
Il Corso di estetica del 1945-'46 rappresenta l'esordio di Luigi Pareyson quale docente universitario, e le relative dispense racchiudono un'inesauribile riserva di spunti, sollecitazioni, proposte e problemi in cui appaiono già stagliate le linee guida del futuro sviluppo del suo pensiero, soprattutto per quanto riguarda il fecondo intreccio di personalismo ontologico, problematica estetica e teoria dell'interpretazione; appare già chiaro insomma, in questi testi, come per lui l'estetica non costituisca soltanto un ambito particolare e regionale della riflessione filosofica, ma una via d'entrata privilegiata alla filosofia in quanto tale.
I "Problemi" di Aristotele appartengono al 'Corpus Aristotelicum', sono una raccolta di questioni presentate sotto forma di domanda e di risposta, riguardanti la medicina, la biologia, la fisica, la meteorologia, la botanica, la matematica e l'astronomia, l'ottica, l'acustica e la musica, la retorica e l'oratoria, l'etica e la giustizia. Fenomeni e processi molto vari vengono indagati attraverso le cause che li producono.
LEZIONE INAUGURALE DI FILOSOFIA TENUTA DALL AUTORE IN CUI SI APPROFONDISCONO IL PROBLEMA DI DIO NELLA FILOSOFIA MODERNA presentazione di sua ecc.za angelo scola. Temi tratta ti: - la filosofia mode rna e il problema di dio; - il problema di dio. La pr ospettiva razionalista" e quella "empirista"; - la c ritica kantiana e la soluzione hegeliana al problema di dio; - teologia filosofica e dimostrazione dell'esistenz a di dio; - conclusione : una messa in discussione della interpretazione "immanentistica" della filosofia moderna."
La storia della modernità coincide con l'espansione dell'ateismo, che ambisce a superare le concezioni tradizionali dell'uomo in una concezione prometeica della costruzione della società e del mondo. Il presupposto filosofico dell'affermazione dell'ateismo nella civiltà occidentale è quindi l'interpretazione, elaborata tanto dal razionalismo quanto dall'idealismo, della storia della filosofia moderna come processo di secolarizzazione che conduce all'idea dell'uomo creatore.
La filosofia morale di Immanuel Kant nel rapporto tra virtu e felicita. La presenta opera e stata realizzata dall'autore, attraverso l'utilizzo, il piu puntuale possibile, dei testi kantiani ed una scelta accurata dei piu importanti critici di Kant. Lo scopo dell'opera e quello di mostrare, da un lato, il carattere laico dell'etica kantiana, che da sempre le e stato riconosciuto dai critici; dall'altro quello di considerare anche la dimensione religiosa di questa concezione morale, che invece e stata spesso sottovalutata. Questa dimensione religiosa e evidente, soprattutto, prendendo in considerazione il problema fra virtu e felicita: queste hanno costituito da sempre gli oggetti delle etiche precedenti, anche se molto spesso sono state identificate come un unico fine. Kant, invece, considerera la virtu e la felicita in totale opposizione nella dimensione terrena.
Questo libro rappresenta la terza tappa di una ricerca sui Fondamenti logici e ontologici delle scienze, condotta nell'ambito dell'Ist. Veritatis Splendor" (Bo) in collaborazione con l'Ist. Filosofico di studi tomistici (Mo). "