La salute del corpo e dell'anima: un delicato equilibrio tra le esigenze fisiche e spirituali, risultato di un corretto atteggiamento mentale e di abitudini quotidiane adeguate. Una via di saggezza pratica ispirata alla concretezza del vivere nei brani dei celebri saggi del grande pensatore cinquecentesco, alla ricerca di una vita sana e serena in un'epoca di grandi sconvolgimenti. Una miniera di spunti per liberarci dai dubbi, dalle paure, dalle sofferenze e dagli affanni dell'esistenza, e vivere a lungo nel pieno godimento delle facoltà fisiche e mentali.
Questo scritto inaugura una nuova fase della ricerca religiosa di Feuerbach, che ora riconsidera la posizione del cristianesimo all'interno del più vasto orizzonte delle religioni primitive e dell'antichità classica. Esso costituisce allo stesso tempo un importante documento della critica della religione in genere, in quanto individua la radice della religione nel sentimento di dipendenza dalla natura, ovvero da tutto ciò che circonda e limita l'uomo. Questo sentimento di dipendenza o di "finitudine" è visto anche come il nucleo di verità ineliminabile della religione.
Questo testo occupa un posto del tutto particolare nel lungo itinerario filosofico di Kant: progettata fin dagli anni Sessanta, costituisce l'opera che completa la filosofia critica e sistematizza le questioni poste dall'etica e dal diritto. Il testo è arricchito da una serie di appendici documentarie utili per capire in che modo i contemporanei leggevano Kant e da una postfazione su alcune linee di tendenza delle interpretazioni più recenti.
Se non sapessimo fare elenchi non potremmo ordinare il mondo, conoscere la Natura, il passato e il presente, contare, fare delle scelte. Ma se dovessimo fare elenchi completi la gente si addormenterebbe, i discorsi si farebbero infiniti e noiosi. La mente umana ha inventato un piccolo marchingno, che consiste, fatte le prime considerazioni, nel dire "e così via, eccetera". In questo libro il filosofo Derrida si diverte a spiegare quanto è stato importante, per il pensiero filosofico di tutti i tempi, avere a disposizione questa congiunzione.
Una raccolta di tutte le opere del conte tedesco Paul Yorck von Wartenburg, intellettuale, filosofo e politico di metà Ottocento che visse personalmente le trasformazioni della Germania bismarckiana in continua tensione tra la rivalutazione dell'antico e del classico in senso storicistico e la progettazione politica della nazione tedesca. I suoi scritti stanno all'origine del movimento che portò all'affermazione delle "scienze dello spirito" contrapposte alle "scienze della natura".
Un'antologia di testi tratti dal capolavoro di Montaigne, "I Saggi". Un volume arguto, quasi da comodino, che ha il pregio di avvicinare i lettori al pensiero del grande filosofo francese.
La figura e l'opera di Lessing consentono ad Hannah Arendt di delineare una teoria delle emozioni, in particolare dell'amicizia, e di proporre un'interpretazione dell'idea di "umanità in tempi bui" ancora fortemente attuale. Questo saggio uscirà nell'anno del centenario della nascita di Hannah Arendt e costituisce un'introduzione ai temi e alle esperienze fondamentali della grande pensatrice.
Tra le carte di Schopenhauer si trova un fascio di fogli fittamente annotati, sul primo dei quali si legge: "Questo libro si intitola «Senilia». Iniziato a Francoforte sul Meno nell'aprile del 1852". Fino alla morte Schopenhauer continuò a registrarvi, giorno dopo giorno, ciò che più gli premeva: citazioni, ricordi, riflessioni, appunti di lavoro, massime e norme di comportamento. E in tali fogli è possibile cogliere quella sapienza quotidiana che rende sopportabile e perfino piacevole la vecchiaia, compensando l'insopprimibile sensazione che "il Nilo stia ormai arrivando al Cairo."
Apparsi postumi nel 1779, i Dialoghi rappresentano uno dei capisaldi del pensiero di Hume. Le confutazioni dell'esistenza di Dio apportano motivazioni filosofiche all'analisi politica del ruolo che ha avuto la religione nella storia inglese, con il suo corollario di intolleranze, discordie civili, persecuzioni, stermini. Per Hume la religione non nasce da motivi razionali, ma da sentimenti di paura e di speranza che assillano l'uomo. In appendice, uno scritto autobiografico del 1776, il Testamento, le lettere riguardanti i Dialoghi e la documentazione dei tentativi di pubblicarli contro la violenta opposizione dei prelati e la prudenza degli stessi amici, tra cui Adam Smith.
Le osservazioni raccolte in questo volume costituiscono un insieme di riflessioni sulla natura e sul metodo della filosofia. L'immagine del lavoro del filosofo che si ricava da queste pagine è quella di un "lavoro su di sé", in cui le difficoltà da superare concernono non l'intelletto, ma la volontà e i sentimenti. La filosofia è un tentativo di resistere alle seduzioni del linguaggio, di non seguire le sue false piste, che da sempre tutti sono indottii a percorrere. La soluzione di un problema filosofico, quando la si trova, è banale. Eppure il cammino per arrivare alla soluzione non è così semplice e richiede una grammatica e soprattutto un metodo.
Il testo è un puzzle filosofico e letterario che si muove tra Hegel e Genet, un discorso che non inizia (in quanto già iniziato) e che non finisce (in quanto continua anche dopo la morte dell'autore), dove è difficile capire qual è il testo principale e quale il commento o la nota. Tra i molteplici temi che si intrecciano e si richiamano quello della generazione della famiglia, del desiderio e della differenza sessuale, del nome proprio e dell'identità. Se la filosofia di Derrida è nota come "teoria della decostruzione", questo libro si può considerare come la sua "pratica di quella stessa decostruzione."
Questo volume include le pubblicazioni in prosa del poeta e critico romantico inglese, tra cui, oltre alla "Biographia Literaria", spiccano "Le lezioni di filosofia", "La logica" e gli "Aiuti alla riflessione", opere che rivelano un Coleridge attento e profondo conoscitore anche dei dibattiti filosofici e religiosi del suo tempo. La pubblicazione consente al lettore di addentrarsi nei vari temi affrontati da Coleridge nell'arco della sua carriera letteraria: la letteratura, la filosofia, la politica e la religione.