
"L'omelia deve essere una predicazione breve e non sembrare una conferenza o una lezione". Il passo dell'"Evangelii Gaudium" di Papa Francesco, ma anche le omelie del mattino a Casa Santa Marta, hanno fatto da traino ad un lavoro che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti aveva già avviato su invito del Sinodo dei vescovi sull'Eucaristia, nel 2005, e in base all'Esortazione "Sacramentum caritatis" di Benedetto XVI. Il Direttorio Omiletico che ne è nato è prima di tutto un aiuto, un supporto efficace per i sacerdoti con indicazioni pratiche per l'Avvento e il tempo di Quaresima e nel caso di celebrazioni dove siano presenti anche non cattolici o persone che non vanno solitamente a Messa come accade, per esempio, per i matrimoni e i funerali.
Ogni uomo intuisce che la sua vita è mistero, e mistero è la realtà tutta, perché fatta da un Altro. Il Mistero verso il quale è teso il cuore di ogni uomo nel desiderio dell'infinito e dell'eterno, ha un Volto; il Mistero è Presenza, è Misericordia di un Dio che per noi soffre e muore, per noi risorge, con noi permane fino alla fine dei tempi: il Mistero è pasquale. Questa raccolta di trenta omelie del Triduo santo non vuole essere che un contributo alla memoria viva di questo Mistero, offerto a chi desidera la verità pasquale della vita, donata nella Chiesa.
GLI AUTORI
P. Mauro-Giuseppe Lepori, nato a Lugano nel 1959, si è licenziato in filosofia e teologia presso l’Università Cattolica di Friburgo (Svizzera). Entrato nel 1984 nell’Abbazia cistercense di Hauterive, presso Friburgo, ne è stato eletto abate nel 1994. Per Marietti ha pubblicato L'amato presente (Genova-Milano2003) e Simone chiamato Pietro (Genova-Milano 2004).
Un viaggio alla scoperta della Messa, un mistero da esplorare, come una miniera che racchiude in sé grandi tesori.
Un libro per i ragazzi dai 7 anni in su che presenta le diverse parti della celebrazione domenicale come un grande invito al banchetto.
Un testo didattico ma da lasciare in mano direttamente ai bambini.
«Respirate sempre Cristo» è l’ultimo forte invito dell’abate Antonio, il padre dei monaci e sottolinea lo scenario del Cristo come ambiente vitale, invisibile e necessario come l’ossigeno, nota caratteristica della spiritualità dell’autore. Questi brevi commenti ai vangeli festivi sono un invito a mettere il nostro respiro in sintonia il cielo e la terra.
Ermes Ronchi, dei frati Servi di Santa Maria, friulano di Racchiuso di Attimis (Udine), è nato nel 1947. Ha studiato teologia a Roma (Marianum) e scienze religiose e antropologia a Parigi (Institut Catholique e Sorbona). Risiede presso il convento di San Carlo al Corso a Milano, ove dirige il Centro culturale della Corsia dei Servi; docente al Marianum; collaboratore di Avvenire, ha pubblicato varie opere, tra cui ricordiamo: Dietro i mormorii dell’arpa (1999); Il canto del pane (2002); Bibbia e pietà mariana (2002); Ha fatto risplendere la vita (2003); Dieci cammelli inginocchiati (2004); Sciogliere le vele. Commento ai vangeli festivi, anno A (2004); L’alfabeto della vita. Commento ai vangeli festivi, anno B(2005); Le case di Maria(2006).
L’Akáthistos, «questo poderoso e dolcissimo canto» come lo ebbe a definire Giovanni Paolo II è una lode di rara bellezza poetica e di profonda spiritualità che manifesta in forma esemplare la devozione a Maria Santissima e al mistero dell’Incarnazione. Quello che il Rosario è per l’Occidente, l’inno Akáthistos è per l’Oriente: monaci, sacerdoti e fedeli lo recitano in molte altre occasioni, anche ogni giorno, perché istintivamente ne avvertono la bellezza e la profondità dei contenuti. L’inno ha avuto grande influenza nell’iconografia bizantina e molte sono le icone che illustrano le scene dell’inno. La splendida icona da cui sono tratte tutte le immagini di questo volumetto risale a prima del 1667 ed è considerata tra le più significative del noto astista Youssuf alMoussawir, ritenuto il capostipite dell’iconografia “melchita” della scuola di Aleppo in Siria.
Destinatari
Religiosi, appassionati d’arte.
Punti forti
L’Akathistos è uno dei testi piú popolari della Chiesa bizantina del secolo V.
Ciò che Il Rosario è per l’Occidente, l’Akathistos è per l’Oriente.
Una raccolta di preghiere-poesie di Franca Longhi organizzate intorno a nuclei tematici: fratellanza, quotidianità illuminata dalla Parola, difficoltà del cammino, Maria nostra guida, viaggio incontro a Cristo. Ogni sezione è caratterizzata da un colore ed è introdotta da un breve brano in prosa di fratel MichaelDavide. Completano l’opera i dipinti evocativi di Paolo Ragni.
L'autore
MichaelDavide Semeraro, nato a Fasano (BR) nel 1964, è monaco benedettino del monastero di Germagno (VB) dal 1983. Dopo i primi anni di formazione monastica, ha conseguito
il Dottorato in Teologia Spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Coniuga la sua esperienza monastica con l’esame delle questioni e l’ascolto dei bisogni della realtà contemporanea. Collabora con alcune riviste e, compatibilmente con le esigenze della vita monastica, tiene conferenze e accompagna ritiri. Ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo: Quando Gesù dice «no!» (2011) e È la Pasqua del Signore. Celebrare meglio per vivere bene (2012).
"La coincidenza dell'anno della vita consacrata con la canonizzazione della beata Maria Cristina Brando, Fondatrice delle suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato fa riflettere, in quanto Ella è stata un'innamorata dell'Eucaristia e ha fatto della sua vita un'Eucaristia, un'adorazione continua e vittima di riparazione dei peccati del mondo. Il suo profondo amore per l'Eucaristia e la sua esperienza l'hanno portata a creare una comunità che vivesse di e per l'Eucaristia, così è divenuta una vera maestra di spiritualità eucaristica. Questa pubblicazione vuol essere una semplice guida per approfondire la nostra spiritualità alla luce del fondamento della nostra vita nell'eccezionale carisma di amore a Gesù Sacramentato. Solo nell'indispensabile rapporto con Gesù è possibile vivere gioiosamente la vocazione religiosa. È l'augurio che faccio alle mie carissime consorelle e a chiunque avesse tra le mani questi piccoli e brevi pensieri di santa Maria Cristina, perché trovi in essi l'incoraggiamento per essere gioiosamente fedeli alla vocazione e perché la nostra vita sia sempre un rendimento di grazie, un'Eucaristia gradita a Dio." (Madre Carle Di Meo. Superiora generale)
Onorare i morti è costume degli uomini, fin dall’antichità. Nella prospettiva cristiana, assieme al ricordo e alla venerazione per i defunti, si aggiunge anche la preghiera di suffragio attraverso la quale affidiamo a Dio e alla sua infinita misericordia tutte le persone care che ci hanno lasciato.
Da sempre la Chiesa invita i fedeli ad accompagnare, con preghiere di suffragio e opere di bene, i nostri cari defunti. La fede ci ricorda che con la morte finisce solo un modo di vivere e ne incomincia un altro che durerà per tutta l’eternità.
Vito Morelli, sacerdote della Società San Paolo dal 1974, è nato nel 1945 a Isola Capo Rizzuto (KR). Licenziato in Teologia e laureato in Scienze politiche, ha lavorato per diversi anni nella pastorale giovanile. Giornalista pubblicista, è redattore di Vita pastorale, il mensile per sacerdoti e operatori pastorali fondato dal beato don Giacomo Alberione. Ha già pubblicato: Uno spazio per l’anima, presentazione di Paolo Curtaz, editrice Effatà, e con le Edizioni San Paolo: Dio, un amico da non perdere; Via Crucis, un cammino di dolore e di speranza; Via Crucis, sulle orme di san Paolo.
In un agile volumetto, il rito di apertura e chiusura della porta della Misericordia. Pensato per presiedere le celebrazioni.
L'eucaristia amata e adorata, fatta centro della vita sacerdotale di un prete, che apriva la giornata con una prolungata sosta silenziosa davanti al tabernacolo; l'eucaristia alimento della fede e della vita interiore e sostegno nelle opere di evangelizzazione e di testimonianza cristiana. Questo è l'incitamento che si ricava dalla lettura di questo volume, dove vengono proposte le tracce di preghiera e di meditazione che il servo di Dio, Marcello Labor, proponeva settimanalmente ad un gruppo di anime di vita apostoliche, chiamate «Lampade viventi» nella cattedrale di San Giusto, ove fu parroco dall'autunno del 1948 al 1953. Vi si respira tutto l'ardore di un'anima innamorata di Dio e aperta ai tempi.Anticipatore di metodi e prospettive pastorali fiorite più tardi nei documenti del concilio Vaticano II.
Destinatari
Chi desidera nutrire la propria vita religiosa e cristiana conoscendo, valorizzando e amando la liturgia eucaristica quotidiana..
Autore
Vittorio Cian, curatore della pubblicazione, è sacerdote della diocesi di Trieste. Laureato in Sacra liturgia al pontificio Istituto liturgico Sant'Anselmo di Roma, è docente di liturgia e teologia dogmatica presso l'Istituto di Scienze religiose della diocesi di Trieste. Ha collaborato a diverse riviste di natura liturgica, pastorale e spirituale.
Questa nuova edizione di un “classico” per le adorazioni eucaristiche riporta nell’intro-duzione i richiami degli ultimi documenti della Chiesa sul tema. Sono state inoltre aggiornate e attualizzate le preghiere e reso il testo più scorrevole e fruibile per le liturgie attuali. Le celebrazioni sono suddivise in grandi temi, seguendo i tempi dell' anno liturgico. Per Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, i temi si armonizzano con i misteri della salvezza celebrati dalla sacra liturgia, e aiutano ad approfondirli e a viverli. Nel tempo «ordinario» sono proposti temi di vita cristiana ed ecclesiale. Così nel periodo che segue l'Epifania, le celebrazioni riguardano la Chiesa e l'unità dei cristiani. Nel lungo periodo che segue la Pentecoste, le celebrazioni riguardano l'amore di Dio, le virtù teologali, la preghiera e gli impegni di vita cristiana. Seguono poi alcune celebrazioni per le solennità della Madonna, di tutti i Santi e per le «giornate» particolari (vocazioni, missioni, pace, ecc.).
Destinatari
Comunità parrocchiali e religiose. Singoli fedeli.
Sant’Antonio è figura incommensurabile del francescanesimo, che ha acceso un perpetuo motore di spiritualità umile e semplice, una fonte inesauribile per tutti coloro che soffrono di sete spirituale. Da questo è nata l’esigenza di offrire un «Cammino di sant’Antonio», ripercorrendo la strada dell’ultimo viaggio del Santo, quando, sentendo vicina l’ora del passaggio da questa vita terrena a quella eterna, volle essere trasportato nel suo convento a Padova. Apparentemente lo scopo è quello di raggiungere la città; in verità il pellegrino compie un percorso “dentro se stesso”, per congiungersi al divino che è dentro di lui. È un cammino legato alla particolare devozione che sempre ha riscontrato il Santo di Padova e che, rivissuto in tal senso, darà nuovo slancio alla ricerca interiore rinverdendo l’essenzialità e la radicalità del messaggio di Antonio.
Destinatari
Devoti di sant’Antonio e pellegrini.
Autore
P. OLIVIERO SVANERA, il curatore dell’opera, è il guardiano dei Santuari antoniani di Camposampiero, luogo di partenza del «cammino»; altri contributi sono di p. GIANNI CAPPELLETTO, ministro provinciale, di p. ALBERTO TORTELLI e di altri autori e studiosi in vari modi e per diverso titolo vicini alla spiritualità antoniana.