
In questo libro, dato alle stampe per la prima volta nel 1938, e ora pubblicato in lingua italiana, Dorothy Day racconta il suo cammino di conversione e di fede in Gesù. Dorothy si rivolge al fratello minore John, con il quale condivise molti ideali, ma non la fede cristiana, e attraverso lui al lettore di ogni tempo, credente e non. Aprendoci le pagine intime e personali della sua vita Dorothy affronta i temi della giustizia sociale, della solidarietà umana, della fede, della preghiera e del libero arbitrio. La fede, nonostante le avversità della vita, è per lei sempre stata un’aspirazione piena di luce e di gioia.
Il confessore argentino di papa Francesco si racconta e racconta il suo rapporto con Bergoglio, nato molto prima dell’elezione al soglio pontificio. Illumina così il senso di un’idea di peccato e di misericordia, quella del Papa, nata nella povertà dell’America Latina e nella consuetudine quotidiana con gli ultimi della Terra, con i loro problemi e con i compromessi quotidiani della loro vita. Un libro autobiografico che racconta con un taglio inedito gli anni formativi di Bergoglio, ma anche un libro dai contenuti filosofici e politici perché va alle radici del messaggio rivoluzionario di inclusione di papa Francesco, quello perfettamente riassunto nella celebre domanda che ha conquistato i cuori: “Chi sono io per giudicare?”.
La confezione contiene un libretto con la sintesi della vita e del messaggio di Elisabetta della Trinità e una testimonianza su di lei del cardinale Albert Decourtray. I 3 DVD contengono un film-documentario che attualizza il messaggio della carmelitana di Digione. Attraverso la rappresentazione di un viaggio che una ragazza compie alla vigilia delle nozze al Carmelo per un ritiro spirituale si vede come le suore le presentino la vita di Elisabetta, documentandola con foto, immagini, oggetti della sua vita e ambienti da lei frequentati o ricostruiti come la camera che la beata aveva nel convento. Si vedono molte immagini della carmelitana, non mancano le musiche amate da Elisabetta e la testimonianza della attuale comunità di Digione-Flavignerot. Questo accostamento fa scoprire alla protagonista del film ma anche agli spettatori il valore universale e "sponsale" della vita di Elisabetta. Il terzo DVD contiene i ricordi dei fratelli Chevignard ultimi nipoti viventi di Elisabetta le riflessioni di padre Antonio Sicari, di padre Conrad de Meester e la genesi del documentario.
Il libro presenta in modo essenziale la vita, la vocazione e l'entrata al Carmelo di Digione di Elisabetta Catez conosciuta in seguito con il nome di Elisabetta della Trinità. Papa Francesco il 3 marzo 2016 ha autorizzato la Congregazione delle cause dei Santi a promulgare un decreto riguardante la santità della giovane Carmelitana Scalza e ad accelerare il processo che porterà alla sua canonizzazione presumibilmente entro la fine del 2016. La sua breve ma intensa vita si svolge a Digione in una famiglia di buon ceto, il padre era capitano dell'esercito, tra le sue doti spicca la propensione per la musica, studia pianoforte e a tredici anni, nel 1893,riceve il primo premio del Conservatorio di Digione. Entra nel Carmelo a 21 anni nel 1901 dove resterà per 5 anni fino alla morte avvenuta nel 1906 a soli 26 anni a causa di una grave malattia. Nella seconda parte del libro ci sono alcuni dei suoi scritti tra cui la preghiera Elevazione alla santissima Trinità del 1904 per cui è universalmente nota.
Il libro narra la storia di Teresa Manganiello, una santa sbocciata nella terra dell'Irpinia! Teresa rimase su questa terra poco tempo (1847-1876), ventisette anni, appena lo spazio d'una grande brevità, ma sempre pronta a effondere gran profumo di bontà e di santità.
La profezia, che ripete con forza le esigenze del vangelo, continua a risuonare anche oggi mentre la chiesa si riscopre ancora una volta semper reformanda, sempre alla ricerca di un'autentica "riforma". In questo libro sono raccolti scritti accomunati dal tema della povertà, compresa e incarnata come scelta di rinunciare a ogni potere sugli altri, scelta di conformarsi sempre più alla vita di Gesù narrata nei vangeli. Ecco, allora, pagine di incredibile attualità, vere e proprie profezie per l'oggi: un'occasione per cogliere e interpretare con creatività il gemito dello Spirito che continua a introdurre la chiesa nella compiuta verità del Figlio di Dio che da ricco "si è fatto povero per noi, perché diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà".
Silvio Dissegna (1967-1979), ragazzo torinese morto dodicenne dopo acute sofferenze fisiche, aveva come grande ricchezza l'amicizia con Gesù che rendeva forte il suo spirito. Un piccolo-grande cristiano, un esempio per quanti, giovani e adulti, affrontano difficoltà fisiche o morali nel loro cammino di crescita.
Una vita straordinaria collegata, nel suo martirio mistico costellato da stupende apparizioni di Gesù e Maria, agli eventi di Fatima e delle Tre Fontane. Profetizzò il nome del futuro papa Pacelli (Pio XII). Già da bambina giocava con un compagno assai speciale, il piccolo Gesù! Più avanti si sarebbe offerta vittima d'amore per i sacerdoti... Diffuse l'Ora Mariana, bomba atomica dell'amore secondo la Madonna. In questo libro non mancate di leggere il misterioso sogno che fece Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane, sul papa che siederà al posto di Dio!
"Caro Dante, vorrei tranquillizzarti. Non ho intenzione di scrivere una tua biografia. Lo hai già fatto tu in La mia strada. Ancora meno intendo scrivere un'agiografia, saresti il primo a sbellicarti dalle risate. Però, però c'è un Dante meno conosciuto: quello più intimo, quotidiano, più famigliare. Di questo possono narrare quanti lo hanno "vissuto" più da vicino". È la premessa del nuovo libro di Piergiorgio Bortolotti, braccio destro e poi successore all'approdo per poveri del Punto d'Incontro di Trento - di don Dante Clauser (1923-2013), prete degli ultimi, amico e ispiratore dei preti degli ultimi come don Gallo e don Ciotti. Don Dante, con la sua profetica barba bianca e la sua proverbiale schiettezza che includeva anche un santo turpiloquio, ha lasciato un'impronta indimenticabile. L'autore lo rievoca con un racconto spesso divertito e divertente, pieno di fatti inediti, all'insegna della schiettezza antiretorica, come sarebbe piaciuto al protagonista di questo libro. "È un ritratto a più mani, perché arricchito dalle pennellate di altre persone". È il ritratto di un uomo di Dio che si è consumato con felice irruenza nell'amore per gli uomini. "L'attenzione di Dante alle persone era sempre mirata, individuale. Non esistevano i barboni, i senza dimora, i tossici, i carcerati come categoria. Non definiva le persone a partire dal loro problema e non credeva ai trattamenti risolutori di chi sa tutto e non incontra mai le persone".
Da giovane venne ammesso «con riserva» in seminario: il suo sogno era diventare medico. Oggi è uno dei cardinali più noti al mondo. Mentre studiava teologia negli Stati Uniti si manteneva battendo a macchina le tesi dei suoi compagni. Ora è considerato uno dei porporati più stimati da papa Francesco. Il suo curriculum vitae parla di vari incarichi di prestigio in Vaticano, ma per lui tutto questo è solo servizio: «Mi stupisco ogni volta che mi chiamano “Eminenza”. Per me io resto sempre padre Chito, un semplice prete per i poveri».
Conoscere Luis Antonio Tagle genera continue sorprese. I suoi incontri e pronunciamenti testimoniano una vicinanza radicalmente evangelica agli emarginati, ai più disprezzati, agli esclusi. Che per questo cardinale d’Asia sono stati e sono tuttora maestri di vita. Dall’infanzia a Manila all’impegno come prete di periferia e teologo stimato da Joseph Ratzinger. Dalle prese di posizione di vescovo vicino a chi soffre al confronto con le grandi questioni del nostro tempo (la globalizzazione, l’ecologia, il dialogo con le altre fedi…): in queste pagine Tagle offre la sua lucida visione del mondo e del cristianesimo. E delinea uno stile di presenza cristiana per il nostro tempo: «La Chiesa non può essere sempre nostalgica dei “bei giorni passati”. Deve trovare i modi per proclamare che il Vangelo è adatto per questo mondo, non per quello di un’altra epoca».
Donne e uomini sono di per sé esseri di desiderio, ovvero persone animate e sostenute dalla capacità di un desiderio che conduce sempre più lontano, sempre più in alto. Questo desiderio ha animato il percorso di alcune figure femminili della spiritualità ortodossa che Nina Kauchtschischwili (1919-2010), di famiglia georgiana, professore di Letteratura Russa presso l'Università di Bergamo ove fondò l'Istituto di Slavistica, aveva avvicinato con grande passione di ricerca spirituale e culturale, soprattutto nell'ultima parte della sua vita. I testi di questo volume che ne ricostruiscono la vicenda biografica sono preceduti da due suoi inediti. Il primo è un profilo spirituale di mat'Marija, nota monaca russa, morta in campo di concentramento per aver aiutato gli ebrei a Parigi. Il secondo presenta due figure femminili del tutto nuove per l'occidente: Santa Nino (IV sec.) originaria della Cappadocia, che portò il cristianesimo in Georgia, e Tamara Mardzanisvili, vissuta agli albori del XX secolo.
La vita di Papa Roncalli è stata caratterizzata da un’adesione completa alla Parola, sorgente di pensiero e di azione. La sua spiritualità è stata vissuta nel tenersi “sempre con Dio e con le cose di Dio”, e nella consapevolezza di una fraternità universale che preferisce innalzare ponti piuttosto che barriere. Ma l’adesione a questo nucleo si carica anche di valenze creative perché sostenuta dalla continua attenzione alla Storia, dove il Vangelo deve essere calato. Per questo, quasi a sigillo del suo percorso, resta l’attualità del messaggio lasciatoci dal pontefice sul letto di morte: «Ora più che mai, certo più che nei secoli passati, siamo intesi a servire l’uomo in quanto tale e non solo i cattolici; a difendere anzitutto e dovunque i diritti della persona umana e non solamente quelli della Chiesa cattolica”.