
Il volume raccoglie i commenti alle Letture della domenica del francescano trentino padre Francesco Patton, pubblicati sul settimanale Vita Trentina. Con uno stile semplice e comprensibile, Patton offre ai lettori una serie di spunti per cogliere nella Parola di Dio riferimenti all'attualità, riflessioni puntuali di carattere spirituale e sociale e approfondimenti biblici. Il tutto accompagnato dalle vignette di Fabio Vettori, disegnatore trentino e creatore delle "Formiche".
Santiago de Compostela, insieme a Roma e Gerusalemme, costituiva nel Medioevo una delle tre peregrinationes maiores. La storia di questa importante meta e il suo coinvolgente Camino continuano ancora oggi a suscitare vivo interesse ed entusiasmo. Le pagine del presente lavoro, diviso in due sezioni, ripercorrono nella prima parte le principali tematiche della questione jacopea - legata alle origini del culto dell'apostolo Giacomo a Compostela, al suo sepolcro e alle fonti più rilevanti dell'intera vicenda - mentre, nella seconda, si concentrano sul pellegrinaggio medievale ad limina sancti Jacobi.
Dalla penna agile e vivace di mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo, vengono raccolti in un unico volumi i commenti dei Vangeli dell'anno liturgico ciclo C (festivi, feriali, solennità, feste e memorie).
Il testo, di carattere divulgativo, tratta alcuni aspetti generali come le tre fonti della musica, una breve storia della musica sacra, musica e cantus, e metodologie, focalizzandosi sui Pueri Cantores, analizzandone storia, funzioni, formazione e peculiarità. Viene presentata una tabella schematica dei più rinomati cori di voci bianche europei, suddivisi per nazione. Un capitolo è dedicato ai benefici del canto e l'appendice completa il volume con due tavole riassuntive. L'obiettivo del libro è far conoscere l'importanza del canto dei Pueri Cantores non solo nella liturgia, ma anche nella storia e nella cultura, sperando di suscitare in Italia maggiore interesse verso questo tipo di canto, che ha finalità tecniche, artistiche ed educative. Il coro favorisce il benessere fisico, psichico e sociale, contribuendo alla formazione globale della persona e aiutando l'integrazione e lo sviluppo delle capacità cognitive.
Nella Lettera Apostolica Desiderio Desideravi, promulgata il 29 giugno 2022, Papa Francesco esprime l'«ardente desiderio» che la liturgia non rimanga relegata agli esperti e a pochi addetti ai lavori, ma possa essere sempre più conosciuta, amata e vissuta da tutto il popolo di Dio. Sollecitati da questo testo, ci si è proposti di andare alla radice della questione e ci si è chiesti: ha ancora senso oggi, in un contesto sempre più segnato dalla secolarizzazione e dallo svuotamento delle chiese, parlare di liturgia? È ancora, il nostro, un tempo per celebrare? Sollecitati da queste domande provocatorie ma quanto mai pertinenti, un biblista che studia da anni tale ambito specifico e uno dei teologi e compositori più noti e apprezzati mettono a fuoco quelle che sono le componenti fondamentali del culto ebraico e cristiano, per rimarcare come oggi più che mai la dimensione liturgica non si collochi al di fuori della nostra vita, ma ne costituisca per tanti versi la parte migliore e più autentica.
La prospettiva di partenza del teso è il dinamismo interiore dell’uomo che, consapevole del suo errore e pervaso da un vero senso di contrizione, non fugge di fronte all’accusa dei propri peccati e ricerca incessantemente di lenire le ferite inferte dalle proprie colpe a Dio e ai fratelli con le lacrime del suo dolore. Ecco il vero senso del sacramento che in questo lavoro viene sovente chiamato “sacramento della riconciliazione” e non “sacramento della penitenza”. Mentre il secondo termine mostra in pieno l’atto giudiziale e l’espiazione della colpa, il primo, invece, riesce a mostrare l’intrinseco movimento che l’essere umano compie, nel riconoscimento del proprio peccato, verso coloro che sa di amare e che ha ferito. Esso esprime molto bene anche il valore dell’atto sacramentale che, mentre cura la
ferita inferta al rapporto con Dio, ricuce la scissione e quindi “riconcilia” con i fratelli (cfr. Mt 18). La parola latina “reconciliatio” significa originariamente il ristabilimento di amicizia, una rappacificazione. Con tale termine s’intende dunque porre l’accento sul fatto che Cristo, mediante la sua morte in croce, ha ricondotto gli esseri umani all’amicizia con Dio, dalla quale si erano allontanati. Molte persone non hanno una relazione né con Dio né con se stesse.
“Riconciliazione” significa che esse, finalmente, riescono a prendere contatto con se stesse e solo allora diventano capaci anche di entrare in relazione con gli altri e con Dio.
La costituzione conciliare sulla liturgia predispone nell'art. 53 un ripristino dell'«orazione comune». Da quando la preghiera dei fedeli è stata inserita nell'Ordo missae del 1969, essa suscita domande e perplessità mettendo le nostre assemblee davanti a problemi che, 60 anni dopo la proclamazione della costituzione liturgica, ancora non sono stati totalmente risolti. I contributi raccolti in questo volume vogliono mantenere viva la discussione a livello sia accademico sia pratico-pastorale, al fine di mettere in luce il significato della preghiera dei fedeli e dare indicazioni per la prassi liturgica.
Dalla penna agile e vivace di mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo, vengono raccolti in un unico volumi i commenti dei Vangeli dell'anno liturgico ciclo B (festivi, feriali, solennità, feste e memorie).
Guida Liturgico Pastorale dall’Avvento 2018 a Novembre 2019
Dalla presentazione:
Il nuovo anno liturgico ci offre la possibilità di ripensare il nostro rapporto con il tempo, comprendendolo come dono.
È ancora Papa Francesco a consigliare due strumenti di orientamento: il primo è il discernimento, che ci consente di accettare e valorizzare le varie età della vita, le condizioni nelle quali ci troviamo, il contesto (familiare, lavorativo, sociale, ecclesiale) nel quale siamo posti e riconoscere che queste sono le coordinate spazio-temporali della mia salvezza, qui si apre un enorme spazio di possibilità e di occasioni per costruire il bene. Il secondo è la speranza. E l'anno liturgico inizia proprio con il tempo della speranza: l'Avvento. Il Signore è già venuto, è entrato nel tempo, ha redento la storia dall'interno della storia, diventandone persino lo spartiacque. Questo dato di fatto fonda la speranza cristiana: il Signore verrà perché è già venuto. Anzi, a ben vedere, egli viene ogni giorno, entra nella nostra vita, ci offre continue occasioni per unirci a lui, per vivere in lui, per pregustare fin da ora la pienezza della vita che ci attende in cielo.
La prima Parola che Dio ci rivolge la prima domenica di questo ciclo C del lezionario è pronunciata dal profeta Geremia: «Ecco, verranno giorni nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda [...] In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia». La profezia si compie in Cristo e questo compimento ci è trasmesso nella Chiesa attraverso la liturgia: il tempo del cristiano viene così trasfigurato, il credente rinnova la speranza e scopre una gioia più profonda di ogni turbamento.
Tra pochi giorni la Chiesa annovererà ufficialmente tra i santi la grande figura di Papa Paolo VI. Possiamo entrare nel nuovo anno liturgico accogliendo l'invito con cui il santo pontefice chiudeva l'esortazione sulla gioia cristiana nel 1975 e che mantiene una grande attualità: «Questo sguardo positivo sulle persone e sulle cose, frutto d'uno spirito umano illuminato e dello Spirito Santo, trova presso i cristiani un luogo privilegiato di arricchimento: la celebrazione del mistero pasquale di Gesù. Nella sua passione, morte e risurrezione il Cristo ricapitola la storia di ogni uomo e di tutti gli uomini, col loro peso di sofferenze e di peccati, con le loro possibilità di superamento e di santità. Perciò la nostra ultima parola in questa Esortazione è un appello pressante a tutti i responsabili e animatori delle comunità cristiane: non temano di insistere, a tempo e fuori tempo, sulla fedeltà dei battezzati a celebrare nella gioia l’Eucaristia domenicale. Come potrebbero essi trascurare questo incontro, questo banchetto che Cristo ci prepara nel suo amore? Che la partecipazione ad esso sia insieme degnissima e gioiosa! È il Cristo, crocifisso e glorificato, che passa in mezzo ai suoi discepoli, per trascinarli insieme nel rinnovamento della sua risurrezione. È il culmine, quaggiù, dell'Alleanza d'amore tra Dio e il suo popolo: segno e sorgente di gioia cristiana, tappa per la Festa eterna» (Gaudete in Domino, conclusione).
Il Signore benedica e sostenga il nostro cammino in un nuovo anno di grazia.
Angelo Card. DE DONATIS Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma Presidente della Conferenza Episcopale Laziale
Roma, 14 settembre 2018 Festa dell’Esaltazione della santa Croce
Le preghiere dei fedeli per il "tempo ordinario" curate dalla comunità delle Monache agostiniane che vivono nella clausura del monastero dei Santi Quattro Coronati in Roma; redatte con semplicità e amore e secondo i criteri stabiliti dai "Princìpi e norme per l'uso del messale romano".
Le Preghiere dei fedeli redatte dalla comunità delle Monache Agostiniane del monastero di clausura dei Santi Quattro Coronati di Roma. La Preghiera dei fedeli o "preghiera comune", perché in essa l'assemblea liturgica si fa carico delle intenzioni di tutti e non solo dei presenti, è situata dopo il vangelo e l'omelia, come risposta alla Parola di Dio ascoltata e meditata. Il presente sussidio liturgico è stato pensato affinché questo momento possa essere celebrato in modo conveniente e con frutto.
Gli angeli non conoscono limiti territoriali, linguistici, religiosi o razziali; sono «messaggeri di Dio» nella vita di ognuno di noi. Scendono sulla terra per aiutarci: a noi basta aprire loro la porta e lasciare che ci guidino sul sentiero della gioia e della serenità. Questa agenda contiene citazioni e indicazioni sull'angelo custode del giorno che ci aiuteranno ad apprezzare la dimensione angelica e a rendere più luminoso l'anno che verrà. È auspicabile, in tal modo, che i lettori diventino più coscienti della presenza delle creature celesti e del loro potere di modificare l'esistenza di tutti noi. Un diario spirituale nella ricerca delle creature di luce che comprende: Citazioni sugli angeli. L'indicazione dei giorni in cui i 72 angeli della tradizione cabalistica sono molto attivi nel dispensare i loro poteri. Colorate illustrazioni vintage. Spazi appositi per annotare le proprie riflessioni, i propri ricordi ecc.

