
Don Luigi Guanella (1842-1915), beato e fondatore di due congregazioni religiose (le Figlie di Santa Maria della Provvidenza e i Servi della Carità, e accanto a essi i cooperatori laici guanelliani) appartiene a quella schiera di sacerdoti italiani che tra l'Ottocento e il Novecento diedero inizio a opere di carità rivolte ad affrontare i problemi delle nuove povertà, nell'epoca che precedette e accompagnò lo sviluppo industriale del Paese. Il nome di Luigi Guanella è sinonimo di amore per le persone che in qualsiasi modo sono segnate dalla sofferenza o vivono situazioni di emarginazione. La sua testimonianza di Vangelo vivente è anche una bella pagina di teologia, poiché le sue scelte e il bene da lui compiuto svelano il cuore della fede cristiana e affermano la verità sull'uomo, donando conforto e speranza a tutti, credenti e non credenti.
"Chiara non appartiene solamente a voi cristiani. Ora lei e il suo ideale sono eredità dell'umanità intera", ha recitato un monaco buddista ai funerali di Chiara Lubich. Questo volume propone a tutti, oggi, l'insegnamento di Chiara e l'eredità che il Movimento è chiamato a raccogliere in fecondità per la Chiesa e il mondo intero. La maestra trentina che ha fondato l'Opera di Maria nota come Movimento dei Focolari, la cui diffusione è capillare in tutti i continenti, ha fatto una rivoluzione silenziosa. È vissuta in una operosità vibrante ma senza affanni, fatta di meditazioni, iniziative, scritti, discorsi, incontri, viaggi nel mondo; appartata dalla società che predilige il rumore, l'ostentazione. Spiritualità e azione sono state per lei umili e feconde come il lievito e il sale evangelici. I numeri e le iniziative raccontano molto sulla vitalità di un Movimento ora chiamato a non disperdere l'eredità di Chiara. Ma non dicono tutto. Il lascito della fondatrice ai focolari, che negli statuti hanno il nome ufficiale di "Opera di Maria", sta nella visione di un'umanità senza confini, capace di superare barriere, diversità, appartenenze. Una famiglia unita nell'epoca del villaggio globale. Un mondo che abbatte muri e costruisce ponti.
Uomini e donne, preti e laici, santi già canonizzati dalla Chiesa o semplici credenti: tutti ugualmente protagonisti del cattolicesimo italiano del Novecento. Il volume ripercorre le storie di quindici testimoni, da Pier Giorgio Frassati a Gianna Beretta Molla, da Giuseppe Lazzati ad Annalena Tonelli, a volte attraverso una ricostruzione biografica puntuale, in altri casi offrendo scorci suggestivi della loro esistenza, sempre sotto l'occhio attento a sottolineare la sorprendente capacità di vivere il proprio tempo, coniugando la quotidianità con una seria fedeltà evangelica. Lettere, discorsi, riflessioni di questi protagonisti, accuratamente selezionati dall'Autore, aiutano a scoprirne la grande attualità e la statura morale.
La vita di Primo Mazzolari, uomo libero, "uomo di nessuno", sempre al fianco dei deboli e degli esclusi, che con questo spirito ha attraversato gli eventi del XX secolo: le due guerre mondiali, le leggi razziali, le dittature dell'Est europeo, la guerra fredda, l'annuncio del Concilio Vaticano II. Una ricostruzione rigorosa ma a carattere divulgativo che propone la testimonianza di Mazzolari e dei temi a lui cari: i lontani, la pace, l'ecumenismo, la libertà di coscienza, la necessità di un laicato maturo, il rinnovamento della vita religiosa e della Chiesa. La postfazione di mons. Loris Francesco Capovilla arricchisce il testo, colorandolo dell'affetto che sempre legò i due; una stima profonda che fa concludere a Capovila "Io vivo con don Mazzolari (...). Le celebrazioni del 2009 porteranno un'ondata di aria refrigerante nelle nostre case e nelle nostre coscienze".
Quella di Pierina Morosini (1931-1957) è una storia semplice, non segnata da eventi straordinari. Ma proprio per questo saprà introdurci umilmente nell'amicizia con Dio, nel dialogo amoroso della preghiera che ci fa conoscere il volto di Cristo, nella povertà accolta per amore e con amore, nella castità segno dell'appartenenza completa al Signore, nella dedizione alla famiglia, nel servizio disinteressato alla Chiesa. Pierina morì giovane, aggredita e ferita a morte da un uomo che lei cercò dapprima di richiamare alla ragione e al quale poi non riuscì a sfuggire pur senza cedergli. Il suo sacrificio fu coronamento di una vita breve ma intensa, tutta dedicata all'apostolato nell'Azione Cattolica. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 1987.
Monsignor Salvatore Colombo (1922-1989) fu per oltre 40 anni missionario francescano in Somalia e vescovo di Mogadiscio dal 1976 alla morte. Il 9 Luglio 1989 un commando armato entrò nella Cattedrale e aprì il fuoco contro il vescovo durante la celebrazione eucaristica. Morirà poche ore dopo. Monsignor Colombo era unanimemente considerato il simbolo della Chiesa in Somalia. Aveva testimoniato il Vangelo attraverso la promozione di opere di carità per il bene comune di un popolo che si era sempre dimostrato amico, pur essendo a maggioranza musulmana.
Segretaria della Gioventù Femminile della diocesi di Fermo, dopo un rapido e sconvolgente itinerario spirituale la Carboni vive la realtà e la responsabilità dell'accettazione cristiana della malattia. Nata in una famiglia laica, incontra la fede un po' provvidenzialmente e un po' spontaneamente, ed insegna a tutti che l'apostolato più efficace è nell'amore. Qui sono raccolte le sue lettere che testimoniano il suo elevarsi verso Dio nella dimensione dell'amore. La sua giovane età non le impedisce di essere matura fino alla saggezza e di avere un cuore grande, capace di amare tutti e di accogliere le sofferenze ed i problemi delle persone che incontra e che le si rivolgono per avere consigli e conforto.È una fede totale, da innamorata, quella che professa Paola. Scrive infatti: "Nulla mi turba: vedo in tutto la volontà santa di Dio, e l'amo e l'adoro sempre".
Il libretto illustrato racconta la vita della serva di Dio Maria Bolognesi (1924-1980), una mistica veneta che rivisse sul suo corpo le sofferenze della passione di Cristo. Patì anche un periodo di possessione demoniaca e soffrì per varie malattie. La morte le impedì di portare a compimento la realizzazione di una casa per convalescenti bisognosi. È in corso la causa di beatificazione.
Il libro è una biografia del P. Salvatore Micalizzi, missionario vincenziano. Presentazione di G. Gregory Gay CM.
DESCRIZIONE: Il libro di Pietro Giovannoni è dedicato all’itinerario politico ed intellettuale di Giorgio La Pira nel periodo che va dalla nascita alla caduta del regime, e più precisamente all’adesione del professore siciliano ad una prospettiva centrale della mentalità intransigente: intervenire nella storia per costruire una civiltà cristiana, considerata, in antitesi a liberalismo e socialismo, come l’unica forma autenticamente umana di convivenza civile. Si tratta di capire le modalità con cui il futuro sindaco di Firenze aveva raccordato questo tema agli assetti politici dell’Italia fascista dove la sua presenza pubblica, nel mondo cattolico cittadino come in quello accademico e nazionale, si stava facendo sempre più rilevante ed autorevole.
In questa linea il volume si dipana scevro da ogni preoccupazione apologetica. Giovannoni interroga una ricchissima documentazione, edita ed inedita per rispondere alla domanda sulle reali posizioni politiche e culturali espresse dal personaggio. Dall’iniziale entusiasmo verso Mussolini, interpretato come il portatore a livello planetario delle indicazioni vaticane circa l’organizzazione della vita collettiva, si passa ben presto, già verso la metà degli anni Venti, alla freddezza per la mancata rispondenza della politica, in particolare estera, del regime all’esigenza di instaurare nel mondo la civiltà cristiana. L’orgogliosa rivendicazione di essere «solamente cattolico» appare l’unità di misura su cui La Pira giudica oramai tutti gli atti e i provvedimenti del regime.
Va dunque riconosciuto a Giovannoni il merito di avere mostrato le variegate vicissitudini del richiamo lapiriano alla “civiltà cristiana” nel corso del ventennio, evidenziando come tale elemento costitutivo della mentalità intransigente abbia potuto veicolare un passaggio – in tempi e secondo modalità via via sempre ben precisate – dall’adesione al regime mussoliniano all’opposizione ad esso.
(Daniele Menozzi)
COMMENTO: Uno straordinario studio su Giorgio La Pira fascista, un aspetto fino ad ora sconosciuto. Il volume contiene decine di documenti inediti.
"...Frate Egidio, uomo semplice, retto e timorato di Dio, che, in tutta la sua lunga vita, praticò la santità, la giustizia, la pietà, lasciandoci esempi di obbedienza perfetta, lavoro manuale, amore al raccoglimento e alla contemplazione religiosa": ecco il ritratto che, in poche ma dense parole, fa Tommaso da Celano, primo biografo di Francesco, di Egidio (1190 circa - 1262), il terzo compagno del santo di Assisi. Giovane contadino, Egidio riflettè a lungo sulla svolta radicale attuata da Francesco e con fine sensibilità giunse a una convinzione intima sempre più forte: Francesco non era affatto un pazzo, era uno che aveva trovato il tesoro evangelico. Il libretto illustrato racconta questa affascinante avventura.