
Questo libro è dedicato ad approfondire l'identità e il carisma dell'Opera dell'Amore Sacerdotale, che intende accogliere e accompagnare la fraternità tra un prete e una donna consacrata e formare "nuclei di famiglie in preghiera" per essere di sostegno ai preti e ai consacrati.
Il volume ne fa emergere i fondamenti nella Parola di Dio e nella viva tradizione della Chiesa e definisce quella che si può considerare una vocazione "nuova" dentro la comune vocazione al sacerdozio, sia ordinato sia battesimale, inteso - come hanno richiamato i padri conciliati - come partecipazione al sacerdozio di Cristo Signore.
Il libro di monsignor Ghidelli, da considerare un'efficace sintesi del Concilio Vaticano II, coglie e comunica la bellezza della spiritualità conciliare. Delinea cioè, non una dottrina o morale, bensì un'estetica dello Spirito, il capolavoro della grazia operativa sia nell'interiorità della coscienza, sia nel cuore della Chiesa, sia per l'umanità più in generale. Emerge di conseguenza la necessità e la coerenza di una dimensione contemplativa e orante che l'autore imprime nella sua opera, non solo come chiave di lettura dei testi conciliari, ma anche con l'aiuto finale di ogni capitolo perché il lettore possa accedere alla spiritualità conciliare come una lectio orante.
Questa pubblicazione rappresenta un compendio di importanza internazionale riguardo il tema dello spazio liturgico della Chiesa Cattolica dopo il Concilio Vaticano II. Imponente lavoro ricco di immagini a colori di alta qualità per gli studiosi del settore. Sono qui riportati gli studi, svolti dal 2005 al 2008 presso la Pont. Università Gregoriana, con i quali si prendevano in esame le direttive emanate dagli episcopati di cultura occidentale in materia di spazi celebrativi e arte liturgica, a partire dal Concilio, offrendone una lettura critica in chiave teologica.
Questo libro aiuta ad affrontare consapevolmente le questioni fondamentali del nostro tempo: per abitare il presente con entusiasmo e responsabilità, per affrontare anche la crisi come un'occasione di rinascita.
"In cammino con le encicliche", è una sorta di percorso spirituale guidato dalle lettere-encicliche dei Papi Francesco e Giovanni Paolo II. Dopo un breve riassunto di tali documenti, seguono mie riflessioni personali, canzoni o pensieri di persone illustri che hanno come filo conduttore le tematiche affrontate nelle encicliche stesse. Lo scopo di questo libro è quello di essere di conforto a molte persone sole o fragili e aiutarle a ritrovare un proprio cammino spirituale.
Quando un giornalista si presenta come ‘vaticanista’ forse non sa esattamente perché. Si certo, si occupa di fatti della Santa Sede, di informazione religiosa, a volte tratta temi sociali. La professione del “cronista del Vaticano” ha una storia che negli ultimi 50 anni si è trasformata velocemente cambiando la percezione delle “faccende vaticane”, magari con qualche retroscena gustoso. Ma veramente è tutto qui? Questo libro ha come obiettivo comprendere il rapporto tra i papi e la comunicazione; mettere a fuoco il modo in cui la stampa intuisce e narra il dato e il gesto religioso: attraverso la storia della Sala Stampa Vaticana, poco conosciuta ai più, la sua evoluzione storica, il suo sviluppo diacronico, i suoi punti di svolta e infine l’assetto attuale.
Descrizione dell'opera
Negli anni del concilio la Chiesa ha potuto rendersi sempre più familiare con la propria tradizione patristica, portando a compimento quei movimenti che avevano già preso avvio nei decenni precedenti.
La ricerca punta a ricostruire la coscienza dei padri conciliari intorno alla rilevanza del «ritorno alle fonti» - soprattutto le fonti patristiche, particolarmente presenti nella Lumen gentium - in rapporto tanto all'evento di cui erano protagonisti, quanto ai compiti affidati da Giovanni XXIII al concilio e alla situazione di Chiesa che la vicenda conciliare doveva contrassegnare in modo tanto profondo.
Lo studio prende in esame soprattutto l'elaborazione del de Ecclesia, soffermandosi in specie sul dibattito conciliare, con l'intento di cogliere le linee di sensibilità e di attenzione dell'assemblea a quel ritorno alle fonti al quale avevano lavorato, in un clima a tratti molto difficile, alcune delle figure più significative della teologia europea, che proprio in questo modo avevano contribuito a preparare il terreno all'evento conciliare. «I Padri appartengono anche a un passato dal quale ci separano secoli. [...] Al Vaticano II va riconosciuto, crediamo, di aver evitato ogni tentazione nostalgica, ogni archeologismo indebito, nel richiamarsi alla grande tradizione della Chiesa. [...] Il concilio ha saputo custodire la giusta tensione fra la ritrovata familiarità con i Padri e il riconoscimento dell'alterità» (dalla Conclusione).
Sommario
Introduzione. Abbreviazioni. I. DALL'APOLOGETICA AL RINNOVAMENTO TEOLOGICO: LO STUDIO DEI PADRI NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO. 1. Gli studi patristici e l'ecclesiologia nella prima metà del Novecento. 2. Il ritorno alle fonti: un tema controverso. 3. I Padri nel cammino verso il concilio. II. I PADRI DELLA CHIESA NEL DIBATTITO CONCILIARE SUL DE ECCLESIA. 4. Il de Ecclesia: lo schema preparatorio e il dibattito nella Commissione centrale preparatoria. 5. Il de Ecclesia al concilio: il dibattito nel primo periodo. 6. "Chiesa, che dici di te stessa?" L'elaborazione del de Ecclesia nel secondo periodo. 7. Verso la Lumen gentium: l'elaborazione definitiva del de Ecclesia. III. IL VATICANO II E LA CHIESA DEI PADRI: ELEMENTI PER UN BILANCIO. 8. La Lumen gentium come espressione di un'ecclesiologia patristica. 9. I caratteri patristici del concilio Vaticano II: prospettive e limiti. Conclusioni. Appendici. Bibliografia.
Note sull'autore
DANIELE GIANOTTI è presbitero della diocesi di Reggio Emilia - Guastalla. Ha compiuto la formazione teologica a Roma, dove ha studiato filosofia e teologia all'Università Gregoriana (1976-1981) e patristica all'Istituto Patristico «Augustinianum» (1981-1985). Dal 1985 insegna teologia sistematica presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia, di cui è stato direttore dal 2005 al 2010. È docente di teologia sistematica anche alla Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, dove è coordinatore del Dipartimento di storia della teologia.
La Chiesa non esiste per se stessa, ma è tesa a comunicare il vangelo e dare speranza, camminando a fianco della comunità umana e ascoltando tutti. Suo compito è contribuire a far crescere la società, mantenendo saldo il vangelo di Cristo. Dentro a questa visione, si inseriscono i numeri di "Gaudium et Spes" dedicati alla politica. Concetti quali democrazia, laicità, comunità civile, pluralismo e valori non negoziabili, seppur non esplicitamente affrontati nel Concilio, in realtà trovano in questa costituzione dei riferimenti per il dibattito attuale e per la presenza dei cattolici in politica. Emerge una visione antropologica dei nostri giorni con la quale confrontarsi, perché pone grandi e sempre nuove sfide alla comunità politica.
L'"ecologia integrale" di papa Francesco richiama una conversione cristiana di base, secondo il disegno della fede e il magistero della Chiesa. La lente è quella del Vangelo, teso al recupero di una dimensione completa, solidale, protettiva verso la vita. Nulla può essere estrapolato dal proprio contesto senza che vi siano conseguenze per le altre forme viventi. Le attività umane si legano perciò in un intreccio complesso, a sua volta stretto intorno alla dimensione ambientale. La prospettiva dell'ecologia integrale definita dal pontefice è ampia, profonda e capace di contenere e interagire con la dimensione spirituale: ecco perché i fenomeni ambientali vanno analizzati e sviluppati in connessione al mistero della vita umana.
l autore offre non solo la teoria dell inculturazione, cioh la sua componente storica e teologica, ma anche la prassi, mostrando applicazioni alla liturgia, alla catechesi, alla religiosita popolare. La necessita di evangelizzare, la necessita di venire in dialogo con il mondo in cui la chiesa si trova a vivere, porta questa stessa chiesa ad entrare in dialogo con la cultura e le culture dei popoli. Occorre fare tutti gli sforzi in vista di una generosa evangelizzazione della cultura, piu`esattamente delle culture", ha scritto paolo vi. E giovanni paolo ii ha aggiunto: "per la chiesa questo dialogo e`assolutamente indispensabile...si richiede un lungo e coraggioso processo di inculturazione affinchi il vangelo penetri nell'anima delle culture viventi." in questo volume paolo gigli oni, professore nella facolta di missiologia della pontificia universita urbaniana, offre agli operatori della missione un discorso ampio, completo, documentato su questo argomento che giovanni paolo ii ha anche definito "un'esigenza oggi particolarmente acuta ed urgente, un processo che richiede discernimento e profondo equilibrio" nel contesto dell opera missionaria della chiesa. Le tematiche affrontate te ngono conto dei recenti documenti del magistero e dei recenti sinodi continentali. "
Immaginate di trascorrere qualche ora nella bottega di Giuseppe, che è la sua stessa vita. Il padre putativo di Gesù, sposo di Maria, uomo silenzioso, mite e di preghiera. Scoprirete Nazareth, un luogo che da subito sa di casa e intesserete un dialogo semplice con l'artigiano. Ma tutto ciò è solo il primo passo per continuare a parlare con lui ed essere custoditi nel suo cuore di padre. Con cuore di padre: è così che Giuseppe ama. Contiene la lettera apostolica di Papa Francesco «Patris corde».

