
Questo libro propone la ricostruzione di quattro capitoli fondamentali della cultura europea: la teoria del fantasma nella poesia d'amore del '200 (La parola e il fantasma); il concetto di malinconia dai Padri della chiesa a Freud (I fantasmi di Eros); l'opera d'arte di fronte al dominio della merce (Nel mondo di Odradek); la forma emblematica dal '500 alla nascita della semiologia (L'immagine perversa). Così la ricostruzione della teoria del fantasma nella filosofia medievale apre la via a una interpretazione della teoria dell'amore cortese e a una lettura inedita di alcuni testi poetici: da Cavalcanti a Dante.
È dall'epoca del processo a Galileo che i filosofi litigano su "ciò che rende così importante la scienza" e almeno dai tempi di Hume e di Kant ci si domanda: "come conosciamo quel che conosciamo?". La vicenda della filosofia della scienza, almeno dall'Età moderna, è in breve la storia affascinante di come filosofi e scienziati abbiano cercato di rispondere a queste domande e di come le loro risposte dipendano da ciò che il linguaggio, il contesto storico, la costellazione delle metafisiche e delle teologie "influenti", le stesse aspettative degli scienziati, perfino i loro pregiudizi ci consentono di volta in volta di conoscere.
Una raccolta di tutte le opere del conte tedesco Paul Yorck von Wartenburg, intellettuale, filosofo e politico di metà Ottocento che visse personalmente le trasformazioni della Germania bismarckiana in continua tensione tra la rivalutazione dell'antico e del classico in senso storicistico e la progettazione politica della nazione tedesca. I suoi scritti stanno all'origine del movimento che portò all'affermazione delle "scienze dello spirito" contrapposte alle "scienze della natura".
La voce di un filosofo, allievo di Pareyson, che si interroga attorno alle classiche domande della teodicea: problema del male e della relazione tra quest'ultimo e Dio.
Un'antologia di testi tratti dal capolavoro di Montaigne, "I Saggi". Un volume arguto, quasi da comodino, che ha il pregio di avvicinare i lettori al pensiero del grande filosofo francese.
Cosa ci fa Hegel nella redazione di un giornale? L'accostamento può sembrare strano, eppure a pensarci bene il filosofo tedesco, che a onor del vero in un giornale ci lavorò veramente, ha da insegnarci davvero molto sul giornalismo e sul mondo contemporaneo. Ma accanto a Hegel sono molti altri i filosofi che fanno capolino dalle pagine di questo libro e che ci accompagna per mano a comprendere il mondo che ci circonda.
La conoscenza morale è un qualcosa di innato o piuttosto un elemento che acquisiamo sin da bambini, come la lingua? Questo testo è il tentativo di rispondere in maniera esaustiva a questo interrogativo.
L'azione umana cosciente e responsabile - e quindi come atto distinto dal comportamento istintivo; l'individualismo ontologico quale difesa della persona umana dalle infondate pretese liberticide delle svariate forme di collettivismo; l'individualismo metodologico proposto come procedura adeguata della ricerca empirica nelle scienze sociali; le ragioni logiche, epistemologiche ed economiche della società aperta; la competizione considerata come la più alta forma di collaborazione (nella scienza, nella vita di una democrazia e in economia); l'indissolubile nesso tra economia di mercato e libertà politiche; Fiedrich A. von Hayek e la difesa dei più deboli; i "valori" del mercato; il contributo della tardo-scolastica spagnola alla genesi del capitalismo; la grande tradizione del cattolicesimo; la grande tradizione del cattolicesimo liberale (da Toqueville a Novak, attraverso Rosmini, Lord Acton, Röpke, Sturzo, Einaudi, Sirico, Tosato, ecc.); il principio della sussidiarietà orizzontale ("lo Stato - o comunque il 'Pubblico' - non faccia quello che i cittadini sanno fare da soli") quale diga contro le tentazioni onnivore dello statalismo; Sturzo: liberale e solidale questi gli argomenti di fondo affrontati nel presente lavoro.
Questo libro, che raccoglie le lezioni di Adorno all'Università di Francoforte nel semestre estivo del 1965, si connette strettamente alla sua opera maggiore, la "Dialettica negativa". L'ultima parte del corso ripercorre, infatti, i temi che saranno svolti, a un livello di maggiore complessità stilistica ed espressiva, in quella parte della "Dialettica" che s'intitola "Meditazioni sulla metafisica". Nel corso sulla metafisica Adorno affronta le questioni ultime alle quali la filosofia non può sottrarsi: la difficoltà di pensare dopo Auschwitz, il modo in cui questo evento trasforma l'interrogazione sul senso e rende obsoleta ogni filosofia affermativa, le domande radicali sulla morte e sulla finitezza del singolo, la natura paradossale della trascendenza, che non si lascia né affermare né negare. Nelle lezioni qui pubblicate, però, emerge anche un altro aspetto della riflessione adorniana: il confronto diretto e puntuale con il pensiero di Aristotele, inteso come l'originario momento fondativo della tradizione metafisica dell'Occidente. Nell'interpretazione dei concetti cardine della metafisica aristotelica (universale e particolare, forma e materia, potenza e atto, movimento e motore immobile) emerge l'acume critico del pensatore francofortese, che lo colloca a pieno titolo tra i grandi maestri del Novecento.
La figura e l'opera di Lessing consentono ad Hannah Arendt di delineare una teoria delle emozioni, in particolare dell'amicizia, e di proporre un'interpretazione dell'idea di "umanità in tempi bui" ancora fortemente attuale. Questo saggio uscirà nell'anno del centenario della nascita di Hannah Arendt e costituisce un'introduzione ai temi e alle esperienze fondamentali della grande pensatrice.
Abbassare il livello della tensione e dell'aggressività nelle organizzazioni attraverso il dialogo, la riflessione, l'approccio filosofico, può contribuire in modo sostanziale ad accrescere la dimensione etica nelle pratiche del business di tutti i giorni. Etica intesa come possibilità di contribuire con energie vitali per auto-affermarsi positivamente come individuo, il che porta a prefigurare una nuova forma di leadership che parte dalla "pausa", dalla riflessione e solo in seguito si traduce in azione. Il libro argomenta le ragioni per cui una presenza della riflessione filosofica con oggetto "la persona" sia diventata non solo necessaria ma inevitabile nelle organizzazioni e nelle aziende che cercano di dare un "senso" al proprio fare.