Il volume raccoglie gli atti del Convegno tenutosi a Udine in occasione del centenario della nascita di María Zambrano: specialisti di filosofia e letteratura, italiani e stranieri, hanno analizzato da punti di vista diversi e complementari la ricchezza e complessità della sua opera che, pur fortemente radicata nella cultura spagnola, si apre alle istanze più universali. Pensare, per María Zambrano, significa innanzi tutto "decifrare ciò che si sente'. La sua scrittura ellittica, spesso bruscamente interrotta, obbliga a cercare il significato come si fa con la poesia: sovrapponendo e confrontando le varie immagini. Il risultato è un linguaggio completamente rinnovato in cui ogni parola si libera dall'uso scontato per mostrare il mondo e l'esperienza sotto una luce che, come l'aurora simbolo ricorrente nella sua opera , preannuncia un nuovo tipo di sapere. Un sapere che mette in discussione tutte le certezze a cominciare dal predominio della ragione astratta e strumentale , favorisce l'autonomia, libera dai condizionamenti e permette a ciascuno di comprendere meglio la propria condizione
Composti in un periodo che va dal 1937 a tutto il 1939, questi scritti contengono il punto di vista di Wittgenstein su temi da lui appena marginalmente sfiorati nei testi più celebri della cosiddetta 'seconda fase' della sua attività di pensiero: la causalità e il libero arbitrio. In una diversa prospettiva, Wittgenstein riprende e modifica qui l'atteggiamento che aveva avuto su questi temi ai tempi del Tractatus logico-philosophicus. Per il Wittgenstein maturo, anche la causalità e la libertà sono da ultimo questioni di grammatica; anticipando idee che verranno sviluppate in Della certezza, Wittgenstein ci dice qui che sono le scelte grammaticali a fare da sfondo alle nostre certezze immediate, in particolare sulle relazioni causali.
Il volume raccoglie alcuni tra i principali lavori pubblicati da Passerin d'Entrèves tra il 1966 e il 1974. Sono saggi in cui si proietta il tema di fondo dell'intera opera dell'autore: la questione dell'obbligazione politica e della disobbedienza civile in rapporto alle trasformazioni dell'idea di democrazia. Nelle pagine introduttive, Silvio Cotellessa evidenzia le principali tappe del percorso intellettuale di Passerin d'Entrèves e le implicazioni interpretative che si possono trarre oggi dal suo insegnamento.
La letteratura sulla droga è caratterizzata, nei suoi rappresentanti più illustri, da De Quincey a Artaud, da Baudelaire a Huxley, da due diversi, ma inscindibili aspetti: è tanto confessione che esperimento. Questi "Avvicinamenti" raccolgono l'eredità europea, facendo della confessione e dell'esperimento non tanto i momenti di uno sviluppo della coscienza, quanto gli spunti per una regressione.
Il volume propone un'indagine accurata nel mondo semplice e complesso della polis greca alla ricerca della comprensione del nostro stesso problema esistenziale. Gianfranco Lami è docente di Filosofia politica all'Università La Sapienza di Roma.
Il libro affronta temi e figure della riflessione estetica quale si è sviluppata nella scuola milanese di Antonio Banfi, messa anche a confronto con l'estetica crociana. Filo conduttore del volume è il problema della "crisi" dell'arte, visto dapprima nella sua impostazione banfiana, verificato poi nel dibattito accesosi nell'immediato dopoguerra intorno al "caso Kafka", e considerato infine in taluni esiti presenti in allievi di Banfi quali Antonia Pozzi, Enzo Paci, Dino Formaggio. Non vengono trascurati inoltre alcuni recuperi di tematiche estetiche resi possibili da un'impostazione della filosofia dell'arte come quella fenomenologica-banfiano.
Riscoprire e far rivivere "la ricerca che da quasi ventisei secoli gli uomini dell'Occidente conducono intorno al proprio essere e al proprio destino". Con queste parole Nicola Abbagnano indicava il proposito di un'opera destinata a diventare un classico della storiografia filosofica e un manuale su cui si sono formate generazioni di studenti. Il testo è stato aggiornato ed ampliato per la parte relativa alla filosofia contemporanea dall'allievo e continuatore delle opere di Abbagnano, Giovanni Fornero e, per l'ultimo volume, dallo stesso Fomero insieme con Franco Restaino e Dario Antiseri.
Aborrite, dunque, il male, coltivate e virtù, levate l'animo a rette speranze, protendete verso l'alto umili preghiere. Grande la necessità che vi è stata comminata, quella dell'essere onesti, se non volete fingere di non vedere, dal momento che voi vivete sotto gli occhi di un giudice che vede ogni cosa. (Severino Boezio)
Filosofia di Hegel come modello con cui confrontarsi per approfondire le implicazioni all'esperienza del perdono. Grazie a una documentata indagine, l'autrice supera la tradizionale immagine della filosofia di Hegel, spesso considerata come l'espressione piu alta ma anche arida del razionalismo occidentale. Il libro segue invece il filo di un pensiero polivoco, percorso dalla tensione tra amore e ragione. Questi due riferimenti sono accomunitai dalla convergenza verso la riconciliazione delle contraddizioni insite nella societa e nella realta. Si scopre cosi, nel cuore della ragione, una logica dell'amore, sviluppata nelle prime opere di Hegel e poi discretamente operante anche in quelle della maturita. L'idea di fondo e quella per cui l'approdo a una realta davvero razionale comporta infine la piena riconciliazione tra gli esseri umani, che non puo avere luogo senza il maturare del perdono reciproco. E' infatti solo grazie all'intelligenza del perdono che l'umanita puo scoprire la sua unita fondamentale.
I nuclei fondamentali del pensiero di Maria Zambrano, figura affascinante di pensatrice del mondo spagnolo. Una lettura unitaria e complessiva del pensiero di Maria Zambrano, il cui itinerario fu teso alla ricerca di una filosofia che potesse essere guida di realizzazione e sapere di salvezza della vita umana, dopo le grandi tragedie del Novecento. Dalla marginalita del suo esilio, la filosofa individua le cause della crisi nel carattere sacrificale del pensiero occidentale che avrebbe rimosso le modalita piu autentiche del rapporto tra essere, vita e pensiero.