
Santità e preghiera costituiscono da sempre un binomio indissolubile, tutti gli uomini di Dio hanno dedicato molto tempo alla preghiera, ed il rapporto con il Signore che ne è scaturito, ha trasformato la loro vita in preghiera-offerta vivente.
Le finalità della presente raccolta si possono quindi riassumere nei seguenti punti:
• invitare a cercare Dio attraverso preghiere adatte ad ogni circostanza della giornata;
• rivolgerci a Dio, Padre Figlio e Spirito Santo, ed alla Madonna attraverso espressioni alte e forti, composte da coloro che la Chiesa indica come modelli ed esempi di vera vita cristiana;
• percepire attraverso tali testi la grande ricchezza spirituale della Chiesa;
• riscoprire, mediante la lettura delle loro preghiere, la vita dei santi, veri apologeti moderni.
Nella prima parte del volume si presentano anche le definizioni della preghiera contenute nel Catechismo della Chiesa Cattolica (parte quarta, sez prima, cap terzo) ed anche del Catechismo maggiore di San Pio X.
Il capitolo successivo raccoglie i pensieri di alcuni Santi sulla preghiera La seconda parte, la più estesa, contiene i testi delle preghiere e i brani scritti in forma di preghiera di 70 santi e vari beati a partire da S Agostino e S Ambrogio fino a S Pio da Pietrelcina e S Giovanni Paolo II. Conclude il volume una appendice di brani sulla preghiera del Papa Emerito Benedetto XVI.
Autore: Francesco Maria Nocelli vive e lavora a Camerano (AN), laureato in giurisprudenza è studioso di storia risorgimentale e appassionato cultore di vite di santi. é segretario generale dei comuni di Loreto e Castelfidardo.
Commenti ai Vangeli delle domeniche di tutti e tre gli anni liturgici: A B C del rito romano.
Commenti brevi e sintetici (non superano le 350 parole) ma essenziali che mettono subito in rilievo i due o tre punti fondamentali del testo evangelico.
La concisione voluta ha lo scopo di farsi leggere dall’inizio alla fine e di illuminare senza fronzoli retorici il valore fondamentale che il testo ci vuol comunicare. Adatto anche alla preparazione all’eucarestia domenicale per giovani.
Strumento agile per i sacerdoti ricco di spunti per la preparazione delle prediche domenicali.
Autore: Michele Aramini presbitero della diocesi di Milano, insegna Teologia Morale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Con MIMEP ha pubblicato: La famiglia nell’Amoris Laetitia (2017) e Bioetica della vita nascente (2018).
"Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente! (Ger 17,15)'. Se è forte e qualche volta incomprensibile l'invadenza del diavolo nella nostra vita, è pure vero che Dio "è scudo per chi in lui si rifugia" (Sal 17,31) e che "non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d'Israele" (Sai 120,4). Una via di difesa, un addestramento divino alla battaglia (Sai 17,35), è allora sempre offerto alla nostra debolezza, poiché [... ] Dio colpisce 1 nostri nemici in svariatissimi modi(Sap 12,22) e mai ci abbandona a noi stessi.
La strada privilegiata che Dio stesso ci illustra per difenderei da Satana e dalle sue infatuazioni è quella dì restare costantemente alla sua presenza attraverso la relazione della preghiera, che è in grado non soltanto di "liberare" l'uomo dal turbamento del proprio male, ma addirittura di trasformare quello che in prima istanza sembra una grave imposizione di sofferenza in una proposta di purificazione [... ]".
Francesco G. SiUetta è dottore in Teologia dogmatica. Autore di diverse opere in ambito teologico e spirituale.
E' una raccolta di preghiere per i nostri cari defunti e per coloro che
sono prossimi a salire al Cielo.
Chi di noi non ha un familiare, una persona cara che ha lasciato questo mondo?
Forse pensando a lei ci chiediamo come sta, cosa ne è di lei oppure cosa sarà di noi.
Se abbiamo fede, se crediamo che la vita non finisce con la morte fisica ma che l’uomo, creato ad immagine di Dio, ha un’anima immortale a cui è riservata la gloria del Paradiso, non possiamo lasciare che la nostra vita terrena trascorra tra gli affanni e gli impegni del mondo. Non possiamo trascurare di aiutare i nostri cari defunti che forse per qualche mancanza sono ancora in Purgatorio, in attesa di giungere alla felicità eterna.
Un giorno potrebbe essere lo stesso anche per noi e allora con quanta gioia guarderemmo a coloro che hanno avuto un po’ di carità ricordandoci nella preghiera e nelle opere. Ciascuno di noi può fare tanto, può liberare queste anime dalle sofferenze e così ottenere anche per sé preghiere e grazie da color che saranno arrivati in Paradiso tra i Santi.
Per il 2015, ogni giorno un prezioso aforismo. Ogni domenica il Vangelo di Ermes Ronchi e Angelo Casati. Ogni mese dedicato ad una riflessione sul tema dell'anno: Rischiare il coraggio". "
Per il 2016, ogni giorno un prezioso aforismo. Ogni domenica il Vangelo di Ermes Ronchi e Angelo Casati. Ogni mese dedicato ad una riflessione sul tema dell'anno.
Ogni giorno è l'agenda di Romena. Una finestra quotidiana che si apre sia per progettare, immaginare, o anche raccontare il tempo che sarà, ma anche essere per accogliere il tempo che è, attraverso la condivisione di pensieri, preghiere, intuizioni.
Come un compagno di viaggio fedele l'agenda di Romena ci invita ad abbracciare ogni nostro nuovo giorno con uno spazio di riflessione e con proposte di lettura. Aforismi di artisti e pensatori, di uomini di fede, di cultura e di scienza alimentano il percorso quotidiano, come piccoli semi da far germogliare. Ogni domenica l'agenda propone il testo del Vangelo, con i commenti di Luigi Pozzoli e Giovanni Vannucci. Il cammino nei dodici mesi è infine scandito da riflessioni a tema, e arricchito da preghiere e poesie.
Una compagna di viaggio. Che ci lascia liberi di andare, ma che, se vogliamo, non ci fa sentire soli.
"Trovati uno scalino, riposati
con la faccia al sole.
Se c'è qualcuno che parla
ascoltalo.
Per tornare a casa
aspetta che sia sera.
Usa il buio come un fiocco
per chiudere la giornata
e farne dono
a chi ti vuole bene."
Franco Arminio
Ogni giorno è l'agenda di Romena. Una finestra quotidiana che si apre sia per progettare, immaginare, o anche raccontare il tempo che sarà, ma anche essere per accogliere il tempo che è, attraverso la condivisione di pensieri, preghiere, intuizioni.
Come un compagno di viaggio fedele l'agenda di Romena ci invita ad abbracciare ogni nostro nuovo giorno con uno spazio di riflessione e con proposte di lettura. Aforismi di artisti e pensatori, di uomini di fede, di cultura e di scienza alimentano il percorso quotidiano, come piccoli semi da far germogliare. Ogni domenica l'agenda propone il testo del Vangelo, con i commenti di Giancarlo Bruni e Bruno Maggioni. Il cammino nei dodici mesi è infine scandito da riflessioni a tema, e arricchito da preghiere e poesie.
Dieci anni di cammino insieme a don Andrea, attraverso il suo esempio, che ha suscitato interrogativi, speranze, rinnovata percezione di appartenenza al Signore dentro la sua Chiesa, esigenza di conversione e di missione. Il percorso si è snodato attraverso i luoghi della presenza del sacerdote fidei donum della Diocesi di Roma: nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, a partire dalla lunga veglia intorno alla salma che precedette la celebrazione esequiale nella Basilica di San Giovanni in Laterano, passando a Santa Croce in Gerusalemme, "memoria della Terra Santa" nella città di Roma, ove don Andrea era solito incontrare gli amici che sostenevano la sua missione, fino alla chiesa di Santa Maria a Trabzon, Turchia, ove si compì il supremo sacrificio del sacerdote, e dove ogni anno si è recato un piccolo gruppo di pellegrini dall'Italia per celebrarne la memoria insieme al "piccolo gregge" cristiano in Anatolia. Ogni anno, la diocesi di Roma, i fedeli delle parrocchie della Trasfigurazione, di Gesù di Nazareth, dei Santi Fabiano e Venanzio, che hanno avuto in don Andrea un pastore ed un amico, lo ricordano insieme a quanti l'hanno apprezzato attraverso i suoi scritti. Due date: il 30 novembre, in occasione della festa liturgica di sant'Andrea apostolo, e il 5 febbraio, nell'anniversario della morte. Il testo raccoglie le voci e le testimonianze di coloro che si sono confrontati, in tutte queste occasioni, con l'esempio di don Andrea, e sono offerti come stimolo ai lettori perché, come scrive l'Apostolo, "la Parola corra" (2Ts 3,1).
La ‘vita cristiana’ è il dono che si riceve e si compie nell’esperienza umana del ‘mistero’ (“Cristo in noi”) celebrato nel rito e vissuto nell’agire quotidiano. Tuttavia, uno degli aspetti che più minacciano la frequenza e la qualità della partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche è proprio la fatica di sperimentare una relazione significativa tra il momento rituale e la complessità della vita quotidiana. Alla base di questa distanza patita tra rito ed esistenza c’è spesso l’antico pregiudizio che spinge a considerare la liturgia come una serie di riti che l’uomo compie per attirare la benevolenza di Dio, e non invece come l’iniziativa gratuita del Signore che, per mezzo dell’agire simbolico-rituale della Chiesa, intende trasformare tutta l’esistenza dell’uomo e della donna in ‘sacramento’ dell’amore di Dio e in ‘profezia’ del Regno che viene. In questo libro si cerca di ritrovare il posto e il senso della liturgia nella e per la vita cristiana, per ricomprenderla non solo come un complesso di riti, ma come la relazione liberante e operativa tra gli eventi pasquali del Signore Gesù e la vita quotidiana
dei suoi discepoli, individuando di conseguenza anche i nodi più importanti per imparare a vivere l’esperienza celebrativa e rituale in modo che questa aiuti a fare di tutta la propria vita un “culto spirituale gradito a Dio” (cf. Rom 12,1).
In questo volume viene presentato il magistero episcopale di Mons. Vincenzo Pisanello, soprattutto in quella condensazione che permane evidente nelle sue omelie, scritte per le ordinazioni sacerdotali e diaconali e per le feste principali della diocesi, ove si raccoglie idealmente l'intero popolo di Dio che è in Oria. Tratti unificanti di queste omelie sono la franchezza del linguaggio, la costante risonanza biblica e la prospettiva spiccatamente ministeriale con cui viene letto l'Ordine sacro nel mondo contemporaneo. L'appello che il vescovo rivolge ai candidati agli ordini sacri, al presbiterato e al diaconato, è un'esortazione convinta e appassionata a decentrarsi, a porre il proprio punto d'appoggio sulla fiducia totale e generosa in Gesù Cristo. La Chiesa in uscita diventa, quindi, la Chiesa in uscita verso Cristo, il quale, se ci toglie le sicurezze umane, ci garantisce la certezza di un cuore integrato, nella misura del dono di sé. Questo vale per i ministri ordinati, ma nello stesso tempo per l'intera comunità cristiana, linfa sempre nuova nello stanco humus occidentale.