
Chi è don Andrea Santoro? Sono passati tre anni dalla sua morte. Dopo l’emozione del suo assassinio, il suo nome e la sua testimonianza possono andare dimenticati. Non era un accademico, ma la sua visione fu assai lucida in un tempo ritenuto di ‘scontro tra civiltà’, tra Oriente e Occidente, tra questo e l’Islam. Ma egli, nel 2005, convinto scriveva: «Io credo che ognuno di noi, dentro di sé, possa diminuire la lontananza tra questi due mondi».
Con la sua presenza-testimonianza, don Andrea, vivendo tra i turchi come loro amico, ha avvicinato, già in se stesso, mondi differenti. Confermano la fecondità dell’impulso cristiano e della disponibilità musulmana a radicare nelle coscienze il dialogo interreligioso i saggi contenuti nel presente volume. Vi si possono infatti leggere suggestivi interventi di autorevoli esponenti delle culture cristiana e islamica.
Un'intervista-biografia a Monsignor Filippo Santoro, da dieci anni arcivescovo di Taranto. Si celebrano i venticinque anni dalla sua ordinazione episcopale: il noto vaticanista Fabio Zavattaro conduce un dialogo che riporta l'esperienza ricchissima di Monsignor Santoro, a partire dagli studi in filosofia fino all'impegno spirituale e sociale che lo coinvolge quotidianamente, passando per la sua esperienza pluridecennale in America Latina come missionario e responsabile di Comunione e Liberazione. L'intervista attraversa varie questioni fondamentali, a partire dalle sfide contemporanee per la Chiesa moderna e la sua missione di essere presente nella vita quotidiana, senza distogliere lo sguardo dalle vicende sociali e comunitarie che attraversano le città e le realtà umane in cui l'impegno religioso e spirituale mira ad inserirsi. Zavattaro entra inoltre nel vivo ponendo domande significative su Papa Francesco, il suo operato e le sue iniziative, e sul panorama politico e sociale moderno. Prefazione Padre Antonio Spadaro.
Nel 1980-81 don Andrea Santoro compì il suo primo, prolungato soggiorno in Terra Santa. A contatto con i luoghi in cui visse Gesù, annotò sui suoi quaderni le tappe della sua crescita spirituale. Per la prima volta, ora, queste pagine straordinarie sono a disposizione dei lettori.
«Qui Gesù si sedeva. Qui giocava coi piedi nell’acqua. Qui la sera accendeva il fuoco, guardava le stelle, le luci delle città attorno al lago, qui pregava, qui osservava la gente. Qui diceva: il Regno è giunto.
Beati i poveri di spirito: cioè quelli a cui i conti non tornano. Quelli che si sentono poca cosa, inadeguata. Quelli che quando si guardano intorno, come me in questo momento sul lago, non arrivano al fondo delle cose, si sentono spauriti, con tanti interrogativi».
Destinatari
Un ampio pubblico di fedeli e testimoni della fede.
Autore
Andrea Santoro nato nel 1945, è stato ucciso inTurchia il 5 febbraio 2006. Entrato adolescente in seminario, nel 1970 terminò gli studi di teologia e divenne sacerdote nella parrocchia dei santi Marcellino e Pietro Ad Duos Lauros. Nel 1980 soggiornò per sei mesi in Oriente: di quell’esperienza costituisce testimonianza il presente Diario. Nel 2000 partì per la Turchia e soggiornò dapprima a Sanliurfa, poi dal 2003 a Trebisonda, dove la comunità cattolica non era assistita da alcun sacerdote. Nel pomeriggio di domenica 5 febbraio 2006, mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria,donAndrea fu ucciso da due colpi di pistola esplosi da un uomo al grido di «Allah è grande». Per il delitto venne arrestato e condannato un giovane sedicenne, anche se i testimoni dell’omicidio hanno sempre sostenuto che l’assassino fosse un adulto.
Sette racconti ispiratori ci conducono attraverso la vita di santi che hanno consumato la loro esistenza donando amore, speranza e servizio al prossimo. Attraverso le storie di figure come San Charbel e San Massimiliano Kolbe, viene messo in luce come ogni gesto, grande o piccolo, possa creare legami profondi e arricchire l'anima. In un mondo che spesso dimentica il valore della gratuità, queste pagine invitano a riscoprire la bellezza di vivere la vita come dono per gli altri, spronandoci a renderla un atto di amore e generosità. Un'opera che ispira e trasmette un messaggio di gratitudine e di connessione umana. Ogni racconto è preceduto da esperienze personali dell'autore e seguito da una scheda di approfondimento (biografie, scritti, filmati, ecc).
Wimbledon. Campo centrale. Una folla sugli spalti. Manca poco, ormai. Un'intera vita sta per compiersi in un pomeriggio d'estate, mentre una nuova pagina della storia del tennis è sul punto di essere scritta. Mara è una tennista tra le più talentuose del panorama internazionale, a un passo dal sogno per cui ha lottato fin da piccola: giocare sul campo centrale di Wimbledon. "Non ti avrei mai delusa e su quel campo ci sarei arrivata prima o poi". Parole cariche di speranza, pronunciate da una bambina che sarebbe diventata una donna forte, una campionessa capace di accettare le sue fragilità, senza mai arrendersi. Vincendo sul campo e, un giorno, nella vita vera. La promessa fatta fra le braccia della mamma la porterà a diventare un'atleta vincente e combattiva, anche a causa di una malformazione ai piedi, che fin dagli albori della carriera era stata per lei il vero avversario da battere, partita dopo partita. Dolori acuti, lancinanti, che a volte la gettano a terra, e che tuttavia non spengono in lei la voglia di lottare per raggiungere il suo sogno e mantenere l'antica promessa. Finché un giorno, all'improvviso, un infortunio stronca per sempre la sua inarrestabile ascesa sportiva. La racchetta non sarà più il cuore pulsante delle sue emozioni. Dopo una notte di veglia e preghiere, di lacrime e pensieri, una luce le rapisce il cuore e, sulla Collina delle Apparizioni di Medjugorje, ritrova la forza di rialzarsi. Mara rinasce fra le braccia di Maria, nella gioia della fede.
Il presente è un volume antologico che raccoglie una selezione delle più significative affermazioni e riflessioni di sant'Antonio, contenute nei Sermoni, riguardano fiori, piante, animali e credenze popolari medievali collegate a quelle creature. Nelle sue omelie Antonio, partendo dalla singola pianta o dal singolo animale, fa trarre ai suoi uditori ' e oggi ai lettori - un insegnamento spirituale: eleva le coscienze verso la bellezza e la sublimità della dottrina e della morale, ammonendo e mettendo in guardia da false interpretazioni, ma soprattutto portando e spronando ognuno alla contemplazione e all'adorazione del Mistero divino.
Destinatari
Devoti e amici del Santo. Ma anche per conoscere quali fossero le più diffuse credenze popolari medievali riferite a piante o animali.
Autore
Sant'Antonio di Padova, grande intercessore e operatore di miracoli, è annoverato tra i Dottori della chiesa. Fu teologo, ma allo stesso tempo protagonista del suo tempo e profondo conoscitore della realtà in tutti i suoi aspetti. La presente selezione è stata curata da padre Giordano Tollardo, frate minore conventuale, che dei Sermoni ha effettuato anche la traduzione.
«In qualità di Gran Cancelliere del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo è per me un vero piacere presentare questo volume in cui si raccoglie quanto avvenuto nell'Atto Accademico in onore del Prof. Elmar Salmann, O.S.B., in occasione del suo 75° genetliaco. Quello che ho potuto comprendere di lui, seppur indirettamente, è la sua grande capacità empatica di entrare in relazione con i suoi interlocutori anche in università, in cui, alla parte più squisitamente accademica, ha sempre unito un'attitudine ed una qualità primariamente monastica: l'approccio sapienziale alla vita; non solo a quella di fede, ma alla vita e all'esistenza in generale. A questo si aggiunge la sua grande capacità di spaziare tra le varie discipline e di entrare in quelle che sono le pieghe delle emozioni umane, le uniche capaci di muovere l'essere umano ad una decisione vera, profonda, duratura e perseverante. Sono certo che la lettura del volume risulterà utile a chiunque vi si accosti, sapendo che ciascuno di noi in modo personale ed unico è chiamato a riscoprire nella sua chiamata la voce leggera di Dio». (Rev.mo P. Gregory J. Polan, O.S.B.)
Suor Maria della Trinità (1903-1980) è una mistica. Paule de Mulatier (sr. Maria della Trinità) vive una esperienza spirituale di grande intensità dopo la quale è inviata dal suo confessore ad entrare nella Congregazione delle Domenicane Missionarie delle campagne, dove riveste incarichi delicati di formatrice e di consigliera e vive esperienze umane di forte intensità, compresa la depressione nervosa e il conseguente allontanamento dalla Congregazione. Quando vi ritorna adotta una vita semieremitica. La sua esperienza mistica ha segnato fortemente il pensiero del teologo Hans Urs von Balthasar, come egli stesso avrà modo di scrivere poco prima della sua morte, nel 1988.
Fra i cattolici più fedeli al Papa si collocano i cosiddetti "intransigenti", cioè quei cattolici che non solo ritenevano ingiusta l'abolizione del potere temporale dei pontefici, ma obiettavano anche esplicitamente e radicalmente contro il "risorgimento", quella Rivoluzione culturale e sociale inscindibile dal progetto unitario, che voleva plasmare un nuovo ethos nazionale in antitesi con un passato comune, carico di memorie religiose e di istanze universali. Pioniere ed esponente di punta di questa corrente è don Giacomo Margotti (1823-1887), ligure ma attivo a Torino. Teologo e scrittore, è stato soprattutto - sebbene non fosse l'inclinazione maggiore della sua personalità - un giornalista, un giornalista cattolico, un polemista, dirigendo due delle principali testate cattoliche dell'Ottocento, "L'Armonia" e "L'Unità Cattolica". Bersagli delle sue accese ma mai astiose polemiche i personaggi del Risorgimento e i "padrini" stranieri del Risorgimento stesso, soprattutto l'autocrate francese Napoleone III, ma anche i politici liberali inglesi. Sull'altro versante, il suo idolo, il suo avatar, la sua "bussola", è il Papa.
Il libro presenta la biografia dell'"ultimo degli Asburgo", cioè il beato Carlo I d'Austria e IV d'Ungheria, sia come sovrano sia come santo della Chiesa Cattolica. Uomo dall'elevata vita interiore, nonché padre di famiglia che vedrà nel suo matrimonio non solo un dovere ma un'occasione di santificazione, Carlo d'Asburgo negli anni del suo breve regno è riuscito a esprimere la propria santità personale anche nel difficile ruolo di imperatore e di re. Nel frangente di straordinaria difficoltà costituito dal primo conflitto civile europeo - la Grande Guerra 1914-1918 - Carlo è stato infatti abile condottiero, valoroso soldato nonché attento ascoltatore del magistero dell'allora Papa, Benedetto XV, la cui denuncia del 1917 dell'"inutile strage" è risultata per molti aspetti profetica.

