agire "corretto" che possa portare alla costruzione di un nuovo modello di società, più giusto, più equo, più ecologico. Una visione corale di sostenibilità applicata, un ventaglio vario ma armonioso di concetti ecologici, che unisce la praticità del manuale che può essere letto, studiato e utilizzato per parti.
Oggi Domenico Mogavero è il vescovo che dalla Sicilia solleva un grido di protesta contro l'intollerabile situazione dei migranti, abbandonati sulle coste italiane in condizioni di tragica miseria. Ma questa è soltanto l'ultima delle sue battaglie. Da sempre infatti, fin dagli inizi del suo magistero, monsignor Mogavero si batte per i diritti degli ultimi, contro gli errori del Vaticano e la moralità di chi ci governa. Dall'impegno al fianco del cardinale Ruini alla presidenza del consiglio della Cei per gli affari giuridici, dall'attività presso il tribunale ecclesiastico alla nomina di vescovo della diocesi di Mazara del Vallo - territorio di frontiera alle porte dell'Islam -, qualun-que fosse il ruolo ricoperto, monsignor Mogavero si è sempre rivolto al cuore delle persone, alla sua parte più combattiva e assetata di giustizia. Commentatore autorevole dei più scottanti temi d'attualità, dai rapporti tra Berlusconi e Gheddafi all'affare Boffo alle rivolte del Maghreb, le sue parole si stagliano sopra il coro degli epigoni, per dare voce a una Chiesa diversa, la Chiesa che non tace. Con una prefazione di Dionigi Tettamanzi.
Riconoscere e rivalutare il positivo che Humanae vitae ha portato. Rimettere in luce la ricchezza del dibattito sollevato dall’enciclica di Paolo VI. Tornare alle sorgenti conciliari di quelle intuizioni. Ma anche veri care la possibilità di inserire nel contesto di un processo comunque complesso
e controverso elementi nuovi, attingendo dall’indagine sociologica, dalla ricerca scientifica, dalla riflessione teologica. Ribadire l’impegno, spesso isolato e talvolta marginale ma comunque sempre meritorio, di coloro che in questi cinquant’anni non si sono risparmiati per promuovere la bellezza e la verità dei metodi naturali di regolazione delle nascite. Ma anche accettare lo sforzo di chi non rinuncia a proporre ipotesi rinnovate su un tema così scomodo e così affascinante come quello della sessualità della coppia.
Ecco gli obiettivi del nostro libro nel cinquantesimo anniversario di un’enciclica che ha segnato un’epoca. Una
sorta di inchiesta giornalistica sulle vicende di un documento ecclesiale che ha fatto da spartiacque, ha suscitato attese, scatenato polemiche, prodotto delusioni e sofferenze, ma aperto anche la strada alla comprensione più autentica di un mondo, quello della verità della generazione umana, della sessualità, della regolazione delle nascite, dei rapporti coniugali.
Il libro postumo del teologo Carlo Molari presenta e commenta tre documenti fondamentali del magistero di papa Francesco: l'esortazione apostolica "Evangelii gaudium", l'enciclica "Laudato si'" e l'esortazione apostolica postsinodale "Amoris laetitia", che l'Autore approfondisce nell'orizzonte evolutivo e relazionale del suo insegnamento, con grande minuziosità e sempre con un invito alla introspezione e alla meditazione. Dalla lettura complessiva dell'opera appaiono diversi punti di contatto tra il pensiero di papa Francesco e quello di don Molari, particolarmente significativi perché riguardano sia la prospettiva teologica che quella pastorale, risolvendosi nelle sue linee essenziali in una convergente, unitaria prospettiva di vita spirituale e di fede per il cammino del cristiano oggi. Troviamo un esempio, tra i molti, nell'Evangelii Gaudium quando si afferma che «i cittadini vivono in tensione tra la congiuntura del momento e la luce del tempo, dell'orizzonte più grande, dell'utopia che ci apre al futuro come causa finale che attrae», e Molari dal lato suo risponde: «Il traguardo è diventare figli di Dio, sviluppare la dimensione spirituale e la capacità di amare; come fare per raggiungerlo è meno importante e non è predeterminato, non è imposto da Dio, ma è lasciato ai meccanismi interni della natura stessa». Con questa ed altre inattese riflessioni e pillole di crescita e approfondimento degli scritti di papa Francesco, tutto il libro si svolge con incalzante spiritualità e precisione teologica.
Piccole riflessioni pastorali in occasione dell'Anno della Fede.
"In questa piccola lettera pastorale ho cercato di ricordare dov’è la sorgente di ogni consolazione: nel Cristo Morto e Risorto per noi. Abbiamo ancora tanto bisogno di tanta consolazione. Abbiamo assoluta urgenza che la “consolazione” di tanti fratelli e sorelle diventi per noi, concretamente, la buona notizia della ricostruzione e della rinascita. Ma abbiamo bisogno, soprattutto, che Colui che solo può consolare e confortare non si allontani mai da noi e rimanga sempre in mezzo a noi" (Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo Metropolita di L'Aquila).