
In forma semplice ma documentata e con stile narrativo-biografico, il testo presenta storie di mamme coraggiose. Le figure femminili eroiche proposte toccano diverse epoche: da personaggi dei primi secoli a storie di eroiche madri del Medioevo, del secolo della rivoluzione francese,del risorgimento italiano fino a figure dell’olocausto nazista e alle donne (madri e nonne) di Plaza de Mayo dell’Argentina. Viene riportato il dono della vita di Gianna Beretta e la storia di Betty Mahamody, l’autrice di Mai senza mia figlia, come simbolo di mamme che, sposando uomini provenienti da Paesi islamici,le cui leggi non riconoscono alle madri parità di diritti con i padri,affrontano penose traversie per poter avere la libertà di educare i loro figli. Il libro, oltre a raccontare gli avvenimenti della vita e i sentimenti di queste madri coraggiose,fornisce un quadro sintetico ma significativo del periodo storico in cui hanno vissuto e che hanno contribuito a caratterizzare. E, pur narrando storie diverse nel tempo,presenta un filo conduttore:dimostrare che le «donne»,le madri in particolare, sanno vivere appieno i valori di fortezza, eroicità, capacità di donare la vita,dando volto a quel «genio femminile»,di cui ha parlato Papa Giovanni Paolo II. Le storie abbinano il ritmo incalzante del romanzo d’avventura a contenuti di valore morale.Ci sono sante,regine,combattenti per la libertà e figure sconosciute al grande pubblico,accomunate dallo stesso coraggio che,in questo caso,diventa sostantivo “femminile”, singolare.
AUTORE Licia Campi Pezzi è docente di discipline giuridiche ed economiche presso il liceo «Russell» a Cles (TN), dove è nata nel 1971. Ha conseguito, nel 1994, la laurea in Scienze Politiche, Indirizzo Storico-Internazionale presso l’Università di Pisa. Collabora con il quotidiano L’Adige,pubblicando editoriali di argomento storico e di politica internazionale e con la casa editrice Quadratum,con la pubblicazione su settimanali femminili di racconti e del romanzo storico Il giardino dei mandorli (2006). È vincitrice del concorso Narrare la storia: dal documento al racconto, bandito dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e finalizzato alla pubblicazione di un volume contenente venti saggi tra narrativa storica e fonti biografiche e archivistiche, con il saggio Cesare Battisti tra Austria e Italia, pubblicato da Mondadori nel mese di ottobre 2006. Altre sue opere: i romanzi storici Il muro di ghiaccio(1999) e Aurora von Trapp(2001) e i gialli: Qualcuno nell’ombra(2003) e Gli amici di Bin Laden(2007).
Realtà di diritto privato a rilevanza pubblica, la famiglia à l’àmbito privilegiato per l’esercizio della libertà dei suoi membri e, allo stesso tempo, si pone quale soggetto avente pieno diritto a limitare l’intervento dello Stato o, diversamente, a richiederlo per la difesa e promozione della sua specificità.
L’analisi comparata della giurisprudenza e della pubblicistica italiane e tedesche pone l’accento sulle implicazioni che possono o dovrebbero derivare dal riconoscimento pubblicistico della realtà istituzionale della famiglia in ambito non solo nazionale ma anche sopranazionale, sia sul piano normativo che su quello delle «buone pratiche», attraverso un tipo di intervento sussidiario. In queste pagine, dense del vissuto dell’autrice in colloquio e confronto con accademici e pensatori internazionali, emergono gli elementi che attribuiscono alla famiglia il titolo di unicum all’interno dello scenario delle realtà giuridiche private che si distinguono sul piano pubblicistico.
Questo libro sull'esperienza adottiva è rivolto a tutti i genitori, naturali, adottivi o aspiranti tali.
Una raccolta di riflessioni sull'educazione in famiglia. Pensando a tanti genitori che vivono con fatica e con rassegnata impotenza la loro missione educativa, a tanti figli disorientati per la mancanza di punti di riferimento, ai molti educatori scoraggiati, confidiamo che queste riflessioni trasmettano la fiducia che è non solo doveroso ma anche possibile educare, e riaccendano la speranza che la sofferenza, la fatica e la ricerca di oggi siano capaci di arricchire di nuova fecondità l'impegno educativo della famiglia e della comunità.
Una raccolta di momenti della vita coniugale, un “album” da sfogliare anche saltando da una pagina all’altra. Cinquanta brevi argomenti su cui riflettere e sorridere,come ad esempio amore,tradimenti,ma anche perdono,riconoscenza,attenzione al quotidiano,dolore,gioia...scritti con fluidità di pensiero e divertita auto-ironia. Sono presenti anche alcuni luoghi comuni.Ma cos’altro è un “luogo comune”,se non un luogo che è comune a noi tutti e alle nostre vite normali? Un posto,come questo libro,dove incontrarsi e,leggendolo,ricavare la rassicurante conferma che in fondo siamo tutti simili su questa terra, ci confrontiamo con le stesse realtà,siamo affratellati nelle nostre vittorie,così come nelle sconfitte:non siamo soli. L’autore, attraverso stille di riflessione, offre dosi minime e quotidiane di buon senso e di comunicazione a coniugi frettolosi e indaffarati in mille impegni,molto facili da eseguire.Lo scopo,o “prodotto finale” come lo chiama l’autore,è una buona convivenza di coppia,anzi una vita felice di coppia.
AUTORE Lucio Lanza, nasce a Catania nel 1955, consegue una laurea in farmacia, anche se poi la vita lo porta a fare altro. È sposato dal 1982 con Lina e ha due figli,Nicoletta e Dario. Ha pubblicato: Strane Storie, Ed. Bonanno (1997); Tintura di Odio, Ed. Incontri (19942); La Magnesia del Pellegrino, Ed. Pharma Service (2001); Una Pomata Folle, Ed. Pharma Service (2003); La Guerra di un Contadino, Ed. Istituto Studi Storici “G. Salvemini” (2002); Incontri e Racconti di un Farmacista, Ed. Pharma Service (2004).
La descrizione dell'esperienza personale di maternità. Il racconto di una vita sorpresa dall'esperienza di essere madre. Essere madre è fare esperienza del fatto che la vita è sorpresa da un altro. Come ogni sorpresa, anche l'arrivo di un figlio, pur se atteso e desiderato, cambia e scompiglia. A questa sorpresa rispondiamo, in modi diversi, educando ed imparando a seguire l'altro che si affaccia nella nostra vita. La sorpresa caratterizza anche le maternità non biologiche quali adozioni ed affidi.
In una cultura come quella attuale, che privilegia il provvisorio e la pluralità, i legami familiari sono al tempo stesso forti e fragili. Da un lato, infatti, si continua ad attribuire valore ai rapporti tra le generazioni e a considerare la famiglia uno dei luoghi primari di sviluppo dell'identità personale; dall'altro lato, le rotture coniugali sono sempre più frequenti, le famiglie si disperdono, si dividono, si ricompongono. E ciò che risulta sempre meno evidente è il radicarsi della famiglia nel corpo: i legami familiari non sono soltanto razionali, contrattuali; sono anche "carnali", attraversati dall'affetto, dal piacere, dalla sofferenza; sono "per la vita e per la morte". Ma è ancora possibile parlare di legami, nel nostro mondo che proclama il primato della felicità del singolo, che fa della libertà individuale la misura di tutte le cose? Xavier Lacroix propone un'etica dei legami. Si spinge ad affermare che la coppia coniugale, anche se resa fragile, resta il perno della famiglia. Contesta l'idea che essa possa essere fondata sul solo legame con il figlio. Propone di riscoprire il senso del matrimonio come la migliore chance per vivere la relazione tra carne e parola, corpo e istituzione, vita e libertà.