
Il volume propone la raccolta degli atti del Congresso internazionale promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis - svoltosi a Roma dal 17 al 19 marzo 2022 - a conclusione del progetto di ricerca "La Democrazia: un'urgenza educativa in contesti pluriculturali e plurireligiosi". L'incontro è servito a rilanciare il contributo che la rete educativa cattolica intende dare per il miglioramento delle prassi democratiche. Gli Atti vengono proposti nella loro lingua originale, ordinati secondo la loro natura di relazioni o di testimonianze, pronunciate nel corso delle tavole rotonde. Presente anche il Discorso che il Santo Padre Francesco ha voluto rivolgere ai partecipanti al Congresso il 18 marzo 2022.
Il volume raccoglie gli Atti del Congresso che ogni anno Magna Carta organizza a Norcia. Tra gli autori principali il Prof. Marcello Pera, il Card. Carlo Caffarra, il Senatore Gaetano Quagliariello. Con il messaggio del Card. Tarcisio Bertone.
Con l'edizione del 2021 la Fondazione Migrantes arriva alla quinta edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'équipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi. Quest'anno più che mai questo sguardo è cruciale per leggere dati, norme, politiche e storie che rappresentano una realtà molto distante dal messaggio di papa Francesco "Verso un noi sempre più grande", che individua nell'abbattimento dei muri e nella capacità di saper costruire ponti uno degli strumenti maggiori per la salvezza umana. Il Diritto d'asilo - Report 2021 ricostruisce il quadro delle guerre e delle altre crisi che portano il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre, benché siano sempre meno i migranti che ottengono protezione in Europa, dove invece ritornano le frontiere interne, con una diffusione impropria dei controlli, e dove la solidarietà sembra declinata solo in chiave difensiva ed escludente, come mostra la più recente proposta di Patto europeo su immigrazione e asilo. La situazione dell'Italia d'altra parte mostra luci ed ombre: se da un lato il sistema di accoglienza è attraversato da fortissime contraddizioni e in particolare nella sua declinazione emancipante, integrata e diffusa non è ancora divenuto il riferimento di una politica nazionale in materia di asilo, dall'altro lato la recente introduzione della protezione speciale lascia intravvedere le potenzialità di una forma di regolarizzazione permanente e il protagonismo dei rifugiati inizia a farsi strada nel dibattito pubblico e scientifico. L'augurio è che questo volume possa anche quest'anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro paese, che ci aiuti a restare o ritornare "umani", capaci di rimuovere - come diciamo nel titolo - gli ostacoli verso un noi sempre più grande.
Entriamo nei "lavori in corso" del Sinodo della Chiesa universale. Entriamo facendo la nostra parte nel cammino di una Chiesa che vuole cambiare, per essere più vicina alle persone del nostro tempo e non tradire la propria missione. Il Sinodo collega insieme tre parole-chiave: comunione, partecipazione, missione. A queste, ne aggiungiamo delle altre che ritroviamo nei testi e nei documenti del "processo sinodale" e che vogliamo approfondire perché il cammino delle nostre comunità e dei nostri oratori faccia dei passi in avanti. La nostra ambizione è quella di poter educare i ragazzi e le ragazze che ci sono affidati a comprendere e accettare la sfida entusiasmante dell'essere Chiesa, per sentirsi parte di un corpo solo e di una grande fraternità che si lascia guidare dal suo unico maestro: il Signore Gesù. È fondamentale sintonizzarsi con la voce dello Spirito Santo che abita in noi, perché sia lui a ispirare i pensieri, i desideri, le azioni per il nostro coinvolgimento. Perché è là dove siamo, anche insieme ai più giovani, che possiamo e dobbiamo costruire una comunità che annuncia, che ama, che condivide.
Un piccolo e utile strumento per la preghiera e la meditazione personale degli educatori che hanno a che fare soprattutto con preadolescenti e adolescenti. Dieci appuntamenti per testimoniare il fascino e la bellezza del messaggio del Concilio Vaticano II. L'"Anno della fede" impegna anche gli educatori "a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l'entusiasmo nel comunicare la fede" (Benedetto XVI, Porta Fidei, n. 7). Spunti importanti per fermarsi in preghiera e lasciarci provocare da brevi citazioni tratte proprio dai documenti conciliari, a 50 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II, così da spendersi con passione e coraggio nell'educazione dei ragazzi.
«In un tempo come il nostro, in cui la cultura dell'apparenza pare avere il sopravvento, giova a noi cristiani di riappropriarci dell'identità della Chiesa, per poter proseguire, con la grazia che viene dall'alto, il servizio a Dio e al mondo. È la conoscenza della Chiesa nel suo mistero più profondo che qualifica la nostra appartenenza e rende solida la nostra esperienza ecclesiale». Il volume propone la prima lettera pastorale di mons. Fontana alla Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, la quale sollecita a riscoprire le fondamenta che sostengono l'intero edificio dell'appartenenza cristiana.
Sommario
Proemio. I. LA CHIESA, MISTERO DI COMUNIONE. 1. Contemplare il dono del Signore. 2. Edificare il Regno di Dio fedeli a un'identità che ci è stata donata. II IMPARARE DAL PASSATO, PER COSTRUIRE IL FUTURO. 1. Farci consapevoli del profilo spirituale della nostra Chiesa. 2. Raccogliere le sfide del tempo presente. III. LA NOSTRA CHIESA PARTICOLARE ALL'INIZIO DEL TERZO MILLENNIO. 1. Dall'annunzio all'aggregazione. 2. Alcune esperienze di ecclesiologia di comunione.
Note sull'autore
RICCARDO FONTANA (Forte dei Marmi, 1947), arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro dal 2009,è membro della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute e della Presidenza della Caritas Italiana. Ordinato presbitero nel 1972, è stato eletto alla sede arcivescovile di Spoleto-Norcia nel 1995 e ordinato vescovo nel 1996.
In poche parole: L’esortazione Amoris Laetitia rappresenta una rivoluzione nella Chiesa da cui non si torna più indietro, e forse il primo passo per un Concilio Vaticano III che è già in atto.
Esaltata o criticata, ampiamente discussa, Amoris Laetitiadi Papa Francesco non è solo un’esortazione postsinodale, ma piuttosto una rivoluzione da cui non si torna più indietro: prova ne è l’interesse che ha suscitato anche all’esterno della Chiesa. Affronta il problema dell’accesso alla comunione dei divorziati ma lo fa dal punto di vista esistenziale, affidandosi più alla prassi che alle argomentazioni teologiche; introduce un linguaggio ambiguo dietro la necessità di un “rinnovamento del linguaggio ecclesiale” e suggerisce che la dottrina possa (o debba?) cambiare dietro istanze del tempo e delle scelte pastorali. Per questo l’esortazione, spesso sventolata come bandiera e assunta come nuovo dogma, rappresenta il miglior frutto del Vaticano II e forse già il primo passo per un Vaticano III non ancora convocato ma incarnato nel suo spirito dal pontificato di Bergoglio.
Sul Concilio Vaticano II gli esperti si accapigliano. Questo "Anno del Concilio" pare confermare le diverse posizioni piuttosto che farle convergere in unità. Sembra che si tratti di una interminabile disputa accademica per gli addetti ai lavori. Invece, comprendere cosa è veramente stato il Concilio è importante per ogni fedele e per tutta la Chiesa. Con una incertezza così grande alle spalle è difficile procedere spediti. Questo libro non è scritto nell'ottica di un addetto ai lavori, ma dal punto di vista di un semplice fedele della Chiesa cattolica. Egli si fa delle domande molto semplici a cui vuole dare delle risposte altrettanto semplici e chiare. Esiste veramente un problema Concilio? Che rapporto c'è tra il Concilio e gli anni '60? Il carattere pastorale del Concilio è la soluzione o il problema? Il Concilio ha detto qualcosa di nuovo? Ha detto qualcosa di sbagliato? Se il Vaticano II afferma sulla libertà religiosa cose diverse dal Sillabo di Pio IX a quale dei due bisogna dare ascolto? Cosa vuol dire interpretare il Concilio e chi lo deve fare? Il Sommo Pontefice dovrebbe chiarire definitivamente cosa è stato il Concilio con un documento apposito? Gli esperti talvolta ingarbugliano le cose e l'impressione finale è spesso quella di un labirinto. Ma, vagliando con pazienza le diverse opinioni e leggendo con attenzione i documenti conciliari, è possibile individuare un "sentiero" che porti in salvo il nostro semplice fedele.
Un testo per tutti coloro che sono interessati agli approfondimenti relativi alla Dottrina Sociale della Chiesa.
Il fenomeno piu' preoccupante dei nostri giorni e' la crescente difficolta' a leggere nelle cose e nella nostra vita una parola su di noi, un appello. Abbiamo difficolta' a intenderci non solo come produttori di discorsi ma anche come ricettori, ascoltatori, interpreti. Le cose sembrano essere solo cose e i fatti solo fatti. Questa crisi della vocazione e' molto preoccupante, anche in termini sociali e politici, perche' inibisce tre atteggiamenti di fondamentale importanza per la convivenza: l'accoglienza, la gratitudine, la gratuita'. Lo scopo di questo libro e' segnalare la strada per una inversione di tendenza, perche' l'uomo sordo alla vocazione non sa piu' dove andare.
La Chiesa cattolica ha una dottrina politica? Una domanda di questo genere oggi fa spaventare molti fedeli e, soprattutto, molti ecclesiastici, anche di alto e altissimo rango. Eppure, la Chiesa ha sempre pensato di averla, e solo oggi questa consapevolezza è in grave crisi, perché nella cattolicità sono entrate da tempo errori e idee che contrastano tale possibilità. Questo manuale di dottrina politica cattolica affronta il problema in forma sistematica e innovativa, con brevi domande e risposte, sul modello del Catechismo di San Pio X: così facendo, prende per mano il lettore e lo guida, passo dopo passo, a scoprire il pensiero politico cattolico.
Il cardinale Giacomo Lercaro (1891-1976) è stato arcivescovo di Bologna in una stagione tra le più complesse e stimolanti del ventesimo secolo: gli anni della ricostruzione e del boom economico, dell'agonia del centrismo e dell'apertura a sinistra, di John F. Kennedy e di Nikita Kruscev, delle censure a don Milani e del Concilio Vaticano II, della corsa allo spazio e della guerra in Vietnam. Un'epoca ricca di sfide in cui Lercaro, il Lercaro della lotta senza quartiere contro il comunismo e della ricerca dell'egemonia della cristianità, il vescovo dei "frati volanti" e delle chiese parate a lutto dopo i fatti d'Ungheria, segnato a fuoco dal papale di Giovanni XXIII e dall'esperienza conciliare, si rappresenta alla città con un profilo diverso la sua vigorosa proposta liturgica, le sue audaci proposte urbanistiche, l'uso delle ricerche sociologiche come strumento per approfondire la conoscenza della comunità civile, il dialogo iniziato con gli amministratori del Comune sino alla clamorosa concessione della cittadinanza onoraria sono gli strumenti e i segnali di questa svolta, che culmina nel progetto di riforma della diocesi secondo gli insegnamenti del Vaticano II per la cui realizzazione chiama come primo collaboratore Giuseppe Dossetti. Il volume, intrecciando fonti d'archivio inedite di eccezionale importanza e le testimonianze dei protagonisti di questa stagione, racconta le tappe del percorso complesso ma straordinariamente fecondo compiuto da Lercaro a Bologna.