
Il fuoco di questo volume riguarda il ruolo del cattolicesimo e della Chiesa nello scenario italiano degli ultimi anni, caratterizzato da grande instabilità politica, da molte emergenze sociali (crisi economica, immigrazione, insicurezza) e da un dibattito pubblico assai acceso sui temi della famiglia, della vita, della bioetica, del pluralismo religioso. Anche se più dispersa e disseminata di un tempo, la presenza cattolica è oggetto di grande interesse. Quanto l'Italia ha ancora bisogno dei cattolici (di una cultura ritenuta inclusiva e costruttiva) per superare la crisi morale ed economica che sta vivendo? Perché il mondo cattolico non riesce a riversare in campo politico le grandi risorse civiche che manifesta nel volontariato? Come valutare il protagonismo della Chiesa italiana nella sfera pubblica, teso a promuovere e difendere i valori "cari" ai cattolici? E che cosa sta cambiando con papa Francesco?
Il volume consegna il contributo di idee e di elaborazione culturale scaturito dalla 44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Bologna, 7-10/10/2004). L’argomento della riflessione è di grande rilevanza per la vita pubblica: la condizione della democrazia oggi, in un tempo in cui ogni nazione è alle prese con molti problemi di regolazione sociale, alcuni dei quali provengono da una situazione internazionale sempre più complessa e incerta.
Dal 1907 le Settimane Sociali sono state periodicamente (ogni 2-3 anni) occasione per affrontare le questioni sociali più importanti alla luce della dottrina sociale della Chiesa.
Quest’ultima edizione si è segnalata per numerosi motivi d’interesse e va ben oltre i lavori di Bologna, richiamando i cattolici non solo a continuare la riflessione intrapresa, ma anche a non far mancare il proprio impegno attivo e qualificato per migliorare le istituzioni, per orientare l’uso della scienza e della tecnologia, per rendere più umana l’economia, per rinnovare la politica e affermare la giustizia sociale.
Sommario
Presentazione del volume. Inaugurazione (G. Dalla Torre). Saluto della Chiesa di Bologna (mons. C. Caffarra). Saluto della città di Bologna (S. Cofferati). Presentazione della Settimana Sociale (mons. L. Chiarinelli). Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II. Introduzione ai lavori (card. C. Ruini). Prolusione: il valore della democrazia (F.P. Casavola). I Sessione: scienza e tecnologia. II Sessione: economia e finanza. III Sessione: democrazia e informazione. IV Sessione: politica e poteri. Sessione conclusiva: i cattolici e la democrazia. Allegati.
Note sui curatori
Franco Garelli è preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino, ove insegna sociologia dei processi culturali.
P. Michele Simone s.j. è vicedirettore della Civiltà Cattolica.
Il presente volume - oltre a pubblicare gli Atti relativi al XIX Colloquio Ebraico-cristiano di Camaldoli - intende aiutare a riflettere sulla celebrazione del Giubileo. Di qui il titolo del Colloquio nel quale ogni relatore è stato invitato ad offrire una lettura personale - ma sempre dal punto di vista della propria rispettiva tradizione - delle tre parole-chiave di ogni cammino di riconciliazione con Dio e col prossimo, compreso quello giubilare: il peccato, inteso non solo come atto colpevole ma come allontanamento radicale da Dio, il pentimento/ritorno a Lui e il perdono, l'offerta gratuita di comunione col Dio clemente e misericordioso.
Il volume propone un approfondimento sul tema della famiglia e su Amoris laetitia alla luce del magistero di papa Francesco.
Secondo lo stile della collana si propongono 15 tappe di un itinerario, curato dal Card. Garrone, di preghiera e meditazione a partire dai testi conciliari. Ciascun capitolo è dedicato a un tema ed è introdotto da citazioni dai diversi documenti che hanno segnato una svolta nella vita della Chiesa (Gaudium et spes, Sacrosanctum Concilium, Lumen Gentium, Dei Verbum...). Si delinea, così, un itinerario di meditazione e preghiera che parte dalle radici della fede cristiana e giunge a toccare i percorsi della comunione ecclesiale, della carità operosa, dell'ascolto della parola di Dio, del rinnovato slancio missionario nel mondo contemporaneo. Per una spiritualità da cristiani adulti e pienamente inseriti nel cammino della Chiesa di oggi. Un percorso che è possibile inserire nei ritmi della vita quotidiana e che apre a tutti prospettive di speranza e fiducia.
Il terzo volume presenta fra Pierre Benoit, esegeta e professore all'Ecole biblique et archéologique française di Gerusalemme, precursore nella riflessione biblica sull'Ispirazione e sulla Chiesa.
Un fattore che ha condizionato la transizione italiana è il processo europeista in atto e che si sviluppa su vari livelli che a loro volta pongono questioni culturali, politiche e istituzionali di rilievo come l'allargamento dell'Unione europea, rappresentatività e poteri degli organismi politici dell'Unione, coordinamento fra diversi sistemi nazionali, politiche economiche comuni, l'omologazione degli standard di vita e dei codici di comportamento. Che valore assume nel processo europeista il fattore etico-spirituale? ? possibile esulare dalla voce e dalla testimonianza delle religioni e della coscienza religiosa?Si tratta di trovare un'alternativa interessante per guardare alla transizione orientandone i processi dal punto di vista delle risorse di creatività e di valore e dei bisogni fondamentali che si manifestano nella società civile che si presenta dunque come spazio dinamico. In questo senso il volume offre alcuni contributi che tematizzano forme di aggregazioni o istituzioni peculiari della società civile, dalla famiglia alla scuola, alle forme di associazione volontaria.
L'annuncio del Papa che ha indetto per l'anno 2012-2013 un "Anno della Fede" ci ha colti di sorpresa allo stesso tempo ci ha colmati di gioia e di riconoscenza.
Abbiamo perciò voluto esprimergli immediatamente e concretamente la nostra affettuosa adesione dando alle stampe questo volume che tratta, appunto, della fede.
Contenuto
In questo volume si esplora un tema incandescente dell'attuale agenda politico-filosofica: il ruolo pubblico della religione nelle democrazie liberali. Gli autori cercano una via intermedia tra due chine egualmente perniciose: da un lato, il radicato sospetto che circonda, nelle società aperte, la professione di valori «non negoziabili»; dall'altro, l'apologia della differenza culturale che finisce per disconoscere il senso della comunanza nell’umano largamente attestata da tutti i grandi retaggi sapienziali. Contro la «neutralità liberale» si scommette sulla possibilità di una benefica «fusione di orizzonti», in un regime di ospitalità e di fiducia reciproca.
Destinatari
Il volume interessa gli studiosi dei problemi sociali, etici e politici del nostro tempo e chiunque voglia essere aggiornato sulle nuove problematiche culturali connesse al rapporto politica-religione.
Autore
I contributi sono di P. Bovati, S. Capo, A. Ferrara, G.L. Brena, R. Gatti, S. Di Giulio, C., Mandolini, L. Risio.
In un tempo così complesso la Chiesa è chiamata a una particolare premura nei confronti di chi ha vissuto lo sgretolarsi dei propri sogni sulla vita coniugale.
Il presente volume è uno strumento utile a riflettere sul contenuto del «Motu proprio» Mitis Iudex Dominus Iesus emanato da Papa Francesco nel 2015 con un particolare riferimento alla parte centrale in cui è presente il discorso ai Vescovi sulla costruzione di un ponte giuridico-pastorale secondo la riforma del processo ordinario e del processo breve.
A due mesi dagli eventi del maggio 1968, che avevano innescato, tra l'altro, la cosiddetta «rivoluzione sessuale», Paolo VI firma e promulga la sua settima e ultima lettera enciclica, conosciuta universalmente come "Humanae vitae". In quel testo papa Montini sintetizza la dottrina della Chiesa sulla genitorialità responsabile, sul valore della vita umana, sulla bontà dell'amore coniugale. La Lettera mette in guardia dai limiti della tecnica, che non può da sola risolvere i grandi problemi dell'uomo; ricorda la necessità della rinuncia nella vita morale e i pericoli dell'egoismo; smaschera il pericolo dell'aborto, cui porterebbe una mentalità anti-natalista a oltranza; fa intravvedere i grossi rischi indotti dal consumismo. Le tematiche poste dall'Humanae vitae vanno ben oltre le questioni della sessualità e del controllo della natalità. Nell'enciclica si affrontano due visioni del mondo, due concezioni della persona umana, del significato del corpo, della creazione, dell'autonomia della libertà umana. Sono due nozioni della coscienza e dell'autorità, e anche - per così dire - due visioni differenti di Dio. Nuova traduzione con testo latino a fronte.
«Tra i principali doveri dei vescovi eccelle la predicazione del Vangelo. I vescovi, infatti, sono gli araldi della fede che portano a Cristo nuovi discepoli; sono dottori autentici, cioè rivestiti dell’autorità di Cristo». Così la Lumen Gentium descrive un dovere, quello del magistero, che è funzione profetica. In un tempo in cui il fare catechesi conosce una profonda crisi, l’itinerario proposto da Maurizio Gervasoni si presenta in chiave profetica come un’ampia rilettura della realtà alla luce della Parola di Dio, del magistero della Chiesa e delle istanze della cultura. Non una comunicazione denotativa e immediata dei contenuti della fede, come lascerebbe intendere un’accezione “tradizionale” del termine catechesi, ma una serie di provocazioni che coinvolgono il vissuto di ogni giorno, invitando il lettore ad accogliere le domande di senso che l’autore lascia volutamente aperte, talora quasi insolute, come insoluta è spesso la quotidianità nella quale spendiamo la nostra esistenza.
Maurizio Gervasoni, ordinato sacerdote nella Diocesi di Bergamo l’11 giugno 1977, ha completato gli studi a Roma, presso il Pontificio Seminario Lombardo, conseguendo il Dottorato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana nel 1982, con una tesi sulla “poetica” nell’ermeneutica teologica di Paul Ricœur. Docente di Antropologia teologica nel Seminario Giovanni XXIII di Bergamo dal 1982 al 2012, ha insegnato anche Spiritualità del clero diocesano e Antropologia delle religioni e, all’Università degli Studi di Bergamo, Storia delle religioni. Dal 2013 è vescovo di Vigevano, delegato per la Pastorale giovanile e gli oratori, per la Pastorale del lavoro e per la Pastorale sociale e la formazione socio-politica presso la Conferenza episcopale lombarda.