
L'avventura cristiana di Camilla Battista da Varano (1458-1524). Queste pagine ripercorrono la singolare avventura cristiana di una grande mistica francescana, la beata Camilla Battista da Varano (1458-1524). Dopo aver trascorso la sua giovinezza in una corte rinascimentale, divenne clarissa nel monastero di Camerino. Discepola originale di San Francesco e santa Chiara d'Assisi, ha percorso un itinerario contemplativo e appassionato, incarnando il radicalismo evangelico in un'epoca contraddittoria e tumultuosa. La sua storia e i suoi scritti spirituali manifestano l'attualita del progetto di vita delle Sorelle Povere di santa Chiara, e costituiscono un insegnamento provocante per tutti coloro che vogliono accogliere la novita del Vangelo.
Carmelo vive una vita normale, con le attese e la voglia di vivere tipiche di un ragazzo di sedici anni. Inaspettata giunge una malattia che lo costringe su una sedia a rotelle e fa crollare ogni sua speranza. Si apre, come una voragine, un periodo di buio e di solitudine durato due lunghi anni.
Un viaggio a Lourdes e l’amicizia con alcuni ragazzi di Gioventù Studentesca segnano l’inizio di un nuovo cammino in cui, giorno per giorno, Carmelo si abbandona al volere di Dio fino a scoprire il compito che gli è assegnato: dare testimonianza di fede, di speranza e di carità. Il suo sguardo positivo sulla realtà attrae coloro che lo incontrano: stare con lui è una festa.
A distanza di venticinque anni dalla morte, la sua vita e la sua vocazione continuano ad attrarre. In lui si vede la santità come “perfezione umana” che non dipende dalle circostanze, ma dall’amore a Cristo.
«Desidero consigliarlo a tutti: sia a coloro che cercano sostegno e alimento per la propria fede; sia alle persone che dal cristianesimo si sentono lontane, ma che sono in cerca di un senso e di un fondamento per la loro vita».
Dalla prefazione di Massimo Camisasca
Dei Templari s'è scritto e detto molto, e non sempre con la dovuta serietà e prudenza dello storico professionista, che "si muove" solo con quella documentazione di cui abbia potuto verificare la consistenza. In questo libretto tre storici hanno scelto una prospettiva inusuale: invece di indagare sui Poveri Cavalieri Templari (Poveri Compagni d'Arme di Cristo e del Tempio di Salomone, come recita il loro nome completo), si è scelto da un lato la figura di uno dei persecutori dell'Ordine, il papa Clemente V, sia nella sua posizione giuridica e politica, sia a un livello meno "concreto", ovvero sul destino del suo nome (pomeri est omeri, dicevano i Latini), così come sulle profezie correlate proprio all'evento capitale dell'estinzione dell'ordine: il rogo del Gran Maestro Jacques de Molay e del Precettore di Normandia, Geoffrey de Charnay, il 18 marzo 1314 a Parigi. Completa il volumetto l'appendice di un poeta, sul "senso" del cavallo nella storia della cavalleria, in cui i Templari si collocano. Non mancano le sorprese.
I gesti e il cammino di un servo del Signore, la figura di un uomo nobile che ha vissuto profondamente il proprio tempo e ha fatto della carità verso i più sfortunati la missione di una vita. Don Carlo Gnocchi visto con gli occhi dei suoi «figli», raccontato attraverso le testimonianze di chi l'ha conosciuto, ricordato con affetto e gratitudine da amici, collaboratori e, soprattutto, dai suoi mutilatini....Sembravano ragazzi come tanti altri, ma non era così perché tutti avevano sperimentato, in misura diversa, un grave trauma con una lunga successione di sofferenze fisiche e morali. In quella essenziale e povera sala da pranzo del collegio di Torino, poche sere dopo il mio arrivo, in file ordinate e silenziose entrarono tutte le classi. Sempre nel più rigoroso silenzio, i ragazzi presero posto a tavola ed in altrettanto religioso silenzio rimasero tutto il tempo della cena senza toccare cibo. Il motivo? Avevano appena appreso la notizia che le condizioni di Don Carlo si erano irreversibilmente aggravate.Così scoprivo che quei ragazzi erano ancor più diversi dagli altri anche perché, quando richiesto dalle circostanze, sapevano sentirsi come una sola persona.
Con inserto fotografico a colori. Nata e vissuta a Paravati, in provincia di Vibo Valentia, Natuzza Evolo fu segnata da eccezionali doni carismatici e fenomeni mistici straordinari, tra cui stigmate, emografie, bilocazione e dialogo con i morti, che le apparivano nella realtà quotidiana al punto da non farle distinguere i defunti dai viventi. I pellegrinaggi alla casa di Natuzza Evolo si sono svolti per decenni, con moltissimi casi di guarigione attribuiti alla sua intercessione, e hanno lasciato un patrimonio immenso di testimonianze sulla sua opera di carità e sui suoi doni.
Una figura (1909-1950) semplice ed eroica insieme, una persona amabile, disponibile, generosa, ma anche esigente sopratutto con se stesso. Un prete della misericordia, sempre pronto a portare conforto e consolazione. Una vita sobria e austera, fatta di un'effettiva povertà e un'assidua preghiera.
Il diario inedito di Semeria è di grande importanza per la storia della Chiesa. Con vivacità il padre affronta gli argomenti più significativi dal 1870 al 1929: l’applicazione del metodo storico-critico alla Bibbia; la predicazione capace di riportare al Vangelo i più disparati argomenti della vita; il ritorno a una pietà liturgica; la traduzione in lingua viva di parti della Messa; la riforma del clero; la formazione del laicato; l’avversione all’antisemitismo; la piena validità degli ideali democratici-cristiani; la qualificazione della donna. Esponente del giovane pensiero cristiano, trionfava dai pulpiti delle basiliche romane e la folla si accalcava nella speranza di ascoltare quello che era divenuto uno dei più richiesti, e popolari, oratori sacri della capitale; colui che apriva, nei suoi discorsi, alla speranza, ad un rinnovamento che se trovò non pochi ostacoli nella Chiesa del tempo. Padre Giovanni Semeria fu uno dei modernisti più famosi. Restò, tuttavia, fedele alla chiesa e lavorò molto nel campo della beneficenza, soprattutto a Genova. E’ avviata la causa di beatificazione.
Giovanni Semeria nacque a Coldirodi presso san Remo nel 1867. Dopo aver frequentato le scuole presso i Gesuiti a Cremona e i Barnabili a Moncalieri, scelse di divenire barnabita. Ordinato sacerdote nel 1890, si laureò in lettere nel 1893 e successivamente in filosofia. Intellettuale di grande apertura e curiosità fu un celeberrimo predicatore ed ebbe importanti amicizie tra i modernisti più famosi. La partecipazione alla grande guerra gli cambiò la vita. Successivamente si dedicò soprattutto all’attività caritativa. Morì nel 1931.
Il 13 novembre 2015, a dieci anni dalla beatificazione di fr. Charles de Foucauld, è cominciata la celebrazione del centenario della sua morte, avvenuta nel deserto del Sahara il 1° dicembre 1916. Proprio questa ricorrenza ha indotto fr. MichaelDavide Semeraro a scrivere questo libro che mette in luce tutta la carica di novità apportata dal "piccolo fratello universale- non solo per chi ha seguito le sue orme, ma per l'intera vita consacrata e l'intera comunità ecclesiale. Un omaggio a questa figura di monaco senza monastero, a questo cercatore di Dio affinché la sua memoria illumini i cristiani nel cammino di accoglienza del Vangelo voluto dal Concilio Vaticano II e confermato dagli stimoli che papa Francesco sta continuamente dando alla Chiesa.
L'autore ripercorre l'itinerario spirituale di Etty Hillesum, come omaggio, a settanta anni dalla sua morte nel campo di sterminio di Auschwitz. La giovane ebrea, inizialmente, lontana da Dio, lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l'aiuto di un'assidua preghiera. Il libro di Fratel MichaelDavide si pone come modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni con il pressante invito a cercare Dio nella propria vita, partendo dall'incontro vero e profondo con la propria realtà di persona umana.
P. BERNHARD HÄRING (BÖTTINGEN 1912- GARS AM INN 1998), redentorista, esponente della scuola teologica di Tubinga, è considerato il massimo protagonista del rinnovamento della teologia morale nella stagione del Concilio Vaticano II e in quella immediatamente successiva. Determinante il suo apporto per quanto riguarda la centralità della coscienza, la fondazione biblica dell’etica, i valori spirituali del matrimonio, la teologia della pace e della non violenza, in tempi in cui questo tipo di riflessione non era ancora pacificamente acquisito. La sua vita di teologo si svolse per gran parte a Roma - all’Accademia Alfonsiana in cui insegnò per quasi quarant’anni dopo esserne stato uno dei fondatori e negli Stati Uniti. Non “teologo e basta”, ma aperto alla pastoralità e testimone vero dei valori che professava, dovette anche soffrire per le sue idee e affrontare per un non breve periodo forti difficoltà con la S.Congregazione per la Dottrina della Fede che lasciarono il segno anche sulla sua salute; ma continuò sempre a riconoscersi una persona felice e a esprimere la sua gratitudine a Dio per quanto sentiva di aver ricevuto «dalla chiesa, nella chiesa e per mezzo della chiesa».
l libro di Roger Scruton è una raccolta di saggi ? otto ?, pubblicata in Inghilterra nel 2016. I temi spaziano dall'estetica artistica, agli animali, alla politica, al ballo, al futuro della tecnologia, alla conservazione dell'ambiente naturale, alla difesa della civiltà occidentale, alla morte. Scruton, anglicano, forse il massimo pensatore del conservatorismo anglosassone odierno, propone una riflessione ad ampio raggio da una prospettiva non-conformistica e "politicamente scorretta" sulla condizione dell'uomo occidentale di oggi, non limitandosi alla diagnosi ma anche proponendo "vie di uscita" originali.