
Un agile volumetto che introduce, con un linguaggio piano ma rigoroso, i temi più importanti della filosofia della scienza generale. Tenendo conto delle posizioni più recenti, sono affrontati i nodi principali dell'epistemologia contemporanea: il significato, l'osservazione, la scoperta, la misura, il controllo, la spiegazione, le leggi scientifiche, i livelli di realtà, il rapporto tra scienza e filosofia. È un testo che si offre come via d'accesso per chi vuole conoscere lo stato attuale del dibattito epistemologico, ma anche per chi desidera avere gli strumenti critici per capire struttura e valore della scienza contemporanea.
È dall'epoca del processo a Galileo che i filosofi litigano su "ciò che rende così importante la scienza" e almeno dai tempi di Hume e di Kant ci si domanda: "come conosciamo quel che conosciamo?". La vicenda della filosofia della scienza, almeno dall'Età moderna, è in breve la storia affascinante di come filosofi e scienziati abbiano cercato di rispondere a queste domande e di come le loro risposte dipendano da ciò che il linguaggio, il contesto storico, la costellazione delle metafisiche e delle teologie "influenti", le stesse aspettative degli scienziati, perfino i loro pregiudizi ci consentono di volta in volta di conoscere.
Come possono gli stati mentali essere cause di stati fisici? Qual è il posto della mente nell'ordine naturale? Che cos'è l'intenzionalità? È possibile spiegare la coscienza? Queste alcune delle questioni che hanno segnato il dibattito recente in filosofia della mente, oggi reso ancor più animato dalle scoperte empiriche della psicologia cognitiva e delle neuroscienze. In questa edizione, le teorie e le argomentazioni filosofiche sulla mente, nei loro nessi con i risultati della ricerca scientifica.
Cos'è un io pensante? Come può la materia (il cervello) pensare? Da dove deriva la capacità della mente di rappresentarsi una realtà esterna? Com'è organizzata una mente? Fino a che punto è giusto considerarla il software che gira nel nostro cervello? Esiste realmente un "io" individuale, oppure il soggetto deve essere scomposto in una moltitudine di "agenzie cognitive" distinte? Nell'affrontare queste e altre tematiche, il volume prende in esame alcuni dei principali problemi filosofici posti alla riflessione contemporanea, muovendo dai temi classici del rapporto tra mente e natura, per giungere alla questione del conflitto tra concettualizzazione scientifica e visione ordinaria dell'io. Il testo non richiede specifiche conoscenze filosofiche e si rivolge al mondo degli studi universitari, ma anche a chiunque abbia desiderio di formarsi una mappa ragionata dell'attuale geografia della mente.
Gradualismo e puntuazionismo, geni e ambiente, adattamento e selezione, progresso e contingenza, strutture e funzioni, caso e necessità: la biologia fa della straordinaria diversità e imprevedibilità della vita il proprio oggetto di studio. Nonostante gli intriganti sviluppi conosciuti dalla disciplina negli ultimi anni, non si è ancora affermata - almeno in Italia una solida tradizione di studi filosofici in materia. Questa introduzione alla filosofia della biologia ripercorre i grandi temi delle scienze del vivente da un punto di vista evoluzionistico, colmando un vuoto nella letteratura del settore.
La filosofia dell'educazione, che si occupa del coordinamento pedagogico dei saperi (o scienze) dell'educazione, riveste nella società contemporanea - con le sue complessità e conflittualità - una posizione essenziale, di centralità riflessiva e critica tanto per i singoli che per la collettività. È quindi necessario presentarne i contenuti in modo lineare, rigoroso, organico. A tale scopo questo volume - rielaborazione di una precedente versione - ha semplificato gli orientamenti e la struttura dei diversi capitoli e li ha integrati con schede di documentazione e/o di approfondimento.
Il volume affronta i temi classici della teoria e della filosofia giuridica ponendoli in relazione alle dottrine filosofiche che si sono via via interrogate sulla vita e sull'ordine della società. La filosofia del diritto viene così riportata a questioni teoriche fondamentali abitualmente espunte da essa, prima fra tutte la questione della giustizia. La riflessione sull'origine della sfera giuridica e sulla sua efficacia viene vista sullo sfondo dell'evoluzione della tradizione filosofica. Questo avviene sia riattraversando le principali dottrine di autori classici più lontani nel tempo, come Platone, Hobbes, Locke, Rousseau, Kant, Hegel, sia offrendo una panoramica dei dibattiti che si sono avuti nel corso del Novecento.